Aveva 51 anni ed è stato il fondatore nel 2009 della Ong PAMS Foundation, Conservation in Tanzania con la quale si occupava della difesa e della tutela degli elefanti nel paese africano, lottando contro il traffico internazionale dell’avorio e il bracconaggio.
Wayne Lotter aveva ricevuto in passato numerose minacce di morte. Alla fine, ci sono riusciti. L’esperto è stato assassinato il 16 agosto mentre era in taxi, nella tratta che lo stava portando dall’aeroporto ad un albergo situato nel distretto di Masaki nella città di Dar.
Secondo quanto ricostruito, un veicolo avrebbe bloccato la strada al taxi e due uomini armati si sono sarebbero avvicinati al mezzo in cui viaggiava Wayne e aprendo la portiera lo hanno freddato con dei colpi di pistola.
Sulla morte di Wayne la polizia locale ha avviato un’indagine. Da molti anni la fondazione Pams collaborava con l’unità di investigazione criminale nazionale e transnazionale (NTSCIU) contribuendo a numerosi arresti di trafficanti. Dal 2012 sono stati arrestati ben 2mila bracconieri grazie al lavoro di Wayne e della sua fondazione. Si ritiene tra l’altro, che Wayne Lotter abbia contribuito a ridurre del 50% l’uccisione degli elefanti conquistandosi l’appoggio dei locali con i quali aveva stabilito dei rapporti di fiducia e reciproca stima.
Il ricordo di Wayne Lotter
Cordoglio da parte della comunità internazionale e soprattutto da chi aveva avuto modo di collaborare con Lotter che prima di fondare Pams era stato vice Presidente della Federazione Internazionale dei Ranger.
Wayne era uno dei conservatori più importanti e più impegnati in Africa. Ha avuto più di due decenni di esperienza nella gestione e nella conservazione della fauna selvatica, e può essere accreditato come forza trainante alla fine del massacro senza scrupoli degli elefanti della Tanzania”, ha scritto Azzedine Downes, amministratore delegato del Fondo internazionale per il benessere degli animali (IFAW).
Commovente la testimonianza di Jane Goodall, l’etologa e antropologa inglese che ha dedicato la sua vita agli cimpanzé: “Wayne era uno dei miei eroi, un eroe per molte persone, un uomo che ha dedicato la sua vita a proteggere la fauna selvatica in Africa. Uccidere Wayne è stato un atto di vigliaccheria pensando di poter fermare l’opera della Pams Foundation. Tutti coloro che hanno creduto in Wayne continueranno invece a battersi. Purtroppo Wayne mancherà a molte persone e il mio pensiero va alla sua famiglia che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare assieme a lui”.
“La sua eredità continuerà nel nostro lavoro “, scrivono i famigliari e i membri della Pams foundation.
C.D.