Eliminare i vermi nell’acquario: i metodi per rimuovere questi ospiti indesiderati dalla vasca. Vediamo come riconoscerli per distruggerli.
Per poter conoscere il modo più adeguato per eliminare i vermi nell’acquario, occorre innanzitutto imparare ad individuare quali sono i vermi che possono essere presenti nella vasca.
Riuscire a riconoscerli è fondamentale per la salute dei pesci, ma non tutti sono in grado, in quanto non sempre parliamo di esperti acquariofili.
Tante volte, invece, i vermi sono un evento normale, naturale e inevitabile, dipende dal sistema e della configurazione dell’acquario.
Nell’articolo di oggi, ci occuperemo, però, di come eliminare i vermi nell’acquario, laddove la loro presenza non è “normale” e quindi non gradita.
Cosa sono i vermi dell’acquario
Anche se non tutti i vermi presenti nell’acquario sono cattivi, quelli di cui tratteremo oggi lo sono e come. Scopriamo cosa sono e quali sono i vermi da eliminare.
I vermi che si possono trovare negli acquari si distinguono in: parassiti o commensali e interni o esterni.
I vermi parassiti agiscono solo nel loro migliore interesse e a scapito delle risorse dei loro ospiti.
Mentre i vermi commensali o avvantaggiano i loro ospiti o non hanno alcun effetto sul loro ospite o ambiente.
Attenzione, però a non confonderli, dato il loro aspetto, molto spesso, i meno esperti scambiano quel lungo filo lattiginoso che proviene dall’ano del pesce, per un verme.
Quel filo, non è altro che una normale secrezione gastrointestinale, del tutto innocua.
Come eliminare i vermi nell’acquario e quali sono i principali tipi
Esistono molti tipi di vermi che possono vivere nella vasca dei pesci e creare oltre che dubbi anche problematiche di salute ai pesci.
Principalmente possiamo distinguere due tipologie di vermi: quelli piatti molto semplici e i vermi spinosi.
Di seguito troverete le indicazioni per quelli che sono più comuni e frequenti vermi negli acquari, ovvero:
- trematodi monogenei e digenei: sono indicati anche come “flukes”. Si tratta di piccoli vermi che possono causare irritazioni estreme alla pelle, alle branchie e agli occhi nei pesci. Diventano estremamente pericolosi, solo quando un individuo o un sistema è stressato. Solo allora, essi si moltiplicano rapidamente e si diffondono in tutto il tuo acquario o laghetto. Questi parassiti, pur essendo facili da trattare, non possono essere del tutto eliminati;
- nematodi: contengono una varietà di vermi parassiti, commensali e zoonotici che possono potenzialmente colpire tutti gli animali acquatici. Questo contiene i generi Ancylostoma, Uncinaria, Bunostomum e Toxocara. Questi vermi causano l’ anchilostomi una malattia caratterizzata dalla migrazione di stadi larvali di nematodi, all’interno di tutti i tessuti del corpo, può causare malattie significative nell’uomo e in altri animali.
- vermi dell’ancora: sono del genere Lernea e sono dei veri e propri crostacei. I vermi dell’ancora sono molto irritanti per i pesci e possono causare infezioni secondarie. Provocano grandi ulcere in molte specie di pesci, penetrando in profondità del muscolo del pesce. Nonostante la loro aggressività, sono facilmente diagnosticabili e possono essere trattati semplicemente;
- vermi delle setole: appartengono al gruppo degli anellidi lo stesso dei lombrichi, vermi policheti e sanguisughe. I più comuni sono: i quali agiscono allargando le loro setole per difendersi, poi entrano nella pelle umana e iniettano una potente neurotossina, che genera irritazione e bruciore nell’area colpita. Allo stesso modo agiscono anche i vermi del fuoco, imparentati con i vermi delle setole. C’è di buono però, che attaccano solo l’uomo senza danneggiare i pesci in alcun modo. Per potersi sbarazzare di loro, basta stare attenti alla quantità di cibo somministrato ai pesci. È importante, non sovralimentare, in quanto il cibo rimasto dai pesci è per questi vermi motivo di sopravvivenza;
- sanguisughe: anche loro appartengono al gruppo degli anellidi, si trovano sia nei sistemi d’acqua dolce che marini. Questi vermi si attaccano al lato di un pesce o all’interno della bocca, dove secernono un anticoagulante (fluidificante del sangue) che può influire in modo significativo sulla salute dei pesci;
- tenie: questi vermi sono i più difficili da diagnosticare nei pesci, sono molto complicati da individuare nelle feci. I sintomi che si possono manifestare sono la mancata crescita o l’aumento di peso, ma la diagnosi può essere effettuata solo con un esame microscopico fecale fresco. Il trattamento più efficace è solo tramite un farmaco a base alimentare prescritto dal veterinario acquatico.
Questi appena elencati sono i principali vermi che si possono insediare negli acquari dei pesci, vasche e laghetti.
Ora che sapete quali sono e come è il caso di trattarli per liberarsene, è opportuno sapere anche come prevenirli.
Prevenzione
Purtroppo non si può avere e né dare la certezza della non presenza di vermi nell’acquario, nonostante tutti gli accorgimenti e la prevenzione opportuna, ma è sempre bene fare il possibile per scongiurare la loro invasione.
In che modo è possibile fare prevenzione? È semplice bastano poche ma buone attenzioni, ovvero:
- mettere in quarantena correttamente tutti i pesci nuovi, malati o feriti. Lasciare i pesci nuovi 4-6 settimane in un sistema completamente separato, vi permetterà di osservare eventuali patologie esistenti;
- qualità dell’acqua adeguata;
- ambiente appropriato;
- buona alimentazione dei pesci.
Come avete potuto leggere, bastano poche misure di sicurezza per garantire una buona salute dei vostri pesci dell’acquario.