Due orfani trovano conforto grazie ad un’amicizia speciale: la storia di Kiko e Loboito

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By lotta75

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Ci sono storie che rubano istantaneamente l’anima e il cuore, di cui basta solo leggere il titolo per iniziare a commuoversi. Quella di Kiko e Loboito è una di quelle vicende che senz’altro rientra in questa categoria. La loro sfortuna e infine il riscatto e la serenità conquistata è una vittoria per coloro che credono ancora che le specie vanno tutelate.

Questi due esemplari, un cucciolo di elefante e un baby giraffa sono stati trovati entrambi in Kenya, vaganti per la savana senza le loro madri: Kiko, la giraffa è stata recuperata il 19 settembre, mentre Loboito, l’elefante è stato soccorso la scorsa settimana.

L’intervento del loro recupero è stato possibile grazie alla segnalazione di alcune passanti che li hanno avvistati e si sono messi in contatto con gli esperti che operano nei centri di recupero di fauna selvatica, tra cui le associazioni Save the Elephants e il centro The David Sheldrick Wildlife Trust (DSWT) che sono intervenuti immediatamente che aiutare quei due piccoli orfani.

I due cuccioli sono stati portati alla nursery del rifugio Dswt dove sono stati curati dallo staff, meravigliato dal fatto che Kiko sia riuscito a sopravvivere, considerando la giovane età: “Quando gli elefanti neonati arrivano nella nostra struttura è sempre difficile intervenire e sono spesso estremamente fragili, per cui è necessario seguirli per diverse settimane. Loboito è stato sottoposto ad una terapia intensiva e ora ha bisogno di una nuova famiglia”, hanno commentato i ricercatori del centro.

Ma Loboito sembra già aver scelto la sua nuova famiglia e pare che sia proprio Kiko, il cucciolo di giraffa ad aiutarlo. Secondo quanto testimoniano i volontari, Kiko sta aiutando il piccolo elefante a prendere sicurezza nel centro. Ma Loboito ha bisogno di essere controllato continuamente perché a quell’età, il trauma che ha subito potrebbe avere delle conseguenze devastanti: “Per quanto ne sappiamo, un elefante così piccolo non può sopravvivere a lungo senza la protezione e il latte della madre. Ecco perché non solo lo stiamo proteggendo da possibili bracconieri e predatori ma anche dal vento, la pioggia e il caldo”, hanno spiegato i volontari, auspicando che riesca a superare il trauma grazie all’amore e alle attenzioni che sta ricevendo da Kiko e di volontari.

 

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