Dinosauri erbivori: elenco, nomi, schede, curiosità VIDEO

Dinosauri erbivori: elenco, nomi, schede, curiosità VIDEO

Le caratteristiche, l’alimentazione e l’habitat di alcuni dei più famosi dinosauri erbivori che hanno abitato il pianeta Terra milioni di anni fa, in epoca preistorica.

I dinosauri erbivori – VIDEO

I dinosauri e in generale l’era preistorica hanno da sempre affascinato la mente di grandi e piccini: anche se questi enormi animali hanno vissuto sul nostro pianeta milioni di anni fa, ancora oggi l’interesse nei loro confronti è immenso sia nel mondo della scienza che in quello del cinema, e non solo.

Spesso i bambini si ritrovano anche a dover fare una ricerca scolastica sui dinosauri: per questo motivo, abbiamo pensato di preparare una panoramica dedicata ai più famosi dinosauri del mondo, suddividendola in un articolo sul tema dei dinosauri carnivori e quest’altro dedicato, invece, ai dinosauri erbivori più famosi.

Proseguendo nella lettura, scoprirete l’elenco dei più famosi dinosauri erbivori della storia, le loro caratteristiche e le schede dedicate a 6 tipi di dinosauri selezionati tra quelli più noti.

Le caratteristiche dei dinosauri erbivori

elenco dinosauri erbivori

I dinosauri erbivori sono noti per la loro dieta a base di vegetali: questi animali spesso giganteschi mangiavano fogli, cortecce e rami morbidi.
All’epoca dei dinosauri, non esistevano fiori, erba e frutta e quasi tutte le piante (in maggioranza conifere, cycas e felci) superavano i 30 metri di altezza.

La particolare alimentazione dei dinosauri erbivori era resa possibile da caratteristiche fisiche ben precise proprie dell’apparato digerente di questi giganti preistorici:

I denti dei dinosauri erbivori

Erano molto diversi da quelli dei “colleghi” carnivori: molto più omogenei, i denti davanti erano più grandi per tagliare le foglie, mentre i denti posteriori erano piatti e servivano a masticare e ingoiare i vegetali. Secondo alcuni paleontologi, i dinosauri erbivori cambiavano i denti più volte nel corso della vita.

Dinosauri e gastroliti

Per poter digerire gli alimenti più ostici e fibrosi, i dinosauri erbivori avevano delle vere e proprie pietre nello stomaco chiamate gastroliti. Ancora oggi ritroviamo un sistema digerente simile in alcune specie di uccelli.

Schede dei dinosauri erbivori più noti

L’elenco dei dinosauri erbivori più noti dalla preistoria ad oggi comprende i seguenti nomi:

  • Brachiosauro
  • Diplodocus (Diplodoco)
  • Stegosaurus (Stegosauro)
  • Triceratops (Triceratopo)
  • Protoceratops
  • Patagotitan

In questo articolo vi presentiamo sei schede di approfondimento dedicate a ciascuna di queste specie.

BRACHIOSAURO

brachiosaurus

Vissuto sul nostro pianeta tra le fine del Giurassico e la metà del Cretaceo (tra 161 e 145 milioni di anni fa), è uno dei dinosauri più grandi mai esistiti al mondo: lungo almeno 26 metri e alto 12, pesava tra le 32 e le 50 tonnellate.

Il suo collo lunghissimo era costituito da 12 vertebre, ciascuna di 70 cm: poteva muoverlo sia da destra a sinistra che dal basso verso l’alto, raggiungendo comodamente l’altezza di un palazzo di ben quattro piani.
Per nutrirsi, il Brachiosaurus aveva bisogno di oltre 1.500 kg di cibo ogni giorno.

DIPLODOCUS

diplodocus dinosauro

Il suo lunghissimo collo supera addirittura quello del Brachiosauro: con le zampe anteriori leggermente più corte delle posteriori, riusciva a mantenere una posizione perfettamente orizzontale. Lungo circa 35 metri, con la testa piccola e il collo lungo almeno 6 metri, pesava tra le 10 e le 16 tonnellate.

Una caratteristica peculiare del Diplodoco è la lunghissima coda: era composta da ben 80 vertebre per fare da contrappeso al collo.
Visse in Nord America occidentale nel tardo Giurassico.

STEGOSAURO

stegosauro

Caratteristica inconfondibile di questo dinosauro erbivoro sono sicuramente le placche dorsali che ricoprono la sua spina dorsale. Lo Stegosaurus abitò la Terra durante il Giurassico superiore, 155 milioni di anni fa, nelle zone attualmente coperte da Stati Uniti e Portogallo.

Lungo 9 metri per 4 metri di altezza, lo Stegosauro pesava circa 3 tonnellate. Oltre alle placche ossee lungo la spina dorsale, aveva anche due coppie di punte difensive lungo la coda.
Secondo alcuni studiosi, le placche di questo dinosauro avevano una funzione termoregolatrice: si scaldavano al sole e si raffreddavano con il vento.

Una curiosità: la bocca dello Stegosauro era dotata di borse guanciali per conservare i vegetali e mangiarli in un secondo momento, un po’ come accade oggi con i criceti.

TRICERATOPO

triceratops

Il suo nome significa “faccia a tre corna” e descrive alla perfezione la caratteristica fisica tipica dell’aspetto di questi dinosauri erbivori.
Vissuti in Nord America nel tardo Cretaceo, tra i 68 e i 66 milioni di anni fa, è stato una delle prede preferite del Tyrannosaurus Rex.

Il Triceratops misurava tra i 7 e 10 metri di lunghezza, era alto tra i 3,5 e i 4 metri e pesava tra le 5 e le 10 tonnelate.
Il suo cranio era uno dei più grandi tra gli animali terrestri che abbiano mai vissuto sul notro pianeta e raggiungeva una lunghezza pari a quasi un terzo della lunghezza totale dell’animale.
Le sue tre corna, una sul muso e le altre una su ciascun occhio, misuravano circa un metro.

PROTOCERATOPS

Protoceratopo

Si tratta di uno dei più piccoli dinosauri erbivori, che visse nell’attuale Asia (Cina e Mongolia) tra gli 84 e i 72 milioni di anni fa: tra i più antichi dinosauri noti all’uomo, aveva una leggera crescita ossea sul muso simile a un corno non del tutto sviluppato.
Per quanto piccolo rispetto ad altri dinosauri, era comunque lungo 2 metri e pesava circa 150 kg.

PATAGOTITAN MAYORUM

patagotitan dinosauro

Scoperto in Argentina nel 2014, è uno dei dinosauri meno conosciuti che visse in Patagonia tra i 95 e i 100 milioni di anni fa.
Si stima che misurasse circa 37 metri per 69 tonnellate di peso: un dinosauro dalle dimensioni titaniche, probabilmente l’essere più grande e massiccio che abbia mai abitato il nostro pianeta.

Era un dinosauro erbivoro, ma sono ancora tantissime le domande senza risposta sul conto del Patagotitan: d’altronde è stato scoperto molto recentemente, e i paleontologi sperano in altri ritrovamenti fossili per trovare nuove informazioni più dettagliate su questa specie.

C.B.

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