Il grillo talpa è un insetto dalle abitudini miste fra i due animali, da cui prende il nome. Vediamo le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
Il grillotalpa, appartenente all’ordine degli Ortotteri e che porta il nome scientifico di Gryllotalpa gryllotalpa. Questo insetto è l’acerrimo nemico di ogni coltivatore, dal momento che è un insetto infestante in grado di provocare danni notevolissimi alle colture. Il grillo talpa deve il suo nome a due animali diversi per via delle sue abitudini, del grillo ha il canto per attirare le femmine, mentre della talpa le abitudini di scavare nel terreno, per rifugiarsi o nutrirsi.
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La lunghezza dell’esemplare maschile va da 35 a 41 mm, mentre la femmina va da 40 a 46 mm. I maschi si distinguono dalle femmine per l’area della vena aperta nell’ala anteriore nota come “arpa”, le femmine mancano dell’ovipositore esterno di altri grilli.
Il grillo talpa ha il corpo coperto da un bellissimo velluto, di colore da bruno-grigiastro a bruno-giallastro, la parte anteriore molto sviluppata e foggiata a corazza. Possiede zampe anteriori corte e grandi, i femori delle zampe anteriori hanno forma di pala, con molte prominenze rivolte all’infuori per facilitare l’attività di scavo.
Le ali posteriori allungate, che si arricciano longitudinalmente e sono relativamente invisibili quando l’insetto riposa. È un pessimo volatore ed è attivo prevalentemente di notte. Il grillo talpa è un insetto che quando le temperature scendono a fine ottobre va sempre in letargo e lo fa da pochi centimetri a 1 metro sotto terra.
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Questo insetto si può trovare in Africa Settentrionale, Europa e Asia Occidentale. L’habitat ideale è l’erba corta in zone sabbiose o suoli di torba con una falda acquifera fluttuante e aree del suolo disturbate o coltivate. Vive all’interno di tunnel che egli stesso scava nel terreno ed è attivo solamente durante le ore notturne.
Ama stabilirsi su manti erbosi prediligendo soprattutto piantagioni di pomodori e patate. Questo insetto trascorre l’intero arco della sua esistenza sul terreno e dal momento che ama scavare buche che possono superare anche i 20 centimetri di profondità, arriva ad erodere le radici delle piante.
Per prevenire una probabile infestazione è necessario dedicare molto tempo alla manutenzione e, soprattutto, utilizzare compost maturo. Il grillo talpa raggiunge la maturità sessuale a circa due anni e sempre ogni due anni si riproduce. I maschi nel periodo della riproduzione ossia verso maggio, di tanto in tanto produce una canzone leggera ma che arriva lontano, dall’interno della sua tana, appositamente costruita per ampliare il suono.
La canzone è in genere prodotta nelle calde notti primaverili, tra il tramonto e l’alba, per attirare la femmina. Terminato il corteggiamento dopo la fecondazione, il maschio e femmina scavano la cosiddetta camera nuziale, in cui saranno deposte le uova. La femmina depone uova per un numero che oscilla da 100 a 300 e le custodisce in profondità, a circa 30 cm nel suolo.
Le uova si schiudono in due o quattro settimane. Le larve, dopo 1 mese di vita, lasciano il nido e si prendono cura della femmina. Durante il loro primo anno di vita, le larve passano attraverso 2 mute, quindi vanno in profondità nel terreno per andare in letargo. A marzo o aprile, escono dal letargo, risalgono al livello del suolo e subiscono altre 2 mute.
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Il grillo talpa è un predatore di insetti, lombrichi, radici e alcuni invertebrati, anche se la sua bocca ha delle aree per masticare ben sviluppate, per rosicchiare le dure radici delle piante. Di fatto predilige una varietà di radici, tuberi e steli di piante sotterranee. E solo quando non ci sono né verdure né piantagioni a disposizione del grillotalpa, che va alla ricerca di piccoli insetti.
Raffaella Lauretta
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