Gabbiani in città: i divieti durante il periodo riproduttivo

Gabbiani in città: i divieti durante il periodo riproduttivo

Da diversi anni, in molte città, vicino alle coste, come Roma, Genova o Trieste è emerso il problema degli uccelli, tra stormi, piccioni e gabbiani, a volte la situazione sembra andare fuori controllo con ripercussioni sui cittadini, i monumenti e di conseguenza gli stessi animali, minacciati da metodi fai da te intrapresi dalle persone per rimediare all’assenza delle istituzioni in materia. I volatili si spingono verso le grandi città attratti dal calore e dal cibo gettato per strada e nelle grandi discariche. Questo comporta un’organizzazione e nuovi strumenti da adottare per arginare la loro presenza nelle città anche per una migliore convivenza.

Tra i fenomeni più marcati, quello della presenza dei gabbiani in numero crescente e spesso aggressivi che invadono i tetti, i cornicioni ma anche balconi dei palazzi. Un fenomeno piuttosto preoccupante che può essere arginato in alcuni periodi dell’anno, essendo il gabbiano una specie protetta per cui nel periodo di riproduzione, tra marzo e giugno non possono essere toccati o mandati via. Proprio in quel periodo, i gabbiani che proteggono il loro nido e i loro piccoli, posso rivelarsi più aggressivi. Tra il mese di marzo e maggio il gabbiano depone dalle 2 alle 3 uova e cova per circa un mese. I cuccioli restano nel nido per circa 35/40 giorni e dopo la quinta settimana iniziano con i primi voli. Si tratta di un periodo delicato per cui ci potrebbe essere la fase di svezzamento a terra e se una persona si avvivina ad un cucciolo in quella fase rischia di essere aggredito dall’adulto genitore.

 

Proprio per questo Enpa aveva stillato una serie di norme in base alla legge per cui nella stagione riproduttiva è vietato:

  • Prelevare, allontanare, trasferire, maltrattare, uccidere o ferire gli animali;
  • Impedire ai genitori di accudire i nidiacei, portare loro cibo, avvicinarli e somministrare le cure parentali, o introdurre o liberare animali che possano arrecare loro danno;
  • Distruggere il nido prima del naturale allontanamento di tutti gli animali.
  • E’ però possibile asportare e distruggere le uova (e solo quelle) dai nidi di gabbiano, prima che schiudano, sia da parte di privati che di amministratori di condominio.

Negli altri periodi, ci sono alcune precauzioni che i cittadini possono prendere per arginare la presenza dei gabbiani che hanno una durata di vita media di 10-15 anni e in alcune condizioni posso arrivare a 20 anni. Anche se il gabbiano non è pericoloso per l’uomo, nel caso in cui si abitua alla sua presenza può diventare aggressivo soprattutto per difendere il nido.
– In caso di spazi esterni, disporre delle protezioni come reti, piccole recinzioni o piante alte, in modo da creare un ostacolo.
– frequentare spesso terrazze e balconi, per spaventare e tenere lontani gli uccelli.
– evitare di lasciare del cibo per gli uccellini

 

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