Vederlo così vi ha fatto venire un colpo? Ecco come spiegare il freezing del criceto, perché lo fa e come interpretarlo senza temere il peggio.
E’ un comportamento che possiamo riscontrare facilmente nei conigli, ma a quanto pare anche i criceti adottano un sistema identico: quello di immobilizzarsi e sembrare morti. Vedendo il nostro piccolo roditore in quelle condizioni, è normale pensare immediatamente ad un malore improvviso o addirittura a una morte imminente. Ma in che altro modo si può spiegare il freezing del criceto e come va interpretato? Tutto quello che c’è da sapere.
La parola ci suggerisce l’idea del ghiaccio, freddo e immobile quando appunto l’acqua si cristallizza e non è più fluida. Ed è proprio questa forma di irrigidimento a cui ci si riferisce se si parla di ‘freezing’. In realtà si tratta di una pratica messa in atto dal coniglio, che si blocca e si immobilizza quando vuole ingannare i potenziali predatori.
In pratica è come se si fingesse morto volontariamente, come se fosse congelato, ed è non solo la sua arma di ‘difesa’ nei confronti di coloro che crede possano fargli del male ma anche il suo modo di sfogare la paura. Si tratta di animali molto delicati e sensibili, e bisogna fare attenzione a come li ‘maneggiamo’.
Ma allora il criceto segue la stessa tattica del lagomorfo quando ha paura? Probabilmente sì, per questo bisogna stare attenti ad altri fattori per escludere che non si tratti davvero di un malore del criceto.
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Non basta solo il suo irrigidimento per suggerirci l’idea che qualcosa in lui non va o che addirittura sia ad un passo dalla morte. Per capire se il criceto non sta bene, bisogna prestare attenzione ad una serie di altri fattori e circostanze:
Premesso che avere un animale in casa comporta delle responsabilità ma anche delle preoccupazioni, non possiamo totalmente escludere la possibilità di un infarto nel criceto quando lo vediamo bloccarsi di colpo.
Questo malanno improvviso può essere di certo dovuto alla paura, la stessa che potrebbe immobilizzarlo in un freezing. Quando infatti non ama essere accarezzato, non vuole essere toccato o peggio essere preso in braccio, si irrigidisce e si immobilizza.
Il suo sguardo sembra fissare il vuoto e riflettere, come se la paura lo ‘bloccasse’ appunto. Potrebbe non essere colpa nostra e anzi restare immobilizzati dopo un rumore forte e improvviso. Insomma, così come per il coniglio, possiamo interpretare il freezing come una tecnica di autodifesa.
Francesca Ciardiello
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