Il furetto ha la gastrite, ovvero l’infiammazione della “mucosa gastrica” o della membrana che riveste lo stomaco. Vediamo sintomi e cura.
Molte persone pensano che in quanto animale selvatico, il furetto non sia addomesticabile. Nulla di più sbagliato, in quanto negli ultimi tempi in tanti hanno preferito questo mustelide al posto del cane o del gatto.
La scelta è dovuta al fatto che occupa meno spazio e di sicuro meno tempo per la cura e le attenzioni.
Ciò non toglie che se la vostra scelta ricade sul furetto come animale domestico è bene che prendiate informazioni sulle esigenze e le eventuali malattie che possono colpirlo.
Tra le varie patologie e condizioni può succedere che il furetto ha la gastrite e dovete saperla individuare ed intervenire per aiutarlo.
Cosa causa la gastrite nel furetto
Ciò che causa la gastrite al furetto non è una sola condizione, si tratta di varie cause che possono generare questa sofferenza nell’animale.
Le principali cause della gastrite nel furetto possono riguardare:
- corpi estranei nel furetto, che vengono ingeriti accidentalmente, possono anche danneggiare il rivestimento dello stomaco e causare gastrite;
- fattori di stress ambientale;
- infezioni virali come il cimurro sono alcune delle cause più tipiche);
- irritanti chimici;
- malattie croniche del fegato;
- tossine.
Il furetto ha la gastrite: quali sono i sintomi evidenti
Il furetto che ha la gastrite può manifestare diversi segnali per poter capire che l’animale patisce questa condizione.
Come infatti, possono verificarsi vari sintomi e la differenza è data per il tipo e la gravità della gastrite (acuta o cronica).
I sintomi più comuni sono:
- diarrea nel furetto;
- feci nere e catramose;
- perdita di peso;
- vomito macchiato di verde (dalla bile dalla cistifellea) contenente cibo non digerito, macchie di sangue e/o sangue digerito.
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Come eseguire una diagnosi e procedere alla cura
Come fare per essere sicuri che il furetto ha la gastrite?
Prima di tutto occorre trasportare il furetto nella sua gabbia, dal veterinario, il quale si occuperà di accertarsi della condizione tramite esami specifici.
Si tratta di esami di laboratorio, quali:
- analisi delle urine e esami del sangue del siero;
- raggi X e altri studi di imaging.
Nel frattempo, chiederà al proprietario dell’animale i sintomi che fino a quel momento l’animale ha mostrato, i vari incidenti che possono essersi verificati (come quello di ingoiare un corpo estraneo) e lo stato di salute in generale del furetto.
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Stabilito che il furetto ha la gastrite, il veterinario procederà con la cura che dipenderà dalla causa alla base della gastrite e dall’estensione del danno al tratto gastrointestinale.
Il ricovero sarà necessario solo se occorrerà asportare chirurgicamente il corpo estraneo ingerito o se il furetto è disidratato.
Quando invece è coinvolto il batterio H. Pylori , vengono utilizzati gli antibiotici per controllare le ulcere ed inoltre il veterinario prescriverà una dieta ipercalorica.
È fondamentale seguire le indicazioni del veterinario e monitorare le condizioni del furetto durante il periodo del trattamento e del post-trattamento.