Tutto quello che c’è da sapere sul camaleonte, anche come animale domestico: specie, terrario, alimentazione e malattie più comuni.
La scelta di un animale domestico deve tenere conto di molti fattori legati allo stile di vita del padrone e in base alle esigenze etologiche della specie.
Che siano volatili, canarini, pappagalli, tartarughe, rettili, piccoli roditori o cani e gatti, ogni specie ha dei bisogni specifici, sia di spazio, alimentari o di attenzioni legate alla cura dell’animale.
Una specie che incanta e seduce per le sfumature dei colori e per le sue espressioni è il camaleonte. Come per ogni altro animale, anche lui ha dei bisogni specifici da rispettare e soddisfare.
Il termine “camaleonte” deriva dal greco e significa “leone che cammina” o “leone nano”. Appartiene all’ordine dei rettili “SAURI” che comprende lucertole, camaleonti, gechi, draghi di Komodo o iguane.
Il corpo dei sauri presenta una coda lunga e quattro arti laterali. La testa è triangolare. La lingua serve per acchiappare gli insetti in modo più semplice e veloce possibile.
Il camaleonte fa parte della famiglia dei rettili squamati e ha diverse particolarità che lo contraddistinguono come il mutare colore in base alle necessità. I suoi occhi possono ruotare l’uno indipendentemente dall’altro.
La dimensione del camaleonte può variare dai 3 ai 60 cm.
Arti: Gli arti hanno l’aspetto di una pinza per fare presa sui rami. Nelle zampe anteriori ha due artigli nella parte esterna e tre in quella interna. Il numero è invertito per gli arti posteriori.
Occhi: un caso unico nel regno animale. Possono ruotare e mettersi a fuoco in modo indipendente l’uno dall’altro. La vista del Camaleonte è a 360°.
Lingua: la lingua è molto lunga e viene mossa velocemente per prendere la preda. Ha una minuscolo muscolo appiccicoso all’estremità per prendere la preda che poi viene masticata dai denti del camaleonte.
Organo vomero-nasale: i camaleonti non hanno orecchie. Utilizzano un organo “vomero-nasale” per l’udito e l’olfatto. Comunicano attraverso vibrazioni. E’ in grado di percepire frequenze tra i 200 e 600 Hz.
Respirazione: per respirare vi sono due piccole cavità sulla cima del muso. Un’altra particolarità del camaleonte è che può trattenere il respiro per ben due ore.
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Il camaleonte è una specie diurna, attiva dal mattino fino al tardo pomeriggio. Si muove lentamente e si sposta ondeggiando con il corpo avanti e indietro. Nel caso in cui si trovassero di fronte ad un predatore potrebbero aumentare la loro velocità.
Si tratta di un “predatore passivo”, ovvero restano immobili, anche per molte ore, per acchiappare una preda di passaggio. È una specie solitaria e aggressiva con i suoi simili, tranne quando è il periodo dell’accoppiamento.
Le specie di camaleonte variano in base alla loro provenienza. La maggior parte sono originarie dell’Africa, altre specie vivono anche in Europa meridionale (Andalusia e Grecia), in Asia Minore e nel Medio Oriente, nella penisola arabica, nello Sri Lanka e in India.
L’habitat del camaleonte è arboreo. Le specie più piccole vivono anche nei cespugli o nei prati. Alcune specie si sono adattate sia al clima delle foreste pluviali e tropicali, sia a quello della savana che alle zone semideserte.
La famiglia dei camaleonti annovera oltre 200 specie che si distinguono in diversi gruppi e vengono raggruppati in 2 sottofamiglie.
Esemplari di taglia media:
Si tratta di razze di esemplari di taglia nana:
In cattività possono vivere dai 2 ai 15 anni. I maschi vivono in media da 4 a 8 anni e le femmine da 2 a 4 anni.
La salute del camaleonte è molto delicata. Alcune specie possono addirittura morire a causa delle temperature costanti.
Tra le patologie principali troviamo:
Il Camaleonte è una specie ovipara ovvero si riproduce depositando le uova. Dopo l’accoppiamento, la femmina scava buche nel terreno dove deposita le uova, di norma a fine estate, e le ricopre con il terriccio. Alcuni dettagli:
I cuccioli appena nati misurano 3 centimetri e sono autosufficienti. Solo ad un anno di vita saranno maturi e considerati pronti per la riproduzione.
