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Il criceto ha il naso che cola: come e quando intervenire

Il criceto ha il naso che cola: una condizione che potrebbe essere normale, ma è meglio indagare se persiste. Cause e cura.

Il criceto ha il naso che cola. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Se avete appena iniziato a prendervi cura di uno o più criceti, è importante comprendere le possibili cause e le implicazioni di una condizione come quella del naso del criceto che cola.

Perché, come tutti gli esseri viventi di questo mondo, anche i criceti possano avere qualche problema di salute.

Questo sintomo che si protrae nell’animale, potrebbe preoccupare il proprietario, ma prima di allarmarsi, è opportuno comprendere le possibili cause che possono averlo scatenato.

Solo successivamente, potrete capire quali i passi da compiere per aiutare il vostro amico peloso a guarire.

Il criceto ha il naso che cola

Le cause per cui il criceto, può ritrovarsi con un naso che cola, possono essere diverse.

Le problematiche respiratorie del criceto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

I fattori che possono determinare questa condizione, sono molteplici e c’è sempre una condizione sottostante.

Alcune delle cause più comuni per cui il criceto ha il naso che cola, sono:

  • infezioni respiratorie: infezioni da batteri o virus che causano starnuti secrezione nasale e difficoltà respiratorie;
  • allergie: allergia e sostanza come il polline o la polvere nell’ambiente circostante;
  • irritazione ambientali: fieno di cattiva qualità, segatura polverosa, ambienti troppo umidi o freddi possono portare al raffreddore nel criceto;
  • stress: situazioni stressanti, spostamenti frequenti e ambienti rumorosi, possono indebolire il sistema immunitario del criceto e renderlo più suscettibile all’infezione respiratori;
  • traumi o oggetti strani: traumi facciali o in gestione di piccoli corpi estranei.

Altri segnali di malessere

Se il criceto ha il naso che cola, facile che mostri anche altri segnali di malessere. Ecco alcuni dei sintomi comuni che possono, generalmente accompagnare il naso che cola: 

  • respirazione affannosa;
  • tosse;
  • secrezioni oculari;
  • starnuti;
  • perdita di appetito;
  • letargia;
  • gonfiore del viso.

Diagnosi

Il veterinario, per diagnosticare la condizione nell’animale, condurrà un esame fisico completo sul criceto.

Diagnosi per le condizioni del criceto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Potrebbe, anche eseguire test diagnostici come:

  • esami del sangue;
  • radiografie per identificare la causa sottostante per la quale il naso cola.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che alcune secrezioni nasali sono normali nel criceto e potrebbero essere legate a condizioni come l’umidità nell’ambiente in cui vive.

Perciò, è importante mantenere la gabbia del criceto pulita e posizionarla in un posto non troppo ventilato per prevenire ulteriori complicazioni e promuovere una rapida guarigione.

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Come trattare il naso che cola nel criceto

Se notate che il vostro criceto ha il naso che cola o altri sintomi respiratori per diversi giorni, contattate immediatamente il veterinario specializzato in animali esotici.

È fondamentale diagnosticare correttamente la causa e prescrivere il trattamento adeguato. Una volta stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con la terapia.

Ecco alcuni consigli sul trattamento da eseguire:

  • terapia antibiotica o antivirale;
  • alimentazione adeguata;
  • ambiente pulito e ventilato;
  • controllo dell’umidità e della temperatura;
  • riduzione dello stress nel criceto.

Con le cure adeguate, appena suggerite, la maggior parte dei criceti può superare con successo la condizione e avere, ancora, una vita sana e soprattutto felice.

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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Raffaella Lauretta

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