La cristalloterapia fu usata sin dall’antichità per riequilibrare cali energetici e ristabilire il corretto benessere psicofisico degli esseri umani. Ma può essere utilizzabile anche sugli animali domestici?
La cristalloterapia funziona sugli animali? Qualsiasi corpo possiede un proprio campo energetico che può essere influenzato dalla presenza di vicine fonti di luce, energia o calore. Anche i nostri animali domestici quindi possono essere influenzati dalla vicinanza di pietre e minerali.
Le consuete tecniche di una regolare seduta di cristalloterapia però non sono sicuramente adatte a cani, gatti, conigli, criceti e tartarughe. Occorre quindi trovare metodi alternativi per consentire il beneficio di questa antica arte curativa anche su soggetti che non riescono a rimanere immobili per la durata di un’intera sessione.
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Se volete cominciare a introdurre il vostro animale da compagnia a questa pratica potreste stendere alcuni minerali per terra e notare in che modo reagisce l’animale. Generalmente la prima reazione sarà quella di avvicinarsi per annusarli. Una volta percepito che questi oggetti sono inanimati e non sono fonte di pericolo, la magia dell’attrazione può iniziare e vi accorgerete che sarà molto più istintiva di quello che vi aspettavate.
Si è potuto osservare che un gatto generalmente sceglie la sua pietra strofinando il muso su di essa, mentre un cane tenderà a sedersi il più vicino possibile alla fonte d’energia. Una volta che l’introduzione fra pietra ed animale sarà conclusa, è ora di mettere in contatto le due entità.
Per evitare brutti incidenti è opportuno non indirizzarci su pietre ruvide e taglienti. Optate quindi per minerali che hanno già subito la fase di burattatura e che si presentano quindi già levigati e compatti. Non scegliete minerali troppo piccoli o friabili perché potrebbero essere ingeriti facilmente dal nostro pet.
Valutate la quantità di pietre da utilizzare in base alla taglia dell’animale. In molti suggeriscono di non impiegare più di tre pietre per corpo.
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Il rilascio di ogni cristallo avviene in maniera graduale ed è per questo che dobbiamo trovare il modo più sicuro ma anche permanente per far sì che i nostri animali domestici possano beneficiare di questo nuovo canale energetico.
Generalmente le pietre vengono disposte sul corpo del soggetto trattato che ha l’obbligo di rimanere il più fermo possibile. Con i nostri pet questo non sarà possibile. I metodi alternativi vengono però in nostro soccorso. Si può introdurre il minerale nella ciotola dell’acqua del cane o del gatto così che possa berla già energizzata. Ma alcuni minerali sono tossici ed è meglio informarsi bene sulla loro composizione.
L’intossicazione felina da acqua può essere scongiurata grazie ad alcuni utili accorgimenti. Altri suggeriscono invece che l’energia può passare direttamente dalle nostre mani. Se maneggiamo il minerale prima, possiamo poi imprimere l’energia accumulata direttamente sulla parte interessata dell’animale. Altrimenti, si potrebbe sfruttare il momento in cui i pet sono maggiormente inattivi e fermi, la notte.
Cuciamo allora i cristalli in un angolo della loro copertina preferita o direttamente sul telaio o bordo della loro cuccia. Se invece il nostro compagno di vita è solito portare un collare anche fra le mure di casa si possono conservare i cristalli all’interno di una piccola bustina di cotone e appenderglieli al collo.
Fra i vari minerali presenti ne esistono alcuni che sono maggiormente indicati per i nostri pet. L’ambra ad esempio possiede il potere di riequilibrare lo stomaco e la digestione e contiene una carica antibatterica notevole. La corniola è indicata per soggetti che hanno problemi all’apparato genitale e al fegato.
La magnetite e malachite sono un efficace elisir contro i disturbi alle ossa. Ad esempio l‘artrite nei cani è particolarmente insidiosa, soprattutto d’inverno. Le varie tipologie di quarzo invece sono un ottimo cicatrizzante naturale per ferite e tagli. Quello Ialino in particolare ha comprovate proprietà depurative e toniche. La sodalite allieva i disturbi dell’apparato respiratorio.
I minerali però spesso hanno anche un effetto calmante o rivitalizzante. L’ambra infatti è indicata anche per esemplari particolarmente depressi o astenici. L’amestita pare abbia benefiche doti riequilibranti, favorisca il sonno e armonizzi le emozioni.
L’avventurina verde spesso viene usata come pietra anti stress ma anche per bilanciare l’instabilità emotiva. La corniola e il cristallo di Rocca invece possiedono un effetto rivitalizzante e aiutano a sviluppare la resistenza fisica. Per eliminare invece le energie negative accumulate nei gatti il quarzo fumè dovrebbe essere passato lentamente attraverso tutto il corpo, dalla testa fino alla punta della coda. In alternativa o parallelamnte potete provare a praticare Reiki sul gatto, altra pratica di cui i benefici sono oramai noti sugli animali.
C.F
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