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Il camaleonte come animale domestico: come prendersene cura

Tutto quello che c’è da sapere sul camaleonte, anche come animale domestico: specie, terrario, alimentazione e malattie più comuni.

Camaleonte (Pixabay-Canva-amoreaquattrozampe.it)

La scelta di un animale domestico deve tenere conto di molti fattori legati allo stile di vita del padrone e in base alle esigenze etologiche della specie.

Che siano volatili, canarini, pappagalli, tartarughe, rettili, piccoli roditori o cani e gatti, ogni specie ha dei bisogni specifici, sia di spazio, alimentari o di attenzioni legate alla cura dell’animale.

Una specie che incanta e seduce per le sfumature dei colori e per le sue espressioni è il camaleonte. Come per ogni altro animale, anche lui ha dei bisogni specifici da rispettare e soddisfare.

Camaleonte come animale domestico: le caratteristiche

Il termine “camaleonte” deriva dal greco e significa “leone che cammina” o “leone nano”. Appartiene all’ordine dei rettili “SAURI” che comprende lucertole, camaleonti, gechi, draghi di Komodo o iguane.

Il corpo dei sauri presenta una coda lunga e quattro arti laterali. La testa è triangolare. La lingua serve per acchiappare gli insetti in modo più semplice e veloce possibile.

Il camaleonte fa parte della famiglia dei rettili squamati e ha diverse particolarità che lo contraddistinguono come il mutare colore in base alle necessità. I suoi occhi possono ruotare l’uno indipendentemente dall’altro.

Le caratteristiche fisiche e comportamentali

La dimensione del camaleonte può variare dai 3 ai 60 cm.

Camaleonte su un ramo (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Arti: Gli arti hanno l’aspetto di una pinza per fare presa sui rami. Nelle zampe anteriori ha due artigli nella parte esterna e tre in quella interna. Il numero è invertito per gli arti posteriori.

Occhi: un caso unico nel regno animale. Possono ruotare e mettersi a fuoco in modo indipendente l’uno dall’altro. La vista del Camaleonte è a 360°.

Lingua: la lingua è molto lunga e viene mossa velocemente per prendere la preda. Ha una minuscolo muscolo appiccicoso all’estremità per prendere la preda che poi viene masticata dai denti del camaleonte.

Organo vomero-nasale: i camaleonti non hanno orecchie. Utilizzano un organo “vomero-nasale” per l’udito e l’olfatto. Comunicano attraverso vibrazioni. E’ in grado di percepire frequenze tra i 200 e 600 Hz.

Respirazione: per respirare vi sono due piccole cavità sulla cima del muso. Un’altra particolarità del camaleonte è che può trattenere il respiro per ben due ore.

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Il camaleonte è una specie diurna, attiva dal mattino fino al tardo pomeriggio. Si muove lentamente e si sposta ondeggiando con il corpo avanti e indietro. Nel caso in cui si trovassero di fronte ad un predatore potrebbero aumentare la loro velocità.

Si tratta di un “predatore passivo”, ovvero restano immobili, anche per molte ore, per acchiappare una preda di passaggio. È una specie solitaria e aggressiva con i suoi simili, tranne quando è il periodo dell’accoppiamento.

Origini e habitat

Le specie di camaleonte variano in base alla loro provenienza. La maggior parte sono originarie dell’Africa, altre specie vivono anche in Europa meridionale (Andalusia e Grecia), in Asia Minore e nel Medio Oriente, nella penisola arabica, nello Sri Lanka e in India.

L’habitat del camaleonte è arboreo. Le specie più piccole vivono anche nei cespugli o nei prati. Alcune specie si sono adattate sia al clima delle foreste pluviali e tropicali, sia a quello della savana che alle zone semideserte.

Famiglie dei camaleonti

La famiglia dei camaleonti annovera oltre 200 specie che si distinguono in diversi gruppi e vengono raggruppati in 2 sottofamiglie.

