Il facocero è un animale che ritroviamo spesso nei film e nei cartoni animati. Riconoscibile per la sua bellezza al quanto discutibile.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è il cugino brutto del maiale, in quanto appartenente alla stessa famiglia.
Il facocero il cui nome scientifico è Phacochoerus aethiopicus, appartiene alla famiglia dei Suidi (Suidae), dell’ordine degli Artiodattili (Artiodactyla), della classe dei mammiferi. Strutturalmente possiede un corpo lungo 110-140 cm e la coda circa 40 cm. Il peso è molto variabile e può oscillare dai 50 ai 110 kg. Ricorda molto il nostro cinghiale, possiede una corporatura massiccia e robusta, ma con gli arti magri e corti.
Il suo manto è costituito da setole nere con riflessi chiari poste sulla pelle grigia, mentre la coda termina con un ciuffo di peli nerastri. Possiede inoltre delle setole molto più chiare nelle orecchie e ai lati del muso. E una striscia molto caratteristica di pelo marrone-giallastro che parte dalle orecchie ed arriva alla coda, che si erge in caso di stress.
Inoltre ha una crescita particolare dei canini superiori, che con la maturazione si piegano verso l’alto diventando delle zanne. A differenza del maschio che possiede delle escrescenze di pelle sotto gli occhi e sotto le guance che misurano circa 12 cm, la femmina ne possiede molto di meno e solo sotto gli occhi.
Dato l’aspetto appena descritto è un animale inoffensivo e solo se si sente attaccato si difende con tutte le sue forze e lasciare gravi lesioni con le zanne. Il facocero per marcare il territorio,come fanno un po’ tutti gli animali, strofina il muso sugli oggetti, urina e rilascia delle sostanze prodotte dalle ghiandole degli occhi.
Questo animale è in grado di raggiungere una velocità di 50 km/h per sfuggire ai predatori ed tendenzialmente è un animale silenzioso, lo si sente grugnire solo quando scava nel terreno in cerca di radici e tuberi, che tra l’altro scopriremo nel prossimo paragrafo che è il cibo preferito di questo animale. In cattività il facocero può vivere anche fino a 12 anni, purtroppo invece in natura è molto cacciato per via del gusto saporito della sua carne.
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Il facocero è un animale caratteristico delle savane africane, presente in due popolazioni: una settentrionale, in una fascia estesa dalla Mauritania all’Etiopia, e una più a sud, compresa tra la Namibia e il Sudafrica orientale. Tuttavia è anche possibile vederlo in zone costiere e sul Kilimangiaro fino a 3000 metri di quota.
Il facocero è un animale che vive tendenzialmente in gruppo nelle savane e nelle grandi distese erbose. Per poterlo intravedere in piena attività di cacca bisogna osservarlo nelle ore diurne mentre in quelle notturne tende a riposare in incavature scavate nel suolo, per potersi riparare dalle tempeste e dai predatori. Mentre nelle ore in cui il sole picchia forte nella savana, cerca di ripararsi tra i cespugli o tra l’erba.
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Durante la stagione degli amori il maschio può diventare al quanto aggressivo in particolare nei riguardi degli estranei al gruppo, ma raramente si arriva allo scontro, al massimo si verificano corse l’uno contro l’altro oppure uno a fianco all’altro, oppure abbassano le ginocchia e si colpiscono con il capo.
Conquistata poi la femmina, che si dimostra disponibile all’accoppiamento, il maschio non si allontanerà più da lei spesso condividono anche la stessa tana nel terreno. La femmina del facocero entra in calore 4 o 5 mesi dopo la fine della stagione delle piogge. La gestazione dura circa 170-175 giorni, dopodiché darà alla luce dai 2 ai 4 piccoli di colore rossastro.
Per poter partorire la femmina si isolerà alla ricerca di una cavità per poter mettere al mondo i piccoli in un posto più caldo e dove potrà proteggerli da predatori feroci come le iene. I piccoli verranno svezzati a 6 mesi e raggiungeranno la maturità sessuale dopo 18-20 mesi (anche se i maschi in genere non si accoppiano prima dei 4 anni di età).
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L’alimentazione principale del facocero è fatta principalmente di erbe, che bruca piegandosi sulle zampe anteriori e di radici e tuberi di cui ne è veramente ghiotto. Inoltre si ciba anche di frutti e radici e non disdegna terra, ossa ed escrementi. In alcuni casi non si è tirato indietro per uccidere e mangiare serpenti e topi. In merito all’acqua vivendo nella savana è abituato e non ne risente e quando disponibile, beve regolarmente.
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Raffaella Lauretta
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