Il camaleonte è il noto rettile famoso per la sua abilità di cambiare colore e mimetizzarsi: scopriamo le caratteristiche di questo animale.
I camaleonti sono dei piccoli rettili arborei, ossia che vivono principalmente sugli alberi e si spostano da un ramo all’altro. Tuttavia, alcuni esemplari più piccoli di camaleonte vivono anche nei cespugli o in mezzo all’erba. Esistono anche animali domestici di questa specie? Ecco la risposta a questa e numerose altre curiosità sul camaleonte.
Camaleonte: habitat e distribuzione
Il nome camaleonte significa “leone di terra” o “leone nano”.
Si tratta di un rettile che fa parte dell’ordine dei sauri, lo stesso ordine a cui fa parte anche la lucertola.
Questa specie arborea vive principalmente sugli alberi o nei cespugli e si sposta di ramo in ramo grazie alle sue zampe dotate di artigli, mentre va alla ricerca di cibo o del partner.
Tuttavia, il camaleonte può adattarsi bene anche ad altri tipi di ambiente.
In natura, l’ambiente preferito dal camaleonte è la foresta pluviale e tropicale anche se alcune specie di questo piccolo rettile si sono adattate a vivere senza problemi nella savana, negli ambienti semi-desertici e nella steppa.
Alcuni esemplari di piccole dimensioni vivono senza problemi tra i cespugli e l’erba alta della foresta.
Il camaleonte non è un rappresentante della fauna caratteristica della foresta amazzonica, anche se vive abitualmente nelle zone più umide delle foreste pluviali: tuttavia, non è diffuso in Sudamerica bensì in territorio asiatico e africano.
Come accennato, il camaleonte è particolarmente diffuso nelle foreste pluviali in Africa e Asia.
In particolare, la maggior parte delle specie di camaleonte vive in Madagascar: oltre il 40% della popolazione mondiale di camaleonti si trova su questa splendida isola, un vero e proprio paradiso naturale per piante e animali.
Il camaleonte vive anche in Europa Meridionale (Grecia e Andalusia), in Asia Minore, Medio Oriente, India, Sri Lanka e Penisola Arabica.
Grazie alla mano dell’essere umano, il Camaleonte di Jackson è stato introdotto anche in territorio americano e in particolare alle Hawaii, in Florida e in California.
Per via della sua bellezza e alla stravaganza del suo aspetto, non è raro vedere dei camaleonti in cattività o adattati alla vita domestica.
In ogni caso, bisogna fare però molta attenzione, visto che questi rettili sono molto delicati e hanno delle esigenze specifiche anche dal punto di vista delle condizioni ambientali.
Come qualsiasi altra specie, il camaleonte in cattività ha delle esigenze di spazio e alimentari e variano in base alla specie.
Per questo è importante documentarsi sulla specie prima di accoglierla in casa.
Inoltre è da ricordare che richiede un certo impegno economico, soprattutto da un punto di vista dell’impianto elettrico per mantenere le temperature all’interno del terrario.
Ricreare l’habitat del camaleonte è l’elemento principale da considerare. Il terrario dovrà avere delle caratteristiche tali da garantire al camaleonte la corretta illuminazione, umidità e temperatura.
In primo luogo, il terrario dovrà essere disposto in una parte della casa tranquilla, non di passaggio, illuminata e arieggiata.
La sua dimensione varia in base alla dimensione del rettile:
Per l’illuminazione si utilizzano lampade fluorescenti che emettono sia radiazioni UVA che UVB, assicurandosi che sia garantita per 10 ore al giorno.
L’umidità che necessita il camaleonte è tra il 50 e l’80%. Una condizione che garantisce la formazione di acqua di condensa che soddisfa il fabbisogno idrico del camaleonte.
La temperature ideale per il camaleonte è tra i 27 e i 29ºC durante il giorno e tra i 18 e i 22ºC durante la notte.
Non ci devono essere forti escursioni termiche che possono essere fatali per il rettile.
Il terrario deve essere allestito in modo da richiamare l’habitat naturale della specie, garantendo tutte le comodità e gli spostamenti dell’animale all’interno dello spazio.
Il fondo deve essere facile da pulire. Di norma viene suggerito di lasciarlo spoglio.
In particolare, si consiglia di inserire nel terrario:
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Cosa mangia il camaleonte?
Si tratta di un insettivoro, la cui dieta deve essere variegata, scegliendo di diversificare nell’arco del giorno il tipo di insetti.
Le specie più grandi si possono cibare anche di piccoli roditori e uccellini.
La scelta deve essere effettuata in base alle dimensioni della bocca del camaleonte.
I camaleonti possono essere acquistati nei negozi specializzati in rettili.
Si raccomanda di evitare di acquistare su internet, in quanto si potrebbe trattare di animali deboli o ammalati.
Infatti, è fondamentale individuare allevatori certificati dove verificare le condizioni in cui sono cresciuti i cuccioli, facendo attenzione anche alle selezioni e al tipo di ambiente in cui sono cresciuti.
In generale i camaleonti sono messi in vendita a circa 3-8 settimane.
Inoltre, è possibile rivolgersi anche a centri di recupero di animali esotici dove è possibile reperire animali che sono stati curati e seguiti da esperti.
Il prezzo del camaleonte varia a seconda della specie.
