Frustato ripetutamente, muore cavallo da corsa a Cagnes sur Mer

Frustato ripetutamente, muore cavallo da corsa a Cagnes sur Mer

@Facebook/GPA-Jump-Festival
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Dovrebbero amarli, rispettarli per l’impresa e per quello che danno durante le gare. Eppure, c’è chi ancora li manda al macello dopo averli fatti esordire sulle piste: se non vincono più di un tanto di gare vengono scartati, così come a fine carriera, senza garantire loro un dolce e meritato risposo.

Oltre a ciò, nel settore sportivo dell’ippica ci sono casi di dopping, di cavalli sotto alimentati e maltrattati. Un sistema che premia il ricavato anziché l’attività agonistica, retaggio di arcaiche tradizioni, che non è all’ombra degli scandali. E’ il caso che si è verificato nell’ambito del campionato GPA Jumping Festival, in corso all’ippodromo di Cagnes Sur Mer, in Francia, sulla Costa Azzurra, dove lo scorso 10 ottobre, un esemplare di 8 anni, Flogas Sunset Cruise, è morto in circostanze misteriose e ancora da chiarire.

Secondo le indiscrezioni e le testimonianze trapelate sui giornali d’Oltralpe, poco prima di morire il cavallo sarebbe stato frustato ripetutamente e contemporaneamente, dal cavaliere irlandese Kevin Thornton che lo montava e dal groom a terra.

Nonostante alcuni testimoni abbiamo chiesto ai due di fermarsi, incitando il cavaliere a scendere dalla sella, questi ultimi avrebbero continuato a frustrare l’animale, fino a quando il cavallo lanciato sulla pista non è stramazzato a terra.

L’organizzazione che ha sospeso le gare del giorno ha annunciato di aver avviato un’indagine interna condannando qualsiasi atto di crudeltà nei riguardi degli animali: “Il rispetto dell’animale è una delle nostre priorità e c’impegniamo a farlo rispettare”, ha scritto in una nota l’organizzazione.

Al contempo, anche le autorità locali hanno avviato un’indagine per capire se l’animale sia morto per maltrattamenti o per sfinimento, per cui è stata avviata un’autopsia sull’animale per accertare le cause del decesso.

Dal canto suo Kevin Thornton, di 28 anni, è già stato sentito dalla polizia, rigettando le accuse di maltrattamento e di aver frustato brutalmente l’animale: “Ho passato la mia vita con i cavalli. Non è possibile che io li colpisca fino alla morte, non l’ho mai fatto e mai lo farei. Non sono quel tipo di persona”, ha dichiarato il fantino, negando in merito all’incidente di essere salito ore prima in sella.

“Ero in sella da una quindicina di minuti quando il cavallo si è accasciato a terra. Prima ero in sella ad un altro cavallo, grigio e i testimoni potrebbero averlo confuso. Floggas -il cavallo deceduto,ndr- è stato bravissimo durante il fine settimana la settimana di gare, il secondo giorno aveva meno energie ma è stato comunque bravo. Quando l’ho portato nel settore del galoppo sembrava che tutto andasse bene, era normale. Era la prima volta che l’ho ripreso in quanto non voleva entrare nell’area del galoppo. Quando ho preso una frusta da dressage se l’è presa con il groom che ha caricato. Successivamente abbiamo cambiato pista e lo sentivo strano, non respirava velocemente. A quel punto sono sceso dalla sella e il cavallo è crollato. Ho subito tolto la sella e chiamato il veterinario”, ha raccontato il fantino.

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