Il ragno violino, è un aracnide il cui nome deriva dalla tipica macchia che porta sul torace. Vediamo quali le altre caratteristiche.
Il suo nome scientifico è Loxosceles rufescens, ma da tutti è conosciuto come ragno violino. Si chiama così per la caratteristica macchia sul corpo, che ricorda la forma dello strumento musicale. La forma di violino, però, non è sempre ben delineata.
È una specie molto velenosa, il morso è indolore e la zona della pelle che viene punta all’inizio non manifesta subito alterazioni o segni. Nell’arco delle ore successive al morso la zona punta può diventare rossa e formicolante.
Caratteristiche del ragno violino
Il corpo del maschio può arrivare a 7 millimetri, quello della femmina a 9. La larghezza non va oltre 1,2 centimetri. Il ragno violino ha un colore marrone-giallino come il terriccio o la sabbia, con un segno più scuro al centro.
Le zampe sono più chiare e di colore uniforme senza alcun segno particolare, sono lunghe e più chiare del corpo, di un colore uniforme e senza alcun segno particolare. Ha sei occhi (la maggior parte degli aracnidi ne ha otto). Ha una peluria molto fine e corta sul corpo.
Diversamente da altri ragni non ha spine sulle zampe o sul corpo. Questo ragno costruisce le sue ragnatele in luoghi nascosti e difficilmente accessibili. Preferisce zone asciutte e non molto frequentate. Le sue ragnatele sono molli e appiccicose, di colore grigiastro o bianco sporco.
Il suo morso può veicolare batteri anaerobi che complicano il decorso della lesione. Nei casi più gravi i batteri possono causare la liquefazione dei tessuti. La pericolosità del morso è relativa alla zona colpita e alle possibili complicanze infettive. Il morso del ragno violino non sempre è velenoso in quanto spesso non inietta neanche il veleno.
In ogni caso se si è stati morsi da un ragno violino, la prima cosa da fare è lavare la zona con abbondante acqua e sapone. Laddove possibile è utile catturare l’animale e conservarlo anche se è morto oppure scattare una foto: in questo modo, se il corpo non è troppo danneggiato, è più veloce identificare il tipo di ragno.
Il Centro antiveleni, poi, raccomanda di non sottovalutare mai il morso di un ragno e di andare al pronto soccorso se i sintomi locali nelle ore successive compaiono e si aggravano, soprattutto se da una lesione arrossata passa ad un colore marrone.
Habitat e riproduzione
È una specie di origine mediterranea ma ormai è diffusa in tutto il mondo. In Italia è presente principalmente nell’area mediterranea, in ambienti poco frequentati, aridi, sotto le pietre e nelle fessure delle rocce. Spesso si trova anche in abitazioni e fabbricati.
Al Nord è presente quasi esclusivamente nelle abitazioni, perché non sopporta le temperature invernali. Nelle case si può trovare soprattutto “dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria.
Per quanto riguarda il resto d’Europa, la sua presenza è attestata nella penisola iberica, in Francia, Italia, Croazia, Grecia e Turchia. La riproduzione di questo ragno avviene all’incirca a un anno di vita, quando raggiunge la maturità sessuale. Da questo momento il maschio tesse una ragnatela, dove dopo esser andato alla ricerca della femmina, avviene l’accoppiamento.
Dopo circa due settimane la femmina cercherà un posto sicuro, generalmente nel terreno per deporre le uova. Queste uova così gelosamente nascoste, si schiuderanno dopo circa 10 giorni. Il ragno violino è caratterizzato da una discreta longevità, può vivere infatti fino a 4 anni.
Alimentazione del ragno violino
Il ragno violino, si nutre prevalentemente di piccoli insetti, formiche, scarafaggi e altri ragni, ma si nutre anche di artropodi morti ed è pure per questo motivo che a volte si avventura all’interno delle abitazioni.
Questo ragno ha abitudini notturne, per darsi alla ricerca del cibo esce dal suo nascondiglio e va in cerca di prede, solo di notte e non usa la sua tela per catturare le prede, ma si limita ad aggredire direttamente la preda e ad iniettargli il veleno. Dopo un po’ di tempo il ragno succhierà letteralmente i tessuti liquefatti.
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Raffaella Lauretta