Probabilmente non ne abbiamo ancora vista una perché in Italia è arrivata da poco: cosa c’è da sapere sulla formica di fuoco e cosa c’è da aspettarsi (e temere).
Piccoli e innocue, almeno all’apparenza, eppure alcune di esse possono essere davvero molto pericolose, soprattutto quando non ne conosciamo la specie: stiamo parlando della formica di fuoco, da poco approdata in Italia e che si è già fatta conoscere per la sua pericolosità. Vediamo cosa c’è da aspettarsi da questo insetto e se è opportuno starne alla larga.
Preoccuparsi di una formica? A quanto pare sì, e non solo per le invasioni ma anche per le sue punture. Infatti gli abitanti della provincia di Siracusa in Sicilia sono convinti che la presenza della formica aliena, detta ‘di fuoco’, sia meno recente di quel che si pensi. Infatti pare che dolorosi ‘morsi di formica’ si siano annoverati fin dal 2019, anche se solo tre anni dopo pare si sia scoperto un covo di circa 88 nidi di questa specie nella zona rurale della città.
Il nome scientifico probabilmente non ci suggerirà nulla, Solenopsis invicta, ribattezzata ‘formica guerriera’ o appunto formica di fuoco’: proviene dal Sud America e ha un aspetto apparentemente innocuo. Infatti le sue dimensioni non vanno oltre i 4 mm (alcune possono misurarne addirittura 2) ma nel loro corpicino contengono un veleno molto pericoloso.
A contatto con l’uomo infatti queste formiche sprigionano questo veleno che dà una forte sensazione di bruciore sottocutaneo, non a caso viene detta ‘di fuoco’. Il suo essere ‘alieno’ è giustificato anche dalla sua diffusione: pare che infatti quella ‘nostrana’ sia partita dagli USA e dalla Cina, ma ve ne sono specie attestate anche in Messico, Caraibi e perfino in Australia.
C’è ragione di temerla poiché i suoi effetti non saranno devastanti solo sulla nostra persona ma sull’intero ecosistema: infatti se per l’uomo la puntura risulta dolorosa e dà bruciore, sarà ancora peggio constatare i danni che provoca nell’agricoltura e tra i suoi stessi simili. Partiamo dai rischi per l’uomo: non è tanto la sensazione di dolore e bruciore a far male, ma è pericolosa la reazione allergica che potrebbe sopraggiungere nei soggetti particolarmente sensibili. Nella maggioranza dei casi gravi si sono riscontrati episodi di convulsione e solo in minima parte il decesso.
In agricoltura si contano danni ai raccolti e in particolare a cereali, frutti e verdure; infine nel mondo delle formiche porta uno scombussolamento totale tra le specie che vivono in quell’area, con danni all’intero ecosistema. Pare addirittura che questa formica sia attratta dal materiale elettrico e tende ad avvicinarsi ad esso danneggiandolo.
Ecco una breve guida pratica su come procedere in caso di puntura di questo insetto: innanzitutto proviamo a ‘isolare’ la parte colpita dal resto del corpo per evitare che il gonfiore e l’irritazione si diffondano. Igienizziamo con acqua e sapone la parte per evitare i rischi di un’infezione, e dopo applichiamo un impacco di ghiaccio o acqua fredda. Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, dopo aver consultato il nostro medico di fiducia, potremmo assumere un antistaminico e applicare sulla parte gonfia una pomata al cortisone.
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