Camaleonte (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Sottofamiglia Chamaeleoniae

Esemplari di taglia media:

  • Bradypodion
  • Calumma
  • Chamaeleo
  • Furcifer
  • Kinyongia
  • Nadzikambia
  • Archaius
  • Triceros

Sottofamiglia Brookesiinae

Si tratta di razze di esemplari di taglia nana:

  • Brookesia
  • Rhampholeon
  • Rieppeleon
  • Palleon

Longevità del camaleonte in cattività

In cattività possono vivere dai 2 ai 15 anni. I maschi vivono in media da 4 a 8 anni e le femmine da 2 a 4 anni.

  • Brookesia superciliaris – 2 anni
  • Calumma parsonii – 15 anni
  • Chamaleo cristatus – 5 anni
  • Chamaleo jacksonii – 4 anni
  • Chamaleo melleri – 15 anni
  • Chamaleo pfefferi – 2 anni
  • Furcifer lateralis – 4 anni
  • Furcifer verrucosus – 8 anni
  • Rhampholeon spectrum – 2 anni
  • Chamaleo senegalensis – 3 anni

Salute del camaleonte

La salute del camaleonte è molto delicata. Alcune specie possono addirittura morire a causa delle temperature costanti.

Camaleonte su un tronco (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Tra le patologie principali troviamo:

  • problemi alle ossa: a causa della mancanza di calcio e vitamina D3 , provocata dalla bassa esposizione ai raggi ultravioletti; tra i sintomi visibili: tremori, arti piegati, caschi piegati, difficoltà di alimentazione e di movimento.
  • disidratazione: la pelle è secca e gli occhi tendono ad affondarsi;
  • infezioni varie: agli occhi, alla bocca alla lingua che provocano difficoltà respiratorie, perdite oculari, difficoltà di alimentazione;
  • ritenzione delle uova, stomatite e costipazione;
  • malnutrizione e altre patologie che provocano pelle pallida e/o biancastra.

Riproduzione del camaleonte

Il Camaleonte è una specie ovipara ovvero si riproduce depositando le uova. Dopo l’accoppiamento, la femmina scava buche nel terreno dove deposita le uova, di norma a fine estate, e le ricopre con il terriccio. Alcuni dettagli:

  • il numero delle uova varia da 5 a 80;
  • il periodo di schiusa varia dai 2 ai 12 mesi in base alla specie.

I cuccioli appena nati misurano 3 centimetri e sono autosufficienti. Solo ad un anno di vita saranno maturi e considerati pronti per la riproduzione.

Camaleonte come animale domestico: come prendersene cura

E’ ormai frequente trovare camaleonti nelle case delle famiglie. Come qualsiasi altra specie, il camaleonte in cattività ha delle esigenze di spazio e alimentari che variano in base alla specie.

Per questo è importante documentarsi sulla specie prima di accoglierla in casa. Inoltre è da ricordare che richiede un certo impegno economico, soprattutto da un punto di vista dell’impianto elettrico per mantenere le temperature all’interno del terrario.

Le specie più diffuse sono il Calyptratus, il camaleonte velato, il camaleonte di Jackson o il furcifer Pardalis. Queste sono le più facili da gestire.

Il terrario per il camaleonte

Ricreare l’habitat del camaleonte è l’elemento principale da considerare.

Camaleonte in primo piano (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Il terrario dovrà avere delle caratteristiche tali da garantire la corretta illuminazione, umidità e temperatura. Ci sono diversi tipi di terrario a gabbia o a vetro. In caso di una teca di vetro è necessaria una griglia per la corretta ventilazione e circolazione dell’aria.

La dimensione del terrario varia in base alla dimensione del rettile:

  • camaleonti nani: 50 cm di altezza x 50 cm di lunghezza x 50 cm di larghezza
  • camaleonti taglia media: minimo 90 cm di altezza x 60 cm di lunghezza x 60 cm di larghezza
  • camaleonti giganti: almeno 150 cm di altezza, 80 cm di lunghezza e 60 cm di larghezza

Illuminazione

Per l’illuminazione si utilizzano lampade fluorescenti che emettono sia radiazioni UVA che UVB: fondamentali per l’attività metabolica e per l’assorbimento della vitamina D. L’illuminazione deve essere garantita per 10 ore al giorno. Mai inserire lastre di vetro o di plexiglas tra le lampade e il camaleonte perché bloccano il passaggio degli ultravioletti.

