L’avvelenamento da piombo nel gerbillo un incidente che può costare la vita al nostro piccolo roditore. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura.
Al giorno d’oggi gli animali domestici sono diversi da quelli a cui eravamo abituati una volta.
I classici cani, gatti e uccellini, sono stati sostituiti da animali esotici e roditori molto particolari e simpatici.
Di questi animali molto richiesti, purtroppo, però se ne conosce ancora troppo poco.
Ciò risulta totalmente sbagliato come approccio verso di loro, in quanto non conoscere il loro linguaggio del corpo e le loro esigenze può creare frustrazione nell’animale.
Peggio ancora se l’animale manifesta dei sintomi relativi a qualche patologia o a probabili incidenti, come l’avvelenamento da piombo nel gerbillo.
Vediamo quindi quali le cause, i sintomi e il trattamento dell’avvelenamento da piombo nel gerbillo.
L’avvelenamento da piombo nel gerbillo è uno stato tossico che si verifica a seguito dell’inalazione, dell’ingestione o dell’assorbimento attraverso la pelle di quantità tossiche di piombo.
Può avvenire nel momento in cui l’animale rosicchia oggetti che contengono piombo ma le fonti possono essere anche insetticidi a base di piombo, linoleum, pesi da pesca, batterie e materiali idraulici.
Vediamo nello specifico quali le cause di avvelenamento da piombo nel gerbillo:
I sintomi che il gerbillo, questo piccolo roditore di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei Cricetidae, può manifestare a causa dell’avvelenamento da piombo possono essere i seguenti:
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Per poter stabilire una diagnosi il veterinario dovrà venire a conoscenza della storia pregressa della salute del gerbillo fino al manifestarsi dei sintomi.
Il migliore metodo di valutazione, in questo caso, è la diagnosi differenziale, procedendo con una valutazione degli apparenti sintomi che l’animale manifesta ed un prelievo di campioni di sangue e di urina per i test di laboratorio.
Tutto ciò servirà ad identificare il livello di tossicità nel gerbillo, ovvero il livello di piombo che si trova nel sangue e nelle urine dell’animale.
Stabilita la diagnosi, il medico procederà con il trattamento che consiste in diversi antidoti, a seconda del livello di avvelenamento.
Naturalmente, come prima cosa il veterinario, procederà con l’alleviare i sintomi effettuando una terapia con liquidi ed elettroliti per impedire la disidratazione e utilizzando stimolanti per l’appetito onde evitare il deperimento dell’animale.
Un altro suggerimento che arriverà da parte del veterinario, riguarda l’alimentazione del gerbillo che dovrà essere modificata per favorire una rapida guarigione e il recupero intestinale.
Infine sarà opportuno procedere anche con la riorganizzazione dello spazio vitale del gerbillo e ovviamente cercare di eliminare le probabili fonti di avvelenamento da piombo nel gerbillo, in quanto risulta fondamentale, come sempre e in ogni caso, la prevenzione.
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Raffaella Lauretta
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