“Forfora che cammina”: un parassita pericolosissimo che fa rabbrividire

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By Elisabetta Guglielmi

Curiosita, Non solo Cani e Gatti

“Forfora che cammina”, il parassita pericolosissimo che fa rabbrividire: ecco di che animale si tratta e come riconoscerlo.

immagine ingrandita di un parassita
La “forfora che cammina” è un parassita estremamente pericoloso, ecco di che cosa si tratta (Screenshot foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Gli agenti patogeni che possono rappresentare un pericolo per gli animali domestici sono purtroppo molto diffusi. Vaccinare cani e gatti contro zecche e pulci non sempre è sufficiente, soprattutto quando si tratta di debellare acari e parassiti poco conosciuti. Un esempio è rappresentato da un patogeno chiamato comunemente “Forfora che cammina”. Ma a che cosa si riferisce questo nome e soprattutto che genere di malattia comporta negli animali? Ecco le informazioni utili su questi pericolosi acari.

Come riconoscere la specie chiamata “forfora che cammina”, le caratteristiche del pericoloso parassita

Nei mesi scorsi la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige ha lanciato l’allarme per l’aumento del numero di patogeni pericolosi per esseri umani e animali. Una nota diffusa dall’organizzazione e riportata dall’Ansa conferma l’incremento delle aree a rischio in Italia a partire dal Trentino Alto Adige. Imparare a proteggere i propri cani e gatti da queste fonti di pericolo assume quindi grande importanza.

immagine al microscopio di un parassita
“Forfora che cammina”: l’immagine al microscopio di un parassita molto pericoloso (Screenshot foto veterinaryparasitology- amoreaquattrozampe.it)

Sono diverse le malattie della pelle causate dagli acari. La più conosciuta è sicuramente la demodicosi o rogna demodetica, nota come rogna rossa. Si tratta di una patologia parassitaria che colpisce i cani provocata da un acaro, il Demodex canis. La malattia comporta la perdita di pelo nel cane, prevalentemente in corrispondenza della testa, pur senza determinare prurito o infiammazione. Può causare anche desquamazione, ostruzione dei follicoli piliferi; quando l’infezione è particolarmente grave, si può manifestare un forte prurito, la febbre, l’anoressia, la letargia e una grave debilitazione.

Tra i patogeni si devono catalogare poi le zecche. Si tratta di pericolosi vettori di diverse malattie, sia dell’uomo sia degli animali, come la piroplasmosi, o babesiosi, la rickettsiosi da zecche, o febbre bottonosa, la malattia di Lyme (o morbo di Lyme o borreliosi), la neuroborreliosi, l’encefalite.

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Un altro patogeno molto pericoloso, anche se meno conosciuto, è la Cheyletiella, comunemente nota come “Forfora che cammina”. Questa malattia, causata dagli acari appartenenti al genere Cheyletiella, provoca prurito e dermatite su cani, gatti e conigli. estremamente pericolosa e difficile da debellare, necessita di diagnosi veterinaria e trattamento antiparassitario.

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La “forfora che cammina” o Cheyletiella: come riconoscerla e perché è pericolosa

La Cheyletiella è un acaro responsabile della cheyletiellosi. Si tratta di una malattia dermatologica e parassitaria che si manifesta con sintomi ben visibili e che può colpire sia cani (la Cheyletiella yasguri), gatti (Cheyletiella blakei), conigli (Cheyletiella parasitivorax), ma anche gli esseri umani. Gli acari si nutrono di detriti epidermici presenti sulla cute dell’animale. La denominazione “forfora che cammina” deriva dal fatto che le scaglie di pelle morte, tipiche della forfora, sembrano muoversi perché ospitano gli acari che si spostano e che sono visibili a occhio nudo. La cheyletiellosi è una malattia altamente contagiosa e si trasmette tra animali attraverso il contatto diretto.

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Come individuare al microscopio gli acari appartenenti al genere Cheyletiella (Screenshot foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

I sintomi della cheyletiellosi possono essere confusi con quelli di una comune dermatite o forfora. La sintomatologia della malattia include la presenza di forfora biancastra in movimento, il prurito, la dermatite desquamativa, l’alopecia e le lesioni da autolesionismo. La dermatite si manifesta nelle aree colpite, soprattutto sul dorso e verso l’attaccatura della coda. Al manifestarsi di questi sintomi bisogna subito consultare il veterinario per una diagnosi accurata.

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Per curare la cheyletiellosi il veterinario procederà all’eliminazione degli acari dal corpo dell’animale tramite antiparassitari. Tra i prodotti più efficaci ci sono il fipronil, la selamectina, la moxidectina e l’imidacloprid, o anche all’ivermectina. Importante è trattare le lesioni cutanee causate dall’infestazione. Al quattro zampe dovranno essere somministrati antibiotici, creme, spray per curare la dermatite e le eventuali infezioni secondarie. Importante è anche procedere con la pulizia degli spazi e con la somministrazione preventiva di antiparassitari agli altri animali domestici. (di Elisabetta Guglielmi)

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