Epilessia nel gerbillo: quali sono le cause, i sintomi e la terapia

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By Ilaria Grimaldi

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Epilessia nel gerbillo, una delle malattie principali di questo piccolo roditore. Vediamo di capire quali sono le cause scatenanti, i sintomi tipici e la giusta terapia.

Epilessia nel gerbillo
(Foto Pixabay)

Il gerbillo è un piccolo roditore sempre molto richiesto come animale domestico. Per quanto riguarda la sua salute è abbastanza forte ma, come tutte le creature viventi, anche lui può essere soggetto ad alcune malattie. Una delle patologie che più colpisce questo roditore è l’epilessia, che può essere anche ereditaria nell’animale. Vediamo, insieme, cosa provoca epilessia nel gerbillo e come comportarsi per la sua guarigione.

Epilessia nel gerbillo: cause e sintomi tipici

Il gerbillo può soffrire di crisi epilettiche e si tratta di una condizione comune nel piccolo roditore. Scopriamo a cosa è dovuta l’epilessia nel gerbillo e attraverso quali sintomi si manifesta nell’animale.

La malattia nel gerbillo
(Foto Pixabay)

Parliamo di un roditore conosciuto anche per la sua salute di ferro, un forte animaletto resistente a tutto. Ma, nel corso della sua vita, possono verificarsi degli eventi tali da scatenare forme di epilessia in lui e che condizionano la sua quotidianità.

Nonostante la sua solida salute, anche il gerbillo può soffrire di forme di epilessia. Nella maggior parte dei casi, il roditore si ammala naturalmente di epilessia, poiché in lui vi è una componente ereditaria. Questa patologia può arrivare a colpire il 20% di questa specie.

Le cause dell’epilessia nel gerbillo possono essere varie. Una crisi epilettica può essere scatenata da un periodo di forte stress, un cambio di ambiente improvviso, trasporti troppo frequenti e, addirittura, troppe manipolazioni del piccolo esserino, oltre che l’arrivo in casa di altri animali.

Sintomi e conseguenze della crisi epilettica

Ogni gerbillo può subire crisi epilettiche di bassa o alta intensità, i cui sintomi possono variare. I segnali tipici dell’epilessia nel gerbillo sono:

  • Spasmi e tremori improvvisi;
  • Immobilità e sguardo nel vuoto;
  • Orecchie all’indietro;
  • Bava dalla bocca;
  • Convulsioni e mioclonia;
  • Rigidità degli arti;
  • Morte rara post crisi convulsiva.

Forme di epilessia nel roditore si manifestano all’inizio della loro vita, intorno ai 2-3 mesi. Prima del raggiungimento del sesto mese di vita, il piccolino può essere soggetto a frequenti attacchi, anche più gravi.

Di solito, dopo una crisi epilettica, il roditore si riprende subito e torna alla sua normalità. Quando l’epilessia nel gerbillo è molto forte, possono esserci conseguenze comportamentali anche nei giorni seguenti, per tutta la settimana.

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Il roditore e l’epilessia: diagnosi e terapia

É molto importante osservare i comportamenti del piccolo roditore, ogni giorno, per verificare la presenza dei sintomi e dei segnali sopra citati. Vediamo cosa si può fare per aiutare il proprio gerbillo.

Il gerbillo e la sua malattia
(Foto Pixabay)

Come abbiamo detto, molti gerbilli soffrono di epilessia soprattutto nei primi mesi della loro vita e poi tendono ad avere sempre meno crisi, per guarire completamente.

Per la diagnosi dell’epilessia, vanno segnalati i vari ed eventuali sintomi presenti nell’animale. Teniamo presente che le crisi epilettiche nel roditore possono essere provocate anche dall’ingestione di sostanze tossiche o veleni.

Purtroppo, per il piccolo gerbillo non esiste una terapia adatta per la cura di epilessia. Ma, per il gerbillo come animale domestico, il suo padrone può cercare di prevenire gli attacchi epilettici, evitando di manipolarlo troppo nelle sue prime settimane e non stressarlo mai.

Per la sicurezza di questo animale, è opportuno evitare l’accoppiamento tra soggetti affetti di questa patologia. In questo modo, si escluderà la riproduzione di soggetti predisposti nelle generazioni future.

L’epilessia nel gerbillo causa raramente la morte, ma bisogna fare attenzione che questa malattia non sia un segnale di qualcosa di molto grave, come il cancro al cervello. L’aiuto del medico veterinario di fiducia è sempre consigliato per qualsiasi dubbio.

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Ilaria G

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