Vediamo come mai il Drago blu del mare è un animale tanto pericoloso quanto affascinante, scopriamo qualcosa in più.
Quanti di noi leggendo libri fantasy si sono immaginati l’incontro con un drago? Sarebbe anche possibile in realtà, perché esiste un animale che ha tutte le caratteristiche, anche se è molto piccolo.
Stiamo parlando del drago blu del mare, un piccolissimo mollusco che assomiglia ad un drago per le sue caratteristiche fisiche ed è di colore blu. Attira moltissima curiosità perché è bello da vedere e molto affascinante.
Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica direbbe qualcuno. Infatti, nonostante le piccole dimensioni, bisogna stare molto attenti a questo animale. Vi spieghiamo il motivo qui di seguito nell’articolo.
Il nome scientifico di questo animaletto è Glaucus atlanticus ed è un mollusco della famiglia Glaucidae. Il suo habitat naturale sarebbe l’Oceano Atlantico, ma è stato avvistato anche degli altri oceani, nel Mar dei Caraibi e nel Mar Mediterraneo.
Praticamente ama le acque tropicali e temperate di tutto il mondo. Di solito, queste creature vivono in mare aperto, ma non è raro trovarli sulla riva. È proprio in questa occasione che serve attenzione.
Non supera mai i 3 cm di lunghezza, si presenta come un bellissimo drago in miniatura blu e bianco sul dorso, grigio sulla pancia. Questi sono colori che servono all’animale per sopravvivere e per cacciare mimetizzandosi.
Vive galleggiando sull’acqua e spesso si fa trasportare dall’aria e dalla corrente senza fare nessuna fatica. Pensiamo al fatto di vedere uno di questi bellissimi molluschi sulla riva della spiaggia durante una passeggiata.
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La nostra prima reazione sarebbe quella di stupirci per il bellissimo colore, di avvicinarci e provare a prenderlo. Sarebbe un madornale errore. Questo mollusco è estremamente velenoso e pericoloso.
Le autorità raccomandano a tutti quelli che dovessero incontrarne uno di stargli alla larga. Se il mollusco si sente minacciato, può mettere in atto la sua azione di attacco e diffondere il suo veleno con gravi conseguenze.
La puntura di questa lumaca di mare è simile a quella di una medusa, nonostante sia molto più piccolo.
Una sua puntura, dunque, può provocare:
A seguito della puntura potrebbe manifestarsi uno stato febbrile e, nel peggiore dei casi, uno shock anafilattico. Pensate che il suo veleno è attivo anche dopo la morte del mollusco. Ecco perché gli esperti raccomandano di non toccarlo mai qualora si dovesse incontrare sulla riva, anche se è morto.
Se si vede un esemplare, va bene guardarlo, va bene fare una foto, ma a distanza. Inoltre, è doveroso avvertire le altre persone presenti della sua presenza e di stare attenti.
La prima cosa da fare se si entra in contatto con il suo veleno è immergere la parte colpita nell’acqua calda per disattivare l’effetto del veleno. È naturale, però, che si devono chiamare immediatamente i soccorsi per una cura adeguata.
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