Nonostante le sue dimensioni minute, la donnola è un animale noto per il suo istinto sanguinario, particolarmente pericoloso per le galline: ecco cosa c’è da sapere su questo mammifero.
La donnola è un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi, come anche altri animali noti quali il tasso, la puzzola e la faina. Il nome della donnola deriva dalla lingua latina, da “domnula”, diminutivo di domna, che significa “signora”, per la forma aggraziata e sinuosa del corpo.
La donnola ha una lunghezza totale di circa 30 centimetri, almeno 4 sono quelli della coda.
È un animale snello e longilineo, con un mantello molto particolare perché non solo è soffice ma anche degli splendidi colori.
Può andare dal marrone fulvo scuro o al cioccolato fondente, marrone rossastro pallido o biondo rossastro.
Sia la pancia che le altre aree sottostanti, compresa la mascella e la faccia interna delle estremità, sono di colore bianco.
La sua pelliccia durante l’inverno, resta dello stesso colore dell’estate, diversamente dall’ermellino, tranne nelle donnole albine o in coloro che vivono in regioni con un clima rigido come ad esempio in Siberia.
Questo animale è spesso confuso con l’ermellino, ma si distingue per la grandezza.
Le orecchie sono di dimensioni alquanto considerevoli, non proporzionate al resto del corpo. Le zampe sono corte, per non dire tozze, con delle unghie particolarmente aguzze che possono fare del male.
La donnola è un animale particolarmente aggressivo, nonostante l’aspetto elegante non ha affatto un carattere facile, come alcune leggende narrano.
Addirittura sono riportati racconti, che questo mammifero potesse uccidere il basilisco, animale leggendario rappresentato spesso anche col biscione nei vessilli.
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La donnola è un animale che si adatta a diversi territori, fondamentalmente è importante che riesca ad ottenere il proprio sostentamento e abbastanza vegetazione per potersi rifugiare.
È un animale attivo sia di giorno che di notte e si muove attraverso balzi.
Vive nelle fosse del terreno oppure i tronchi degli alberi, spingendosi fino ad altitudini di circa 2800 metri anche e soprattutto dove ci sono campi o boschi frequentati dall’essere umano.
Pertanto, la si può trovare sulla terra a livello del mare o in zone di alta quota.
Infatti questo animale si trova in quasi tutti i paesi, è distribuito in tutta l’Eurasia e in gran parte del Nord America, ma nel tempo è stato introdotto in paesi come la Nuova Zelanda dove trovano abbondanza di roditori.
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Per la riproduzione durante il caldo i maschi si combattono tra loro per la conquista della femmina, la quale poi si riproduce due volte l’anno, con un periodo di gestazione che dura circa cinque settimane, ogni parto può mettere al mondo tra i 3 ai 6 cuccioli.
È sempre la femmina prepara un nido accogliente con foglie, muschio e fieno o si deposita in una tana di arvicole.
I cuccioli vengono allattati per circa due mesi e verso i quattro mesi sono già indipendenti e cominciano una vita indipendente dai genitori.
Quanto vive una donnola? In natura, la donnola ha un’aspettativa di vita di tre anni.
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L’alimentazione della donnola è maggiormente carnivora.
Ogni giorno, questo mammifero cacciatore si organizza la giornata, per mangiare l’equivalente di un terzo del suo peso corporeo e per natura tende a non rimanere senza cibo diverse ore.
Questo piccolo mustelide è veloce e silenzioso quando si tratta di procurarsi il cibo.
Di solito questo animale è metodico nella caccia, può facilmente arrampicarsi sugli alberi, o cercare diverse cavità in cui scavare e trovare cibo.
Tra le sue prede preferite troviamo:
Questo animale non disdegna nemmeno pesce, insetti e alcuni rettili e anfibi.
Una singola donnola è in grado di uccidere fino a cinquecento topi in un solo anno.
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Come abbiamo visto, la donnola è un temibile predatore, che spesso fa razzia nei pollai.
Quali sono i nemici naturali di questo mustelide? Tra i suoi predatori ci sono animali carnivori come il gatto selvatico, la genetta comune e i grandi rapaci.
Inoltre, i cuccioli di donnola possono essere attaccati da rettili come serpenti e lucertole.
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Si tratta di due animali spesso confusi tra loro.
Individuare qual è l’uno e qual è l’altro, però, non è troppo difficile.
In primo luogo, occorre prestare attenzione alla stazza degli esemplari: la donnola, infatti, è più piccola della faina.
Questo mustelide ha una lunghezza compresa tra 12 e 30 cm, per un peso massimo di 200 grammi.
La faina, al contrario, può essere lunga fino a 45 cm. Un’ulteriore differenza riguarda la distribuzione dei due animali.
Come abbiamo visto, la donnola si spinge fino ai 2.800 metri di altezza. La faina, invece, non supera i 2.000 metri di altitudine.
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