Tutti dicono che i delfini si drogano, ma è vero? Ecco cosa dicono gli esperti su questo argomento tanto dibattuto.
I delfini sono animali apprezzati da tutti perché molto intelligenti, carini e che non fanno male all’uomo. Si leggono tantissime storie di amicizie tra uomini e delfini, di delfini che accompagnano le barche e le navi e ci sono molti parchi acquatici dove è possibile interagire e giocare con loro.
C’è la credenza, però, che i delfini si drogano ed è un argomento molto dibattuto, una curiosità che desta stupore. Accostare degli animali così belli e pacifici alla droga non è positivo, ma siamo sicuri di aver capito bene l’argomento? Ci aiuteremo con gli studi e le opinioni degli esperti in questo.
Qui di seguito troverete tutte le informazioni utili in modo da essere più formati sull’argomento e poterne parlare meglio con amici e conoscenti. Sarà davvero come vi aspettate che sia?
Il delfino è un mammifero marino che appartiene all’ordine dei cetacei. Sono state scoperte 40 specie di delfini e sono più piccoli rispetto agli altri animali che appartengono alla stessa famiglia. I più famosi sono il delfino comune, il beluga, tursiope e narvalo.
Pensavamo che il comportamento di cercare sostanze tossiche per sballarsi appartenesse soltanto alle persone. Invece, da un po’ di tempo a questa parte se ne sta parlando molto in riferimento agli animali. Non solo delfini, ma anche scimmie, elefanti e canguri, ad esempio.
È diventata popolare l’affermazione che i delfini cercano di sballarsi approfittando della sostanza rilasciata dal pesce palla che su di loro ha un effetto particolare. Molti documentari hanno ripreso gruppi di delfini che interagivano con i pesci palla e si mostravano molto più lenti del solito, con aria sognante.
Tra gli studiosi c’è chi è assolutamente sicuro che i delfini prendano la sostanza tossica prodotta dal pesce palla per difesa e la usino per sballarsi. C’è, però, anche chi è totalmente contrario a questa tesi. La dottoressa Christie Wilcox, ad esempio, afferma che la sostanza di cui tanto si parla del pesce palla contiene tetrodotossina ed è mortale. Quindi, è molto improbabile che i delfini abbiano un atteggiamento auto-distruttivo.
La dottoressa sostiene che, probabilmente, i delfini si avvicinano al pesce palla, così come ad altri animali marini, per curiosità e vengono in contatto con la sostanza che rilasciano. Piccole quantità hanno un effetto di intorpidimento e non di stordimento. Ecco perché i delfini appaiono più lenti se vicino ad un pesce palla.
Gli studiosi contrari alla tesi riferiscono della loro curiosità e della loro voglia di giocare con alcuni animali presenti nell’acqua. Il pesce palla ha un aspetto molto particolare che, quando si sente minacciato, si gonfia istantaneamente e questo potrebbe provocare la reazione del delfino ad interagire.
Per questo, li toccano, li mordicchiano, ma appena entrano in contatto con la sostanza che rilasciano, ecco che si allontanano. Questa sostanza intorpidisce i loro muscoli e rallenta i loro movimenti. Non è possibile che il delfino voglia mangiare il pesce palla perché sa che morirebbe.
Quindi, alcuni studiosi credono che ricerchino volontariamente questa sostanza, mentre altri pensano che non sia affatto così e che sia solamente una conseguenza della loro curiosità verso quel pesce. La questione, perciò, è ancora dibattuta e non sicura.
I delfini, lo ricordiamo, sono animali estremamente intelligenti con un loro sistema di linguaggio, una loro grammatica, sanno come interagire con gli altri animali e con l’uomo. Non solo, sembra che siano in grado di auto-medicarsi le ferite usando spugne e coralli.
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