Il dramma degli orsi polari: il video documentario shock

Il dramma degli orsi polari: il video documentario shock

Sono immagini drammatiche quelle diffuse la scorsa settimana, dopo la pubblicazione del reportage video-fotografico, realizzato da Paul Nicklen, fondatore della ong Sea Legacy sull’Isola di Baffin, in Canada che racconta le condizioni tragiche dei ghiacci e degli oceani e degli orsi polari che stanno morendo di fame a causa dei cambiamenti climatici.

Il filmato documenta la morte di un orso polare che denutrito si regge a malapena in piedi. Il povero esemplare ridotto pelle ed ossa, si trascina, come spinto da un’istinto di sopravvivenza, nella speranza di trovare del cibo. Secondo gli studiosi, gli orsi polari a causa dei cambiamenti climatici e della scomparsa della banchina di ghiaccio dove cacciavano si sono quasi estinti nell’arco di 100 anni: “Io penso ad una popolazione di 25 mila esemplari che morirà nello stesso modo”, ha , dichiara Paul Nicklen.

“Avevamo le lacrime agli occhi mentre filmavamo. Abbiamo scelto di condividere il video per rompere il velo di apatia della nostra società. Perché non ho fatto niente per aiutarlo? Avrei solo ritardato la sua morte, e poi non vado in giro con una pistola tranquillante o con 400 chili di carne di foca”, ha spiegato Nicklen al National Geographic, ricordando tra l’altro che in Canada, nutrire gli orsi polari selvatici è illegale.

Un dramma che non avrà fine, se l’uomo non s’impegna a ridurre l’inquinamento. Gli orsi polari perdono all’incirca 10 chili di peso a settimana in base allo scioglimento dei ghiacci che ogni anno viene anticipato. In questo modo non hanno le forze di cercare il cibo e cacciare, costretti a cibarsi di alghe o di uova di uccelli, che non sono nutritivi. Le madri hanno difficoltà ad allattare i cuccioli e le condizioni di salute degli orsi diventano ogni giorno più fragili.

Da anni ormai, i ricercatori lanciano appelli e diffondono reportage drammatici sulla realtà degli orsi polari. Nel 2016, durante una conferenza scientifica ‘ArcticNet’ che si è svolta a Winnipeg, in Canada, i ricercatori dell’Istituto Polare Norvegese e della Manitoba University canadese hanno lanciato un allarme preoccupante denunciando che gli stessi orsi polari diventano prede. Per non parlare della foto shock che nel 2015 mostrava una madre che stava morendo di fame accanto al suo cucciolo. Immagini che non hanno bisogno di commenti e che impongono un cambio di rotta immediato e una strategia dei governi per limitare l’estinzioni.

C.D.

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