Le feci del coniglio offrono molte informazioni sul suo stato di salute: ecco come devono essere e quando, invece, possono indicare la presenza di problemi.
Il coniglio, come altri roditori, ha un apparato digerente molto delicato e, in particolare, una funzionalità instestinale che deve essere più possibile regolare: possono bastare poche ore di stitichezza per causare al coniglietto un pericoloso blocco intestinale, che rappresenta la causa di decesso più comune per questi roditori domestici.
Il coniglio fa la cacca di continuo durante la giornata, con qualche ora di pausa solamente durante il sonno.
Controllare le feci del coniglio è fondamentale per assicurarsi che tutto vada bene sul fronte della salute: bisogna fare attenzione al colore, alla forma e alla consistenza ma anche alla frequenza di defecazione.
In questo articolo, risponderemo alla domanda “Come devono essere le feci del coniglio, per essere sicuri che l’animale sia in salute?”: scopriamolo insieme.
Le feci che emette il coniglio hanno la caratteristica forma di palline marroni dall’odore di fieno, asciutte e formate in gran parte da fibre visibili a occhio nudo se si apre una pallina a metà. Oltre a queste palline, che sono formate dalla fibra lunga e prodotte dal colon, il coniglio produce anche un altro tipo di feci chiamate ciecotrofi.
I ciecotrofi sono composti da fibra corta fermentata e vengono prodotti dal coniglio a livello dell’intestino cieco, per poi ripassare al colon ed essere emessi definitivamente, solitamente negli orari serali a fine giornata.
I batteri intestinali che si occupano della formazione dei ciecotrofi emettono vitamine e nutrienti che sono indispensabili per la salute del coniglio: questi piccoli raggruppamenti di palline lucide e grigiastre, leggermente schiacciati e ricoperti di muco, vengono immediatamente ingerite dall’animale direttamente dall’ano per assimilarne le sostanze benefiche.
E’ molto difficile vedere i ciecotrofi tra le feci dei conigli, proprio perchè solitamente vengono mangiate appena prodotte, assieme ai loro nutrienti: se capita di trovarle, è probabile che il coniglietto stia seguendo un’alimentazione troppo proteica e potrebbe addirittura essere obeso o a rischio obesità. Il peso in eccesso, infatti, potrebbe impedire al coniglio di arrivare agevolemente alla zona dell’ano per assimilare i ciecotrofi.
Esattamente come accade all’uomo e ad altri animali, il coniglio può soffrire di problemi di stitichezza o di diarrea. Dopo aver esaminato il problema del cane stitico e del gatto con problemi a defecare, abbiamo visto che la stitichezza può essere un pericolo letale per il coniglietto: ecco perché, se notiamo che il nostro roditore non fa la cacca per 6/7 ore di seguito, dobbiamo portarlo immediatamente dal veterinario.
Il coniglio non fa la cacca per diverse possibili cause: prima tra tutte, ha mangiato troppo poco. Se non c’è abbastanza cibo da digerire, il coniglietto non avrà feci da espellere: se non ci sono altri sintomi, è possibile aiutare il coniglio stitico aumentando le dosi di verdure. Attenzione a seguire la quantità di verdura giornaliera consigliata per i conigli, che è di 150/200 grammi circa per ogni chilogrammo di peso.
A volte, il coniglio ha l’intestino pigro anche a causa di una scarsa quantità di esercizio fisico: potrebbe essere per pigrizia, stress o a causa del cambio di stagione. In ogni caso, si può aiutare un coniglio che non fa la cacca facendolo muovere e giocando assieme a lui. Non trascurate, infine, la quantità di acqua: assicuratevi che il coniglietto sia ben idratato, per facilitare la regolare funzionalità dell’intestino.
La diarrea è una condizione piuttosto rara nei conigli adulti e non va mai sottovalutata, perché solitamente è sintomo di problemi di salute gravi. La prima cosa da fare è contattare il veterinario, per poi agire sull’alimentazione, eliminando drasticamente frutta, verdura e mangimi e lasciando al coniglio soltanto il fieno in attesa di vedere il medico.
Le feci molli possono comparire nei conigli anche in occasione del primo assaggio di alcuni vegetali: in questo caso, eliminare l’alimento per alcuni giorni prima di riproporlo nuovamente all’animale.
In altri casi, la diarrea è segnale di un’infestazione da parassiti intestinali in corso: questa evenienza è tipica dei cuccioli, ma può capitare anche negli esemplari adulti. Il veterinario può verificare la presenza di parassiti con un semplice esame delle feci.
A volte le palline di feci del coniglio si presentano attaccate tra di loro a formare una specie di catenella: solitamente, a tenerle unite sono peli o in alcuni casi fibre vegetali.
Nel primo caso, i peli possono essere stati ingeriti a causa della muta stagionale: è perfettamente normale, ma è bene spazzolare il coniglio con frequenza per evitare che ingerisca troppi peli che potrebbero causare un pericoloso blocco intestinale.
Nel secondo caso, se le catenelle sono unite da fibre vegetali potrebbe esserci un problema a livello dentale: il coniglio non riesce a masticare come dovrebbe e le fibre vengono ingerite ancora intere.
Saper riconoscere un blocco intestinale nel coniglio è di importanza fondamentale, visto che questa eventualità è la prima causa di morte in questi meravigliosi roditori.
Il primo sintomo che compare riguarda solitamente la grandezza delle feci: se sono molto più piccole del normale, potrebbe esserci un problema. La prima cosa da fare in questo caso è dare al coniglietto soltanto fieno e molta acqua per le 12 ore successive: se la situazione non migliora, è necessario consultare immediatamente il veterinario.
Altri sintomi più preoccupanti di un blocco intestinale sono la stitichezza, l’inappetenza e una certa apatia nel coniglietto, che rimane immobile per ore. Se la stitichezza dura da 12 ore, la visita del veterinario è urgente.
Se la situazione è già particolarmente grave, i sintomi che l’animale mostrerà saranno:
– addome teso, duro e rigonfio;
– rifiuto del cibo preferito;
– tendenza a sdraiarsi nella lettiera restando fermo e isolato.
Con questi sintomi, è altamente probabile che il blocco intestinale sia già in stato avanzato e la visita dal veterinario deve essere immediata.
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C.B.
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