Dalle vespe alla malmignatta: tutti gli insetti ai quali prestare massima attenzione durante le escursioni e le attività outdoor.
Le escursioni, il trekking, le gite fuori porta e in generale tutte le attività outdoor nascondono dei potenziali pericoli. I sentieri impervi e sconnessi portano con sé il rischio di cadute e ferite, la presenza di arbusti, spine e altre piante potrebbero, per esempio, graffiarvi o pungervi. Esistono però altri pericoli, direttamente connessi alla fauna presente nelle zone all’aria aperta: parliamo degli insetti pericolosi.
A volte questi piccoli (e all’apparenza innocui) animali possono rovinarvi la giornata e rappresentare un serio pericolo per la vostra salute. Vediamo quali sono, le caratteristiche e le conseguenze della loro puntura.
Gli insetti pericolosi durante l’outdoor
Gli insetti pericolosi da non sottovalutare sono: calabroni e vespe, la malmignatta, la processionaria e la zecca.
Calabroni e vespe
Quando siete in giro dovrete fare attenzione all’avvicinarsi di calabroni e vespe; questi “viaggiano” singolarmente o in colonie.
Si tratta di insetti dotati di un pungiglione che inietta nella pelle sostanze velenose. Quando si è punti da questi animali si avverte subito un dolore improvviso e intenso, poi l’area della puntura diventa rossa e gonfia. La puntura è dolorosa e nei casi più gravi può portare febbre, nausea e shock anafilattico (quest’ultimo soprattutto nei soggetti allergici). Occorre subito rinfrescare la zona con del ghiaccio o acqua fredda.
Attenzione soprattutto ai bambini, particolarmente sensibili alle punture di questi insetti.
La malmignatta
Si tratta di un piccolo ragno (circa 1,5 cm) con le zampe lunghe e appuntite e un riconoscibile corpo con piccole macchie rosse. Il morso di questo ragno è indolore ma il liquido iniettato è velenoso e può provocare nausea, febbre, crampi e in alcuni casi può diventare letale.
Anche se l’Italia non è un Paese ricco di ragni velenosi, la malmignatta è diffusa nelle zone del Mediterraneo e, in particolare, nei territori aridi, con clima secco e in prossimità di rocce e muretti a secco.
La processionaria
Se il nome vi fa pensare a qualcosa legato alla sacralità sappiate che vi state sbagliando! La processionaria è un bruco che si sposta in gruppo, insieme ai sui simili, formando lunghe file o processioni! L’aspetto è tenero, quasi buffo, ma la sua peluria è estremamente pericolosa e velenosa. Provoca infatti:
– dolore, prurito intenso, arrossamenti e altri problemi alla pelle;
– fortissimo bruciore e, in alcuni casi, gravi congiuntiviti se entra in contatto con gli occhi;
– crisi respiratorie, vomito e febbre se viene inalato.
La zecca
Sono insetti diffusi soprattutto in primavera e estate in montagna, nelle zone impervie e nei sentieri selvaggi e incolti e dove l’erba è alta e secca.
Questo insetto si attacca alla pelle dell’uomo e si nutre di sangue rilasciando e iniettando virus molto pericolosi per l’essere umano. Dovrai agire tempestivamente staccandola e facendo attenzione a non lasciare le zampe dentro la carne.
Siccome la sua presenza nel corpo dell’uomo è indolore è spesso difficile scovarla quindi è consigliato controllarsi dopo l’escursione.
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S.C.
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