È lo squalo più vecchio del mondo: non immagini quanti anni ha

Hanno trovato lo squalo più vecchio del mondo, non hai idea di quanti anni ha: nuotava nell’oceano quando c’era ancora Leonardo Da Vinci.

Immagina un animale nato quando Leonardo da Vinci dipingeva la Gioconda, che ha raggiunto la maturità per procreare mentre Luigi XIV diventava il Re Sole e che, ancora oggi, nuota nelle gelide acque del Nord Atlantico.

squalo antico
È lo squalo più vecchio del mondo: non immagini quanti anni ha – amoreaquattrozampe.it

Non è fantascienza, ma realtà: lo squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus) è il vertebrato più longevo del mondo, con un’aspettativa di vita che può superare i 500 anni.

Uno squalo millenario: la scoperta scientifica

La straordinaria longevità di questo predatore è stata confermata nel 2016, quando uno studio pubblicato su Science ha analizzato 28 esemplari, utilizzando la tecnica della datazione al radiocarbonio.

Tra questi, una femmina aveva circa 400 anni, rendendola il vertebrato più anziano mai studiato. Gli scienziati hanno stimato che gli squali della Groenlandia crescono di meno di un centimetro all’anno e che raggiungono la maturità sessuale solo intorno ai 150 anni.

squalo millenario
Uno squalo millenario: la scoperta scientifica – amoreaquattrozampe.it

Questo incredibile traguardo è legato al loro metabolismo estremamente lento, dovuto alle acque gelide dell’Artico e dell’Atlantico settentrionale. Il freddo rallenta i processi biologici, riducendo il consumo di energia e l’invecchiamento cellulare.

Un fantasma delle profondità

Nonostante la sua eccezionale longevità, lo squalo della Groenlandia rimane una creatura poco conosciuta. Vive a profondità comprese tra i 200 e i 600 metri, ma è stato avvistato anche a 2.200 metri sotto la superficie. Questo habitat remoto e inospitale lo rende difficile da studiare e, per lungo tempo, è rimasto un mistero per la scienza. proprio come il “diavolo nero” recentemente avvistato in superficie.

A differenza di altri squali predatori, il Somniosus microcephalus è un nuotatore estremamente lento e si muove a una velocità media di 1,2 km/h. Ma la sua lentezza non lo rende meno pericoloso: è noto per attaccare foche addormentate e si nutre di una vasta gamma di prede, inclusi pesci, calamari e persino resti di orsi polari e renne.

La spedizione italiana alla ricerca del gigante degli abissi

Trovare uno squalo della Groenlandia non è un’impresa facile. Nel 2024, un team italiano ha deciso di affrontare questa sfida, immergendosi nelle acque ghiacciate della Groenlandia per documentare questo antico predatore.

Tra i protagonisti della spedizione c’era Sergio Riccardo, uno dei più talentuosi fotografi subacquei italiani, e Marco Bebi, esperto di immersioni estreme. Affrontare il gelo, i rischi dell’immersione sotto i ghiacci e l’incertezza di un incontro ha reso questa missione un’impresa al limite del possibile.

Eppure, contro ogni probabilità, il team è riuscito a immortalare il Matusalemme degli oceani, regalandoci immagini straordinarie di un animale che sembra uscito da un’altra era.

L’importanza della fotografia subacquea

Questa spedizione ha dimostrato, ancora una volta, l’importanza della fotografia subacquea. Senza queste immagini, il mondo sommerso rimarrebbe un enigma per la maggior parte delle persone. Grazie agli esploratori e ai fotografi che si avventurano negli abissi, possiamo scoprire creature uniche come lo squalo della Groenlandia, un testimone vivente della storia del nostro pianeta.

Anche se ha un aspetto un po’ “goffo” e una faccia che non ispira particolare simpatia, questo squalo è una delle meraviglie più affascinanti degli oceani, e il suo studio potrebbe aiutarci a comprendere meglio i segreti della longevità e dell’adattamento estremo.

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