Nella loro dieta non possono mancare ma quali sono le erbe selvatiche per le tartarughe e quali benefici apportano? Tutto quello che dovresti sapere.
Sappiamo che si tratta di rettili molto delicati, soprattutto alla nascita, e che hanno bisogno di una buona alimentazione per crescere sane e forti, quindi è lecito chiedersi quali sono le erbe selvatiche più adatte alle tartarughe. E come mai scegliere quelle e non altre? Perché posseggono proprietà molto utili alla crescita e allo sviluppo delle stesse: ecco cosa dobbiamo sapere a riguardo.
Non sono assolutamente simili neppure per quanto riguarda le dieta, poiché le testuggini di terra hanno un’alimentazione vegetariana mentre quelle di acqua sono onnivore. Quindi è normale che fatta questa macro-differenza non sarà possibile dare all’una ciò che è destinato all’altra. SE infatti la prima si nutre prevalentemente di erbe, verdure e fiori, la seconda mangia anche pesce in tutte le sue parti, dalle lische alla pelle.
Sebbene onnivore, quelle di acqua dovranno stare attente a non ingerire latticini e derivati, farinacei, carne insaccata e naturalmente tutti quegli alimenti velenosi tra erbe e insetti che potrebbero nuocere alla loro salute. Insomma nell’alimentazione di quella di terra è utile distinguere quali sono le erbe che fanno più bene di altre e soprattutto per quali proprietà dovremmo sceglierle.
Al di là della comune lattuga, che ogni padrone metterà a disposizione in foglie per la sua tartaruga, vi sono tante erbe selvatiche magari ben poco conosciute che possono andare ad arricchire la dieta di questo rettile tanto particolare. E’ ovvio che si tratta di vegetazione che si trova facilmente in natura ma non sempre in tutto il territorio italiano, quindi in alcuni casi potrebbe non essere facile reperirne in grandi quantità.
Gran parte di esse si possono facilmente reperire in un ricco vivaio, poiché spesso si trovano anche nei nostri orti o nei vasi sui balconi: ecco quali sono.
Distinguibile per il suo colore violaceo, questo fiore ha grandi proprietà antinfiammatorie e lassative, dunque previene e cura i problemi gastro intestinali. E’ diuretico, aiuta la digestione e cura problemi di diarrea.
Anche questo fiore giallo aiuta la digestione della tartaruga, favorendo un corretto funzionamento dell’intestino e depurando il fegato. Grazie al suo potere diuretico, aiuterà a prevenire calcoli renali e gas intestinali.
Il suo sapore amarognolo è di certo la sua qualità distintiva, ma forse non tutti sanno che è anche un valido alleato per reni e fegato, arrivando addirittura a prevenire forme di cancro.
Oltre a pungere e pizzicare a contatto con la pelle, questa erba in realtà ha ottimi valori disintossicanti e previene le disfunzioni a livello renale. E’ antinfiammatoria e antianemica e , nell’uomo, la radice aiuta in caso di problemi alla prostata.
Pare che le sue proprietà migliori si riscontrino a livello respiratorio, prevenendo infezioni, pertosse e tosse ma anche infezioni cutanee.
Vi sono altre erbe come la borragine, che contiene grassi utili e vitamina C, che si può trovare in Europa ma soprattutto in America centrale, mentre il crescione ad esempio è difficile da trovare se non in Africa o in Asia. Altrettanto rara qui da noi è il nasturzio, portato in Europa dai conquistatori spagnoli ma originario delle Americhe.
Per fortuna alcune di queste, sebbene magari meno ‘famose’ delle precedenti, si trovano anche in Italia; stiamo parlando di: erba medica, borsapastore, costolina giuncolina e piantaggine, che si trova facilmente in parchi e giardini.
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