E’ ormai frequente trovare camaleonti nelle case delle famiglie. Come qualsiasi altra specie, il camaleonte in cattività ha delle esigenze di spazio e alimentari che variano in base alla specie.
Per questo è importante documentarsi sulla specie prima di accoglierla in casa. Inoltre è da ricordare che richiede un certo impegno economico, soprattutto da un punto di vista dell’impianto elettrico per mantenere le temperature all’interno del terrario.
Le specie più diffuse sono il Calyptratus, il camaleonte velato, il camaleonte di Jackson o il furcifer Pardalis. Queste sono le più facili da gestire.
Ricreare l’habitat del camaleonte è l’elemento principale da considerare.
Il terrario dovrà avere delle caratteristiche tali da garantire la corretta illuminazione, umidità e temperatura. Ci sono diversi tipi di terrario a gabbia o a vetro. In caso di una teca di vetro è necessaria una griglia per la corretta ventilazione e circolazione dell’aria.
La dimensione del terrario varia in base alla dimensione del rettile:
Per l’illuminazione si utilizzano lampade fluorescenti che emettono sia radiazioni UVA che UVB: fondamentali per l’attività metabolica e per l’assorbimento della vitamina D. L’illuminazione deve essere garantita per 10 ore al giorno. Mai inserire lastre di vetro o di plexiglas tra le lampade e il camaleonte perché bloccano il passaggio degli ultravioletti.
L’umidità necessaria è compresa tra il 50 e l’80%. Questa è la condizione che garantisce la formazione di acqua di condensa e che soddisfa il fabbisogno idrico dell’animale. Il camaleonte beve attraverso le gocce sulle foglie e raramente nelle pozze d’acqua. L’acqua deve essere demineralizzata per evitare accumuli di calcare.
E’ possibile effettuare una nebulizzazione manuale che va ripetuta per 3 o 4 volte al giorno. In alternativa, esistono anche sistemi a goccia attraverso recipienti di plastica con un foro sul fondo da cui gocciola l’acqua posti sul tetto del terrario. Ci sono anche sistemi a pioggia che simulano le precipitazioni con un sistema automatizzato da timer.
La temperature ideale è tra i 27 e i 29ºC durante il giorno e tra i 18 e i 22ºC durante la notte. Non ci devono essere forti escursioni termiche che possono essere fatali per il rettile.
Per questo è importante inserire un termometro di precisione nel terrario per controllare la temperature in più punti. Ad esempio, serve per le zone fresche e per garantire quelle più calde perché il camaleonte soffre anche per le temperature costanti.
Il terrario deve essere allestito in modo da richiamare l’habitat naturale della specie, garantendo tutte le comodità e gli spostamenti dell’animale all’interno dello spazio. Ecco cosa serve:
Il camaleonte è un predatore e per questo è raro che si cibi di animali morti. Sono, inoltre, attratti dal movimento della preda.
Si tratta di un insettivoro e la dieta deve essere variegata scegliendo di diversificare nell’arco del giorno il tipo di insetti tra:
Le specie più grandi si possono cibare anche di piccoli roditori e uccellini. La scelta deve essere effettuata in base alle dimensioni della bocca del camaleonte.
Gli insetti sono reperibili in commercio o possono essere allevati in casa. Viene anche suggerito di utilizzare il calcio con i quali spolverare gli insetti e anche altri tipi di integratori. Tuttavia, occorre fare molta attenzione con il quantitativo di vitamine che, se in eccesso, possono essere pericolose.
E’ difficile somministrare gli insetti, tanto più nel caso di un terrario con la rete. Inserire gli insetti all’interno di recipienti o vasi trasparenti con imboccatura larga e mettere la preda in fondo al recipiente in modo che non scappi. Le ciotole andranno disposte vicino ai rami da dove il camaleonte può avvistare la preda e prenderla.
I camaleonti possono essere acquistati nei negozi specializzati in rettili. Spesso sono esemplari feriti per cui bisogna fare molta attenzione. Evitare di acquistare su internet, in quanto si potrebbe trattare di animali deboli o ammalati.
È opportuno individuare allevatori certificati dove verificare le condizioni, facendo attenzione anche alle selezioni e al tipo di ambiente in cui sono cresciuti. In generale, i camaleonti sono messi in vendita a circa tre-otto settimane.
È importante sapere che, come tutti gli animali, ogni camaleonte ha la propria personalità. Ad alcuni piace interagire con le persone e ad altri no. Per cui è importante osservare bene l’esemplare prima di sceglierlo.
C.D.
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