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Gli errori da evitare con il pesce rosso: animale domestico diffusissimo

Chi non ha mai avuto un pesce rosso nella classica boccia di vetro? Scopriamo insieme quali sono gli errori da evitare con il pesce rosso.

Esistono 6 sottospecie di Carassius nel mondo, tutte diffuse tra l’Europa e l’Asia.(Foto Pixabay)

Anche se in tanti credono che il pesce rosso non viva a lungo, è d’obbligo far presente che il pesce rosso può vivere per molti anni. Infatti un pesce rosso, logicamente, ben tenuto può durare fino a 15 anni. Quindi, se pensavi di avere un pesce rosso come animale domestico per un breve periodo, ti sbagli. Il pesce rosso è come qualsiasi altro animale domestico, tu possa considerare di adottare in casa.

Devi nutrirlo correttamente, monitorare la sua salute e tenerlo in un ambiente pulito. Iniziare a prendersi cura di un acquario sicuramente è affascinante e può sembrare semplice, ma si possono fare inconsapevolmente molti errori che causano danni, malattie e persino la morte del pesce senza che si possa riuscire a capire la causa.

Molte persone infatti, spesso abbandonano l’hobby o decidono di sbarazzarsi dell’acquario dopo aver investito grandi quantità di denaro in attrezzature, farmaci e pesci. Proprio perché non riescono bene nella gestione e con alla fine scarsi risultati che spesso volgono al tragico per il pesce. In ogni caso, non è necessario ossessionarsi con i pesci poiché non sono animali che necessitano di supervisione continua o necessitano di manipolazioni frequenti, né dovremmo preoccuparci di cercare i sintomi della malattia in ogni momento.

In questo articolo tratteremo il pesce rosso, in particolare gli errori da evitare con il pesce rosso. Il pesce più diffuso tra quelli da acquario, che però necessita di cure specifiche.

Caratteristiche del pesce rosso

Curiosità sui pesci rossi (Foto Pixabay)

Ll Carassius auratus o pesce rosso, è un animale d’acqua dolce della famiglia dei Cyprinidae. Esistono 6 sottospecie di Carassius nel mondo, tutte diffuse tra l’Europa e l’Asia. Il pesce rosso vive nei fiumi e nei laghi, e più in generale, negli specchi d’acqua calma, ad una profondità di non più di 20 metri.

Il pesce rosso si caratterizza per corpo grosso ma affusolato e proporzionato. Stesso discorso per le pinne. Gli avannotti non superano i 4 millimetri, mentre un adulto può arrivare anche a 20 cm. Mentre nel suo habitat naturale, esso può raggiungere i 50- 60 cm di lunghezza e i 3-4 kg di peso.

Nasce di un color bruno-olivastra per poi diventare rosso tra il 3° e l’8° mese di vita ed è la temperatura a regolare la muta. La dieta del pesce rosso è piuttosto varia. Il pesce rosso si ciba di piccoli crostacei, insetti, ma ama anche cibi freschi come pisellini, insalata, zucchine e carote.

Le femmine, sono più numerose dei maschi, è sono anche molto più grandi. La maturità sessuale avviene in genere dopo il 2° anno per i maschi, ed al 3°-4° per le femmine. Il pesce rosso è  particolarmente prolifico.

