L’elefante nel “Bestiario” di Leonardo da Vinci viene descritto come animale potente, sacro, saggio e senza peccato. Significato e perchè tatuarlo
L’elefante: nel simbolismo antico, medievale soprattutto, questo animale ha il significato di forza, saggezza, potenza e persino portafortuna; a descriverlo nella maniera migliore con un velo di Sacralità fu Leonardo da Vinci nel suo “Bestiario”. Il grande pittore, non solo fornì un’immagine dettagliata dell’elefante, ma anche gli dedicò un’intera pagina diversamente che da altri animali.
Nel Medioevo, avere l’immagine del possente animale africano con la proboscide alzata era, lo è tutt’ora, un segnale chiaro di fortuna che sta arrivando.
Utilizzato per la sua discesa in Italia, Annibale riuscì a incutere timore con la potenza di questo animale e sconfisse con il suo sussidio, gli eserciti nemici.
Elefante uguale potenza, saggezza e sconfitta del male: esattamente come ci suggerisce Leonardo da Vinci, potrebbe essere classificato come l’animale sacro e possente per eccellenza.
Prima di riportare i significati simbolici e il perchè fare di questo potente mammifero il protagonista di un tatuaggio, soffermiamoci per un momento a riassumere e spiegare la descrizione che ne fa su di lui nel Bestiario.
L’elefante: significato di un animale saggio e devoto a Dio
In primo luogo l’elefante è un animale saggio e devoto. Quando è malato, si sdraia di fianco e con la sua potente proboscide afferra l’erba gettandola in aria come per ringraziare il Signore o pregandolo per una pronta guarigione.
L’elefante è intelligente: Leonardo da Vinci ci da una descrizione non solo fisica, ma anche morale dell’animale.
In branco sono i più saggi quelli che guidano il gruppo innanzi e lo proteggono da attacchi esterni da dietro.
Il più anziano, ossia il più maturo non il più “vecchio”, sta davanti mentre quello di poco meno avanti con l’età sta dietro e resta all’erta per proteggere il gruppo da pericoli e attacchi nemici.
Il pachiderma è amico dell’uomo e, quando lo vede smarrito, lo aiuta a ritrovare il sentiero per tornare a casa.
L’elefante è puro: si lava dentro e fuori e sconfigge il male
L’elefante inoltre, per Leonardo da Vinci, si lava sia esternamente che fuori lungo un fiume. Non è “primordiale” come altri che si accoppiano anche in pubblico, ma l’atto sessuale, ricordiamo che Leonardo da Vinci era omosessuale e credeva che il sesso in se fosse peccato, lo fa di nascosto e appena concluso, si lava per purificarsi.
Il possente mammifero non solo sostenne Annibale e lo aiutò a conquistare l’Italia, ma con la sua grande forza, riesce anche a sconfiggere il demonio. Non usa armi peccaminose, ma basta il suo peso per schiacciare l’angelo che si è ribellato al Signore.
Solcato sul suo dorso da un drappo, può anche trasportare la Madonna e condurla in luoghi sicuri.
L’elefante inoltre, non teme nemici: anche le mosche che si posano su di lui come per sentirne il suo buon odore, rimangono schiacciate tra le piaghe della sua pelle.
Elefante e significato simbolico: perchè tatuarsi un elefante?
La figura dell’elefante ha vari significati: forza, la saggezza, la potenza, l’amore e la fortuna.
In merito all’ultimo punto, basta pensare all’elefante Bianco: questo animale è stato raffigurato a lungo e la sua immagine in diversi affreschi rappresenta un vero e proprio portafortuna. Nella simbologia orientale, sognare un Elefante Bianco è davvero di buon auspicio.
Inoltre, il tatuaggio dell’Elefante spesso rappresenta l’amore e la famiglia. Infatti l’elefantessa impiega circa un anno o poco più per generare il suo cucciolo e il compagno, in simili frangenti, l’aspetta sempre.
In ultimo molti dipingono sulla propria pelle l’immagine del dio Ganesha: saggio, calmo, paziente e con grandi poteri, è il simbolo di forza e lealtà per eccellenza.
Di moda, anche il tatuaggio di un elefante piccolo: in contrasto con la sua statura, l’immagine che se ne ricava è molto suggestiva.
L’elefante nel Medioevo e Rinascimento: un ricco regalo da offrire ai potenti
Non solo per Leonardo da Vinci, ma per tutto il simbolismo Medievale l’Elefante può essere quasi considerato il mammifero sacro per eccellenza.
Racchiudiamo tutte le sue qualità: forza, saggezza, prudenza, e assolutamente avulso da pratiche carnali.
Molti dipinti dell’ epoca lo rappresentano incorniciato d’oro e, parecchie immagini di lui venivano quasi venerate in quanto l’animale protegge l’uomo e il Signore.
Nel rinascimento, gli elefanti erano considerati preziosi doni da offrire a sovrani, ma anche a Papi.
D.D.
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