I volontari della Protezione Animali di Savona hanno lanciato l’appello di una strage che sta per compiersi nei nostri mari, in vista della stagione estiva periodo in cui vi è una maggiore presenza nella balneazione e richiesta delle risorse marine.
Secondo le stime della protezione animali dodici milioni di esemplari tra pesci, crostacei e molluschi sono già stati decimati per l’inquinamento, la diffusione della plastica, la pesca professionale senza limiti e quella sportiva senza regole. Fattori ai quali si aggiungono il mancato recupero dei rifiuti sui fondali e delle reti perse o abbandonate.
Una situazione di sofferenza del mare, nell’assenza di una strategia da parte delle istituzioni. Ecco perché l’ente di protezione animali e ambiente (Enpa), a ridosso del periodo delle vacanze, lancia un appello ai turisti e ai residenti che vivono sulle coste: “Non pescate, non raccogliete nulla di vivo in acqua e sul bagnasciuga, insegnate ai vostri bambini a lasciare in pace granchi, meduse, conchiglie e pesci, immergetevi armati solo di maschera e boccaglio ed osservate la meravigliosa vita marina senza ucciderla”, ha sottolineato Enpa Savona, lanciando la campagna in difesa diretta degli animali marini in rete e sul suo profilo Facebook.
L’ente ricorda che “almeno dodici milioni di animali marini, piccoli e grandi, che vivono lungo gli 80 chilometri di costa della provincia di Savona, saranno sterminati durante questa stagione estiva da migliaia di turisti, soprattutto italiani, armati di canne, fucili subacquei, coltelli, arpioni, salai e fiocine”.
Una campagna locale che può estendersi all’intera penisola, considerando che il Belpaese è al 90% circondato dal mare.
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