Soddisfazioni espresse dall’Associazione Essere Animali riguardo alla chiusura dell’allevamento di conigli di Forlì definito un “lager”.
L’organizzazione animalista aveva realizzato un’inchiesta, andata in onda anche su La7 nella quale erano mostrate le condizioni deplorevoli degli animali presenti nell’allevamento e fu di conseguenza presentato anche un esposto alla Procura di Forlì. Sul caso indagò il Corpo Forestale e vi fu anche un sopralluogo del servizio veterinario. Come ricorda in un comunicato Essere Animali “all’interno della struttura avevamo documentato una situazione di gravissimo degrado, con i conigli rinchiusi in piccole gabbie sovraffollate, sommersi nelle loro feci. Gli animali vivevano nella quasi totale immobilità, molti presentavano infezioni alle orecchie e ovunque vi erano cadaveri disseminati e lasciati decomporre in mezzo agli esemplari vivi. I farmaci destinati agli animali erano conservati alla rinfusa in uno sgabuzzino sudicio”.
A seguito dell’indagine venne presentato un “decreto penale di condanna per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, oltre all’applicazione di diverse sanzioni per violazione della normativa sul benessere animale e altre disposizioni amministrative”.
“Sappiamo che il titolare dell’allevamento ha fatto ricorso contro alcune sanzioni e che inoltre non è stato condannato per il più grave reato di maltrattamento di animali, secondo l’art. 544-ter del Codice Penale”, scrive l’associazione, spiegando che “sono state accertate anche trasgressioni al Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.146 sulla protezione degli animali negli allevamenti e al Regolamento di Igiene”.
L’allevatore ha deciso di chiudere l’attività: “Prendiamo comunque atto della scelta dell’allevatore di chiudere l’attività, che oggi appare completamente smantellata, con le gabbie smontate e poste all’esterno della struttura”, commenta Essere Animali.
“Non è solo una vittoria per gli animali, ma anche per il buon senso civico. La chiusura della struttura, che allevava conigli per la produzione di carne, mostra l’utilità delle nostre indagini, che tutelano gli animali e i consumatori”, conclude Essere Animali, ricorcando che “lo stesso Parlamento Europeo nel marzo di quest’anno (clicca bando gabbie, ndr) ha votato a favore della realizzazione di una legge specifica che garantisca standard minimi di protezione dei conigli negli allevamenti, a oggi vergognosamente assente”, per cui si è in attesa di una legge da parte della Commissione Europea dell’agricoltura e che sia poi recepita dall’Italia che con 20 milioni di esemplari allevati all’anno è uno dei principali produttori a livello mondiale.
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