L’ENPA ha ottenuto una sentenza favorevole dalla Corte di Cassazione relativamente al ricorso di un uomo, condannato anche al pagamento di 5500 euro di ammenda più altri mille a titolo di risarcimento per l’associazione animalista. Il ricorso di quest’ultimo alla Suprema Corte evitando il giudizio di appello è stato respinto dalla Cassazione, ed il motivo del contenzioso era legato alla detenzione illegale di un gattopardo africano, una specie esotica sottoposta a vincolo di protezione.
In pratica il proprietario sosteneva che l’animale, il cui nome era Chiku, fosse un ibrido, mentre invece l’accusa è riuscita a dimostrare che si trattava in realtà di un Leptailurus Serval, appunto una specie di Gattopardo africano, presente specialmente nell’Africa sub-sahariana. Al caso di Chiku si era interessata anche la LAV.
In Italia è proibito dalla Legge avere questo animale in casa: la detenzione di esemplari di Leptailurus serval è vietata ai sensi del combinato disposto della legge 7 febbraio 1992, n. 150 e del Decreto ministeriale 19/04/1996 integrato dal Decreto ministeriale 26 aprile 2001. Lo stesso divieto si applica a tutti gli esemplari vivi di mammiferi e rettili di specie selvatica ed esemplari vivi di mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica.
La detenzione non autorizzata ai sensi dell’articolo 6, comma 6 della legge 7 febbraio 1992, n. 150 è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da euro 7.746,85 ad euro 10.3291,38.
Alla luce di ciò, l’imputato è stato condannato e l’animale sequestrato, con la piena soddisfazione dell’ENPA. Purtroppo però l’animale è morto lo scorso giugno nel Centro Fauna Selvatica di Semproniano, in provincia di Grosseto.
Per l’associazione animalista l’esito della sentenza assume una grande importanza, in quanto può contribuire a debellare un triste fenomeno che in Italia sta diventando sempre più diffuso: quello relativo alla detenzione di animali esotici e potenzialmente pericolosi negli ambienti domestici.
E Carla Rocchi, presidente di ENPA, pone l’accento soprattutto sulle sofferenze incontro alle quali tante volte questi animali possono andare incontro, visto che vengono tolti dal loro habitat naturale e costretti forzatamente a vivere in luoghi a loro sfavorevoli. E poi potrebbe accadere una cosa del genere…
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