L’umidità e il rifornimento idrico

L’umidità necessaria è compresa tra il 50 e l’80%. Questa è la condizione che garantisce la formazione di acqua di condensa e che soddisfa il fabbisogno idrico dell’animale. Il camaleonte beve attraverso le gocce sulle foglie e raramente nelle pozze d’acqua. L’acqua deve essere demineralizzata per evitare accumuli di calcare.

E’ possibile effettuare una nebulizzazione manuale che va ripetuta per 3 o 4 volte al giorno. In alternativa, esistono anche sistemi a goccia attraverso recipienti di plastica con un foro sul fondo da cui gocciola l’acqua posti sul tetto del terrario. Ci sono anche sistemi a pioggia che simulano le precipitazioni con un sistema automatizzato da timer.

Temperatura ideale per il camaleonte domestico

La temperature ideale è tra i 27 e i 29ºC durante il giorno e tra i 18 e i 22ºC durante la notte. Non ci devono essere forti escursioni termiche che possono essere fatali per il rettile.

Per questo è importante inserire un termometro di precisione nel terrario per controllare la temperature in più punti. Ad esempio, serve per le zone fresche e per garantire quelle più calde perché il camaleonte soffre anche per le temperature costanti.

Come allestire il terrario di un camaleonte

Il terrario deve essere allestito in modo da richiamare l’habitat naturale della specie, garantendo tutte le comodità e gli spostamenti dell’animale all’interno dello spazio. Ecco cosa serve:

  • fondo: deve essere facile da pulire; di norma viene suggerito di lasciarlo spoglio. In alternativa, ricoprire il fondo con terriccio o corteccia per rimuovere facilmente gli escrementi del camaleonte; l’ideale è predisporre sotto al terrario delle vasche per raccogliere l’acqua e lo sporco;
  • piante vive in vasi e arrampicanti come Photos, Ficus beniamina, Ibiscus, Schefflera arboricola, Scindapsus;
  • zone d’ombra anche per garantire la giusta umidità;
  • rami robusti, fissati nella gabbia, in modo che il rettile si possa spostare e raggiungere le fonti di calore e di illuminazione; il fusto deve essere ruvido in modo da favore la presa. Meglio optare per rami di piante resinose come i pini.

Alimentazione del camaleonte

Il camaleonte è un predatore e per questo è raro che si cibi di animali morti. Sono, inoltre, attratti dal movimento della preda.

Camaleonte (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Si tratta di un insettivoro e la dieta deve essere variegata scegliendo di diversificare nell’arco del giorno il tipo di insetti tra:

  • grilli
  • vermi
  • bachi
  • scarafaggi
  • cavallette
  • tarme
  • locuste
  • mosche
  • moscerini

Le specie più grandi si possono cibare anche di piccoli roditori e uccellini. La scelta deve essere effettuata in base alle dimensioni della bocca del camaleonte.

Gli insetti sono reperibili in commercio o possono essere allevati in casa. Viene anche suggerito di utilizzare il calcio con i quali spolverare gli insetti e anche altri tipi di integratori. Tuttavia, occorre fare molta attenzione con il quantitativo di vitamine che, se in eccesso, possono essere pericolose.

Come somministrare il cibo

E’ difficile somministrare gli insetti, tanto più nel caso di un terrario con la rete. Inserire gli insetti all’interno di recipienti o vasi trasparenti con imboccatura larga e mettere la preda in fondo al recipiente in modo che non scappi. Le ciotole andranno disposte vicino ai rami da dove il camaleonte può avvistare la preda e prenderla.

Come acquistare un camaleonte

I camaleonti possono essere acquistati nei negozi specializzati in rettili. Spesso sono esemplari feriti per cui bisogna fare molta attenzione. Evitare di acquistare su internet, in quanto si potrebbe trattare di animali deboli o ammalati.

È opportuno individuare allevatori certificati dove verificare le condizioni, facendo attenzione anche alle selezioni e al tipo di ambiente in cui sono cresciuti. In generale, i camaleonti sono messi in vendita a circa tre-otto settimane.

È importante sapere che, come tutti gli animali, ogni camaleonte ha la propria personalità. Ad alcuni piace interagire con le persone e ad altri no. Per cui è importante osservare bene l’esemplare prima di sceglierlo.

C.D.

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