E’ ancora mistero sulla morte di quattro anatre, ritrovate dai pescatori a Fiumicino lungo la darsena. Il loro decesso risale per la precisione al 7 luglio scorso, ma da allora non sono stati fatti progressi circa l’accaduto, che si ritiene essere di natura dolosa proprio per il numero di animali coinvolti. Accanto ai volatili ormai già deceduti ne era stato ritrovato un altro ancora vivo ma bisognoso di cure urgenti. Dell’episodio si sono interessati anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, e l’assessore all’Ambiente, Roberto Cini, i quali avevano avuto dei colloqui con la Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale ed anche alcuni esponenti della Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, intervenuta subito per fare chiarezza su questo spiacevole episodio. Uno di loro si è fatto carico delle cure da offrire all’anatra superstite, mentre il primo cittadino di Fiumicino ha parlato di “urgente necessità di stabilire quale sia la verità dietro tutto questo”.
Sotto accusa comunque c’è anche il livello di inquinamento delle acque del litorale laziale, che in alcune zone, ed anche in quella dove sorge Fiumicino, raggiunge dei picchi preoccupanti. L’assessore Cini si chiede se a causare la morte delle anatre possa essere stato anche qualcosa che i poveri e sfortunati volatili possono aver mangiato, facendo riferimento anche alla possibilità che le anatre siano morte altrove per poi essere trasportate alla darsena dalla corrente. I corpi sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per stabilire le cause del decesso attraverso approfondite analisi. Circa tre settimane fa in Liguria altre anatre erano diventate oggetto della violenza e dell’inciviltà di alcuni ragazzini, dei quali spaventa e sconcerta l’efferatezza nel compiere un simile gesto.
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