Il camaleonte calyptratus ha un costo compreso tra gli 80 e i 100 euro.
Gli esemplari di pardalis, invece, hanno un prezzo leggermente più elevato, che si aggira tra i 180 e i 250 euro.
Nell’aprile del 2018, la rivista specializzata Zoological Journal of the Linnean Society ha pubblicato un articolo su uno studio effettuato in Madagascar e finalizzato alla scoperta di nuove specie di camaleonte.
L’articolo racconta di come, nel corso di una spedizione sull’isola, alcuni scienziati tedeschi siano riusciti a scoprire tre esemplari di camaleonte che non appartenevano a nessuna delle specie conosciute e classificate in precedenza.
La nuova specie è stata ribattezzata Camaleonte Arcobaleno (Calumma Uetzi) ed è caratterizzata da un colore sgargiante che lo rende totalmente differente da tutte le altre specie.
I colori brillanti del camaleonte arcobaleno sono ancora più evidenti quando si assiste ai cambi di colore tipici del momento in cui due maschi si contendono una femmina: il corpo di questi camaleonti riesce a passare dal giallo, al rosso, al viola.
Anche la femmina cambia colore per comunicare il suo apprezzamento (o rifiuto) verso l’accoppiamento: se non accetta il corteggiamento del maschio, diventa marrone scuro e chiude la bocca.
Le altre due specie di camaleonte scoperte in Madagascar sono il Calumma Juliae e il Calumma Lefona.
Il Calumma Juliae vive nel nord dell’isola, in una piccola area di circa 15 ettari ed è attualmente a rischio di estinzione: purtroppo, non è stato rinvenuto nessun esemplare maschio.
Il Calumma Lefona, invece, si caratterizza per un buco nel cranio posizionato proprio sopra al cervello: caratteristica condivisa anche con altre specie, non si conosce la sua funzione biologica anche se sembra legata alla termoregolazione.
Nel 2012 è stato scoperto che il Camaleonte Pantera (Furcifer Pardalis) si suddivide in ben 11 specie diverse che si distribuiscono sul territorio a seconda della colorazione che assume l’animale.
Analizzando il DNA di oltre 300 esemplari, gli scienziati hanno scoperto che il colore dominante di ciascun rettile è collegato all’habitat in cui vive.
Inoltre, è stato messo in luce che ciascuna popolazione può essere considerata una specie a sé, anche perché gli incroci sono molto rari.
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Le aspettative di vita dei camaleonti variano in base alla specie e al genere dell’animale.
In generale, questo è l’elenco delle aspettative di vita di ciascuna specie:
Questi animali sono particolarmente soggetti ad alcuni problemi di salute, in particolare a malattie delle ossa, e se tenuti in casa devono essere tenuti sotto stretto e regolare controllo dal veterinario.
L’aspetto del camaleonte è davvero unico nel suo genere.
A renderlo affascinante sono numerose particolarità del suo fisico: la cresta, che lo fa somigliare proprio a una grande lucertola, ma anche la lunga lingua, la coda pendente e il suo enigmatico sguardo all’animale.
Principalmente, questo rettile è celebre per la sua incredibile capacità di mimetizzarsi. Tuttavia, non si tratta dell’unico talento del camaleonte.
Particolare ammirazione, infatti, va posta anche sulle sue zampe particolari.
Queste ultime presentano una forma a “tenaglia”, con 2-3 artigli, utile al rettile a spostarsi e aggrapparsi da un ramo all’altro.
Proprio da questa sua caratteristica potrebbe dipendere la tipica andatura strana dell’animale.
Infatti, possiamo notare che questo rettile cammina oscillando avanti e indietro.
Secondo alcuni studiosi tale camminata aiuta questi animali a imitare le foglie degli alberi che ondeggiano, un altro metodo di mimetizzazione.
Volete conoscere altri superpoteri di questo incredibile rettile? Eccoli svelati tutti.
Tra le prodigiose doti dei camaleonti c’è la vista: possono vedere a 360°C, perché hanno la possibilità di muovere gli occhi separatamente, mentre un occhio guarda da una parte l’altro guarda dall’altra.
Ciò è utile per il rettile per difendersi dai predatori. Inoltre, non tutti sanno che esistono diverse grandezze di camaleonte: il più grande il camaleonte gigante malgascio di 70 centimetri; mentre il più piccolo il camaleonte Brookesia micra di 30 millimetri.
I camaleonti hanno le code lunghe e forti e possono sostenere anche l’intero corpo dell’animale.
Tuttavia, diversamente dalle lucertole, loro “parenti”, la coda del camaleonte se si spezza, a causa della presa di un predatore, non ricresce.
I camaleonti presentano una lingua lunghissima, può essere 2,5 volte più lunga del loro corpo, inoltre è anche molto appiccicosa, in quanto serve per catturare prede, e veloce.
Uno studio ha dimostrato che nei camaleonti piccoli la lingua è più veloce può infatti arrivare ad una velocità di 9326 km/h;
Infine, un’ultima chicca su questi rettili riguarda il loro udito. I camaleonti non presentano il padiglione auricolare né l’orecchio interno, per questo motivo non sentono bene.
Possono sentire frequenze dai 200 ai 600 hz. Per questo motivo, comunicano con suoni di bassa frequenza non udibile dall’essere umano, o fanno vibrare i rami dell’albero.
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