La prostatomegalia nel furetto, una condizione medica che può riguardare furetti di mezza età. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
La scelta di accogliere in casa, un animale domestico differente da quelli a cui siamo abituati, è audace ma occorre imparare a conoscere meglio tutto ciò che può riguardare il suo mondo.
Prendere tutte le informazioni possibili, sulla specie di animale che si vuole adottare, è il primo gesto d’amore, per iniziare una buona e duratura convivenza.
Quando si decide di adottare un qualsiasi animale, è importante conoscere la sua storia, il linguaggio del corpo, il comportamento è le eventuali patologie che possono colpirlo.
In questo articolo, infatti ci occuperemo della prostatomegalia nel furetto, una malattia a cui questo piccolo e simpatico animaletto può essere soggetto.
La prostatomegalia nel furetto si verifica quando la ghiandola prostatica è anormalmente grande.
Questa condizione è dovuta alle cisti che si trovano nella parte posteriore della vescica urinaria o che circondano la parte dell’uretra vicino alla prostata nel furetto maschio.
Tali cisti possono diventare molto grandi, singole o multiple e spesso causano un’ostruzione parziale o completa dell’uretra.
Generalmente si verifica nel furetto di mezza età, ovvero tra i 3 e 1 7 anni, poiché la prostata ingrossata sarebbe dovuta all’invecchiamento e ai cambiamenti ormonali che ne conseguono.
Il furetto affetto da prostatomegalia accusa come primo segnale di dolore e di disagio, un’estrema sofferenza addominale e/o distensione, oltre alla minzione frequente, difficile e dolorosa di urina.
Altri segnali che si manifestano a causa della prostatomegalia nel furetto possono essere i seguenti:
Potrebbe interessarti anche: Qual è il peso ideale del furetto? Il parere degli esperti
Per poter eseguire una diagnosi corretta di prostatomegalia nel furetto, il veterinario dovrà effettuare una visita fisica sull’animale e diversi esami che lo aiutino ad escludere altre patologie che mostrano sintomi simili a questa condizione nel furetto.
Altri esami che il veterinario potrà richiedere sono:
Una volta eseguiti tutti gli esami e stabilita la diagnosi, il veterinario potrà procedere con il trattamento adeguato per la prostatomegalia nel furetto.
Il trattamento consiste nella rimozione delle ghiandole surrenali interessate e il drenaggio delle cisti. Per il furetto con un lieve ingrossamento della prostata, l’intervento chirurgico, molto spesso risulta curativo.
Per quanto riguarda la fluidoterapia dipenderà dallo stato di idratazione del furetto e dalla condizione di insufficienza renale. Mentre per la fluidoterapia postoperatoria sarà necessaria per almeno 24-48 ore.
Dopo aver effettuato l’intervento, passeranno circa 3 giorni prima che il tessuto prostatico rientri nelle condizioni di normalità, anche se ci sono state situazioni in cui il tempo necessario è stato più di 3 giorni.
Ad ogni modo il veterinario, dovrà valutare nel tempo la riuscita dell’intervento attraverso dei controlli e degli esami diagnostici quali radiografie/ecografie o anche valutazione di campioni di urina.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
Tutti noi abbiamo ben presente la classica boccia trasparente per i pesciolini, ma sappi che…
Osservare il proprio cane che sposta il cibo fuori dalla ciotola è un fenomeno molto…
Cani e gatti possono avere il mal di testa: ecco i segnali a cui prestare…