Esoftalmo nel criceto una condizione che colpisce l’occhio del roditore. Vediamo quali e cause, i sintomi e il trattamento della patologia.
Quando si decide di adottare un animale diverso da quelli a cui siamo abituati, occorre cercare di imparare a riconoscere eventuali comportamenti strani e potenziali segnali di malessere nel nostro nuovo amico.
Se abbiamo perciò, deciso di accogliere in casa un criceto, è opportuno informarsi dove è possibile sottoporre a visita il nostro piccolo roditore.
Questi animaletti, necessitano di essere curati e sottoposti a visite di controllo come tutti gli altri animali domestici, in quanto possono essere vittime di malattie comuni nella specie, quali l’esoftalmo nel criceto.
In questo articolo, infatti, vedremo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa patologia oculare nel criceto.
Le cause dell’esoftalmo nel criceto possono dipendere da infezioni oculari, tumori e traumi alla regione orbitaria.
Tuttavia, è possibile che si verifichi anche quando il piccolo roditore viene trattenuto per troppo tempo dalla parte del collo.
Ciò avviene, in quanto ogni aumento di volume del contenuto orbitario e, quindi, anche del bulbo oculare stesso, fa sì che si abbia uno spostamento del suo contenuto in avanti.
Fino a che la grandezza dell’occhio, il volume dell’orbita, i muscoli extraoculari e il grasso retroorbitario restano nella normalità senza alcuna variazione non c’è alcun rischio di esoftalmo nel criceto.
L’esoftalmo nel criceto può essere talvolta anche solo lieve e per tale motivo asintomatico.
Nel caso invece dell’esoftalmo grave, l’animale manifesta dei segnali piuttosto evidenti, quali:
Per poter stabilire una diagnosi il veterinario dovrà venire a conoscenza della storia medica dell’animale, tramite alcune domande sottoposte al padrone dell’animaletto.
Inoltre vorrà sapere quando hanno avuto inizio i primi segnali della patologia.
Dopodiché procedere con esami specifici quali:
In questi casi, poi è fondamentale utilizzare l’oftalmometro, che consente di valutare il grado di sporgenza dell’occhio rispetto allo zigomo, insieme all’ecografia oculare, che consente la valutazione dello stato dei muscoli extraoculari e degli altri tessuti molli orbitari.
Stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con la terapia volta ad eliminare l’alterazione che ha causato l’esoftalmo nel criceto.
In ogni caso, la terapia inizierà con una cura a base di antinfiammatori, corticosteroidi e antibiotici per evitare complicazioni infettive, insieme a sostituti lacrimali (lacrime artificiali) molto densi che possano permanere sulla cornea.
In ultimo, se anche dopo la cura la condizione di esoftalmo nel criceto dovesse permanere, si dovrà prendere in considerazione l’intervento chirurgico.
Questa operazione è definita di “decompressione orbitaria”: consiste nell’aumentare il volume dell’orbita andando a ridurre il volume della parete mediale e di quella inferiore (che formano la scatola orbitaria).
Dopo l’intervento, il veterinario prescriverà riposo per il criceto, ragion per cui dovrà essere allontanato dal gruppo ed è inoltre possibile coprire la ferita con una benda.
Ricordatevi che quella dell’esoftalmo nel criceto è una condizione piuttosto grave, per cui il piccolo roditore dovrà essere sottoposto quanto prima a controllo del veterinario.
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