Gli errori da evitare con il pesce rosso

Esistono 6 sottospecie di Carassius nel mondo, tutte diffuse tra l’Europa e l’Asia. .(Foto Pixabay)
  • L’errore che di solito viene fatto è mettere un numero eccessivo di esci nell’acquario. Tanti pesci richiedono molto ossigeno, l’acquario deve essere dotato di una buona pompa d’aria che fornisca abbastanza ossigeno.                               La quantità di pesce che dovrebbe essere messa in un acquario dipende dalle dimensioni del pesce, dalla qualità dell’acqua e dal sistema di filtrazione.
  • Se avete deciso di acquistare e di far vivere il pesce rosso in bocce di vetro, tenete in considerazione che queste bocce si sporcano velocemente e quindi bisogna averne più cura, cambiando l’acqua in modo regolare e quotidianamente.                                                     Questo aiuterà a prevenire le tossine e impedire che si accumulino, e a mantenere alti i livelli di ossigeno. Non bisogna esagerare con il cibo ma se vi sembra troppo piccola il vostro pesce rosso in una vasca più adatta.
  • Fra gli errori da evitare con il pesce rosso, c’è il troppo cibo. Spesso per dimostrare il nostro amore all’animale o solo per far giocare i bambini, forniamo un eccesso di cibo al pesce, provocandogli solo un danno alla sua salute.                                                                              In quanto esso produrrà una quantità maggiore di rifiuti che si rivelerà troppa per la vasca, e finirà con il creare un ambiente tossico.                                                     Non solo, mangiare così tante proteine provenienti da cibi lavorati può danneggiare gli organi interno con il tempo. Questo può causare ogni tipo di problema, dai problemi alla vescica natatoria all’idropisia. Quindi il consiglio che sentiamo di darvi è di diminuire le quantità di cibo, vi sembrerà strano ma il pesce rosso ha bisogno di molto poco cibo al giorno. State tranquilli non morirà di fame, i bisogni nutrizionali saranno pienamente soddisfatti.                                Al massimo se proprio vogliamo viziare il pesciolino, possiamo inserire alcune foglioline di lattuga o spinaci crude che possono solo apportare fibre, non procurandogli danni alla salute e inoltre terremo pulita l’acqua. Siate decisi nella scelta di non cedere alla tentazione di dargli del cibo.
  • I pesci rossi secernono costantemente una sostanza mortale chiamata ammoniaca e la liberano nell’acqua attorno a loro. Si accumulerà fino ad uccidere i pesci a meno che l’acqua non sia pulita.                                        Nel 99.9% dei casi la causa è la frequenza dei cambi acqua. L’acqua cattiva è la prima causa dei problemi di salute dei pesci e successivamente la morte.                                          È importante cambiare periodicamente l’acqua della vasca in cui vivono. La frequenza dei rinnovi dipende dal rapporto pesci-acqua se per ogni pesciolino vi sono quattro litri d’acqua il rinnovo dovrà essere giornaliero, mentre se l’acqua a disposizione di ogni animaletto è di almeno otto litri i rinnovi potranno essere effettuati a giorni alterni.                                                                                I pesci, non sopportano bruschi sbalzi di temperatura, se passano da un liquido ad un’altro la cui temperatura è diversa anche di soli tre gradi rischiano di morire o di ammalarsi, per questo in occasione della pulizia della vasca e del cambio dell’acqua i pesci vanno trasferiti in un vasetto con un po’ d’acqua in cui sono stati sino in quel momento.
  • Cercare di non essere ossessivi e ansiosi, se vedete il pesce rosso stare spesso in superficie e boccheggiare o avere la coda raggrinzita non esagerate con varie medicine, da far diventare pessima l’acqua, siate parsimoniosi e attenti nelle scelte da fare.
  • Evitate al pesce rosso il fenomeno della “la sindrome della vasca nuova”. Di cosa si tratta, parliamo della morte improvvisa del pesce, che avviene nel momento in cui il pesce si ritrova in una vasca nuova e perciò senza batteri benefici.                                                                 I pesci rossi producono rifiuti che inquineranno rapidamente l’acqua e normalmente sono questi batteri a pensare alla pulizia della vasca, boccia o acquario che sia.                    Per ridurre la possibilità che si verifichi questo fenomeno, bisognerà pulire quotidianamente la vasca e ridurre la quantità di cibo.
  • Un’ultima raccomandazione è quella di evitare di mescolare diverse specie nell’acquario, non va assolutamente bene, per la salute e la sopravvivenza di tutti i pesci. Anche se siete amanti e appassionati non lasciatevi attrarre da questa moltitudine di specie.

Raffaella Lauretta

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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Raffaella Lauretta

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