Le falene volano sempre vicino alle fonti di luce? Scopriamo perché questi insetti sono così attratti dalle fonti luminose, anche artificiali.
Le falene sono insetti del tutto innocui che spesso ci capita di osservare guardando in direzione di un lampione in strada o una applique in casa. Probabilmente ci sarà capitato di chiederci come fanno a notare sempre le fonti luminose e perché cercano di essere sempre così vicine ad esse. A tutto ciò vi è una spiegazione scientifica che si basa proprio sulla qualità dell’apparato visivo della falena stessa.
Le falene e la luce: perché ne sono attratte
L’esperto Alessandro Bisi ha paragonato gli occhi delle falene a dei globi catarifrangenti: da essi la luce viene catturata e utilizzata come guida nei voli notturni. I raggi della luce, come quella lunare, però devono giungere ai globi verticalmente rispetto al suolo terrestre. Nel caso della luce artificiale invece dovranno avvicinarvisi sempre di più, anche facendo numerose giravolte e giri a spirale.
Per questi insetti, che fino all’invenzione della lampadina erano state abituate solo alla luce naturale, quella artificiale sembra una sorta di piccola luna abbagliante, più vicina e raggiungibile. Ma questo discorso non vale per tutte le falene, in quanto ve ne sono alcune che non subiscono il ‘fascino’ di questo tipo di fonte luminosa.
Come le falene anche altri insetti alati, come mosche, zanzare, calabroni, mantidi e scarabei sono vittime della luce artificiale secondo un fenomeno visivo detto ‘fototassi’, ovvero una risposta positiva nei confronti di una certa fonte luminosa.
Le falene e la luce: come volano rispetto alla fonte
Secondo una teoria scientifica, detta di ‘orientamento trasversale’, le falene volano mantenendo un angolo fisso con la luna per far sì che il loro volo si orienti su una linea retta. Questa tecnica è stata ripresa da noi umani che, durante la navigazione, utilizzano la Stella Polare come punto di riferimento. La luce della lampadina, poiché più vicina, sembra apparentemente più forte di quella della luna e le attrae maggiormente.
Quindi per avvicinarvisi le falene fanno dei giri a spirale, proprio per rispettare la traiettoria in rapporto all’angolo tra la direzione del volo e quella della luce stessa. La scoperta della luce elettrica ha messo dunque in confusione le falene, che ancora non si sono abituate alla luce artificiale e la confondono con quella della luna.
Le falene e la luce: una lunga storia ‘d’amore’
Alcuni studi condotti dall’entomologo Philip Callahan, negli anni Settanta, hanno messo in luce alcuni aspetti della relazione tra questi insetti e le fonti di luce: la candela accesa emette uno spettro di luce infrarossa, come quella del feromone femmina quando si illumina. Rapiti dalla visione della femmina della specie, le falene maschili quindi tentano di avvicinarvisi, spesso trovando la morte nel tentativo di raggiungerle per accoppiarsi con loro. Resta comunque un punto irrisolto, ovvero il fatto che le falene sono comunque più attratte dai raggi UV rispetto alla luce infrarossa.
Studi successivi invece sostenevano che le falene vogliono raggiungere il punto più buio vicino alla luce: secondo la teoria delle ‘bande di Mach’, pare che accanto a una luce forte il punto oscuro più vicino sembra ancora più scuro. Nel 1973 Henry Hsiao pubblicò uno studio secondo il quale le falene non si muovevano a spirale ma volavano nella zona più vicina alla fonte di luce proprio a causa del contrasto elevato.
Le falene potrebbero rimanere vicine alla luce anche per riposarsi dopo la fatica per raggiungerla. Oppure la stessa luminosità della luce li spingerebbe a nascondersi e a stare fermi. Insomma quale che sia la teoria giusta, fatto sta che le falene sono attirate dalla fonte di luce anche se si trovano a 23 m di distanza.
Le falene e la luce: volano solo di notte?
Non è possibile una risposta univoca per questa domanda: le falene fanno parte della famiglia dei Lepidotteri, esattamente come le farfalle. Ma se queste volano durante il giorno, tra le falene vi sono quelle che volano di giorno e la gran parte di esse che amano la luce notturna. Ma se amano la luce perché allora non cercano di avvicinarsi al sole?
Le falene, presenti sulla terra da almeno 200 milioni di anni, si sono abituate a sfruttare le fonti di luce naturali, ovvero il Sole e la Luna, suddividendo al loro giornata tipo in fase di attività e fase di riposo. Quando sta per nascere l’alba le falene che hanno volato in visione notturna vanno a riposare, quindi andranno alla ricerca di una zona al riparo dove aspettare che arrivi di nuovo la luce della luna. Stessa cosa faranno, al contrario, le farfalle. Il rischio è che le falene si avvicinano così tanto alla fonte di luce tanto da scottarsi.
Le falene e la luce: come scacciarle senza danneggiarle
Sebbene siano del tutto innocue per l’uomo e possono creare qualche problema solo al raccolto, alcuni di noi spesso non gradiscono vederle svolazzare per casa. Quindi come possiamo scacciarle senza far loro del male? La cosa migliore da fare è procurarsi un barattolo di vetro vuoto per rinchiuderle al suo interno. Questa breve prigionia dovrà durare poco, fino a quando le rilasceremo all’esterno. Meglio aspettare che si fermino per evitare di schiacciarle o danneggiare le ali con il barattolo.
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F.C.
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