Sull’isola francese di Oléron è in corso un acceso dibattito tra i suoi abitanti. Gli isolani sono divisi in due distinte fazioni che si rinfacciano l’una l’assoluta non validità delle loro idee. L’oggetto del contendere è…un gallo. Il pennuto si chiama Maurice e da tempo, come ogni gallo che si rispetti, è solito svegliarsi all’alba per cantare. E svegliare tutti, di conseguenza. Per cui c’è chi apprezza questa abitudine insita nel comportamento dell’animale, e chi decisamente no. Oléron sorge nelle acque francesi del versante atlantico, e qui vive anche la proprietaria di Maurice, la signora Corinne Fesseau.
Anche lei come il suo gallo, canta: Corinne è infatti una cantante di professione. E pure lei ha l’abitudine salutare quanto poco gradita ad alcuni di svegliarsi molto presto al mattino. Specialmente i vicini di casa della donna, che ora sono esasperati da questa situazione. Non ne possono proprio più, e hanno minacciato di adire le vie legali contro Corinne ed il suo animale. Ma quest’ultima ha risposto per le rime, aprendo anche una campagna di sensibilizzazione su internet a favore di Maurice. Coloro che l’hanno sottoscritta sono già in 32mila.
La Fesseau ha affermato che Maurice è un abitante dell’isola di Oléron esattamente come tutti gli altri: “Questo bel gallo è nato qui. E dei miei due vicini di casa uno sta qui soltanto per tre mesi all’anno e non ne sopporta il canto. Al punto da intimarmi di mettere a tacere il gallo”. Sempre i vicini di casa sostengono che Maurice canti puntualmente ogni mattino alle 4:00 in punto, “ma questo non è vero – aggiunge Corinne – io non l’ho mai sentito se non dopo le 6:00”. Che magari può essere considerato un orario più accettabile. Ma a detta della donna “non è normale che le persone abbiano da ridire sulle abitudini degli animali che erano qui già prima del loro arrivo. Quale sarà il prossimo passo poi? Vietare alle colombe ed agli altri uccelli volare?”.
Il sindaco di Oléron si è schierato dalla parte di Corinne e Maurice. Il primo cittadino ha detto: “Se proprio dovrò promulgare un decreto per proteggere un gallo sarò la prima volta che questo accadrà, di sicuro. Ma non bisogna dimenticare che ci troviamo in una zona rurale. Dove la presenza di un gallo e di altri animali è parte integrante del tutto. Lo proteggerò anche per conservare il nostro stile di vita”. Già nel 1995 si ebbe un caso simile, con un tribunale che si espresse in favore dei proprietari di un gallo che cantava troppo. La giustificazione allora fu la seguente: “Il gallo è un animale troppo stupido per essere ammaestrato, e nemmeno il circo ci riuscirebbe”. Invece dalle nostre parti nei confronti di galli e galline si è passati ai metodi spicci, ma solo per macabro divertimento.
A.P.
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