La foca è un animale che ritroviamo spesso nei film e nei cartoni animati. Riconoscibile per il suo aspetto particolare e goffo.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali. Non saremo ne’ i primi ne’ gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare il mammifero che vive in acqua come il delfino o la balena ma ha i baffi come il gatto.
La foca o foca comune (Phoca vitulina Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae. Una caratteristica di questo animale è l’aspetto della testa molto simile a quella di un gatto.
Il muso è corto, possiede delle vibrisse formate da dure setole un po’ ondulate, gli occhi sono grandi, scuri e vivaci, mentre il corpo va assottigliandosi in modo graduale dalle spalle alla coda e tende ad essere tondeggiante.
Pesa circa 75 kg e il maschio come in molte altre specie animale è più grande della femmina, ed è lunga 160–200 cm. Possiede il pelo è formato da setole rigide e lucenti, sotto le quali si stende una incerta lanugine; è di colore grigio-giallino con macchie marroncine o nerastre sul dorso.
La foca vive solo vicino a grandi bacini d’acqua, in quanto nell’ambiente marino e intorno ad esso, trova tutti gli alimenti di cui necessita. I branchi una volta colonie si raggruppano sulle spiagge sabbiose o fangose, sul ghiaccio e sulle coste rocciose. Vive nelle zone costiere d’Europa, dal Portogallo alla Scandinavia e all’Islanda, del Mare del Nord, del Mar Baltico e del Golfo del Messico.
Parliamo quindi di un animale principalmente marino ma alcune specie è facile trovarle anche in acque dolci come: il lago di Saimaa, in Finlandia, dove è possibile ammirare la foca dagli anelli di Saimaa (Pusa hispida saimensis) oppure in zone in cui il clima è più caldo, come la foca monaca delle Hawaii (Neomonachus schauinslandi).
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La foca è un mammifero monogamo e hanno un particolare modo di corteggiarsi ed accoppiarsi il tutto avviene sott’acqua. Una volta terminato l’accoppiamento, la foca femmina procede con una gestazione che va dagli 8 ai 15 mesi in base alla specie, e darà alla luce un solo cucciolo, il quale può pesare fino a 16 kg.
In caso (molto raro) di parto gemellare, la madre allatta un solo cucciolo alla volta. Il cucciolo a sole poche ore dalla nascita è in grado di nuotare e anche darsi alla fuga in caso di attacchi da predatori e cacciatori, anche se lo svezzamento avverrà solo dopo 4-6 settimane.
Grazie al latte particolarmente grasso, nel giro di un mese sono in grado di triplicare il loro peso. I piccoli appena nati sono coperti da una lanugine bianca, ma perdono questo loro pelo già durante o poco dopo la nascita. In tutto questo il ruolo del maschio consiste di proteggere la femmina e i cuccioli durante la prima fase dalla nascita allo svezzamento. Allertando con vari suoni in grado di emettere e rotolando su sé stesso. Finito il periodo di allattamento, la femmina sarà di nuovo pronta a riprodursi.
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Il primo aspetto interessante in merito all’alimentazione della foca è la capacità di non assumere acqua ma semplicemente l’assorbe attraverso gli alimenti che consuma e quando non riesce a trovare abbastanza cibo, il corpo aiuta a compensare la perdita utilizzando il grasso che possiede per produrre l’acqua sufficiente per la sopravvivenza.
Tutto questo con una discreta attenzione a non utilizzarne troppo, in quanto il grasso è utile alla foca anche per mantenere la temperatura corporea. Questo pinnipedo nonostante sia in possesso di potenti molari, non li usa per masticare le sue prede ma solo per spezzettarle, poiché il suo stile di masticazione, per lo più non esiste ma semplicemente ingoia.
La foca si nutre principalmente di branzini, acciughe, merluzzi, aringhe, sgombri, granchi, molluschi, calamari, gamberetti. Raramente invece caccia piccoli pinguini. Questo mammifero riesce a cacciare anche a grandi profondità, dove c’è un’oscurità totale, grazie alla loro vista e ai loro baffi che sono molto sensibili. Agguanta la preda con i denti, grandi e appuntiti e la mangia praticamente per intero.
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Raffaella Lauretta
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