Due coniugi sono stati rinviati a giudizio per maltrattamento ai danni di animali. Si tratta di una coppia del Ferrarese accusata di aver inflitto delle sofferenze in gran quantità a numerosi esserini indifesi. Le loro vittime sono in prevalenza conigli, poi galline ed anatre. Tutti tenuti in condizioni incompatibili rispetto a quella che è la loro natura. Gli animali erano tenuti in gabbie molto piccole ed in condizioni igienico-sanitarie più che precarie. Gli inquirenti avevano riscontrato diverse infrazioni rispetto alle norme vigenti, con ambienti molto sporchi e fatiscenti e la mancanza cronica di acqua e cibo con il quale nutrire gli animali maltrattati. Questo ha causato enormi sofferenze ed anche l’insorgere di malattie, alcuni di essi poi sono anche morti in conseguenza di ciò.
Il caso risale al mesi di agosto del 2015. Qui, in un alloggio che sorge in un campo in prossimità del ponte dell’autostrada A13, erano tenuti tutti i conigli (34 in tutto) e gli altri animali. I coniugi avevano trasferito le loro vittime in seguito alle lamentele ed alle rimostranze dei vicini, in seguito alle quali avevano bussato al campanello di casa le forze dell’ordine. L’ultima udienza, svoltasi davanti al giudice martedì scorso, ha stabilito l’assoluta legittimità da parte dell’ENPA di costituirsi parte civile nella vicenda. L’Ente Nazionale Protezione Animali aveva anche altre volte posto la vicenda all’attenzione del pubblico. La coppia imputata per questi reiterati episodi di animali maltrattati risulta indagata pure per un altro reato non connesso alla storia: si tratta di stalking di quartiere.
Animali maltrattati, sempre a Ferrara c’era stato un episodio simile
Nella città estense, durante le scorse settimane, ha conosciuto nuovi sviluppi un’altra vicenda di animali maltrattati. Un’altra coppia teneva in casa ben 94 cani. E la cosa ovviamente aveva causato disagi non finire tra i vicini ma non solo. Anche la padrona di casa aveva avuto la sua bella gatta da pelare, non riuscendo da anni a tornare in possesso dell’immobile affittato ai tempi all’improvvida coppia. E questo nonostante un provvedimento emesso dall’autorità preposta. Finalmente però su questa antipatica faccenda è giunto un epilogo che sembra proprio aver messo la parola fine al tutto.
A.P.