Il crake africano è spesso rappresentato nel cinema e nel mondo dei cartoni animati, per il suo aspetto particolare.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali.
Non saremo né i primi né gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è la forma più primitive si trova nel Vecchio Mondo.
Il crake africano ( Crecopsis egregia ) è un uccello terrestre. Il nome del genere Crecopsis deriva da Crex e dal greco antico opsis “aspetto”, e il nome della specie egregia deriva dal latino egregius “eccezionale, prominente”.
Si tratta di un uccello lungo 20–23 cm con un’apertura alare di 40–42 cm. Entrambi i generi sono simili nell’aspetto, anche se la femmina risulta leggermente più piccola e dai colori meno brillanti rispetto al maschio, anche sul motivo presente sul capo.
Gli occhi sono rossi, il becco rossastro e le gambe e i piedi sono marrone chiaro o grigio. Il maschio a parte la nuca e il collo posteriore che sono semplici marrone chiaro, ha le parti superiori nerastre striate di marrone oliva.
Possiede una striscia bianca dalla base del becco a sopra l’occhio. I lati della testa, del collo di prua, della gola e del petto sono grigio-bluastri, i fianchi e i lati del ventre sono sbarrati in bianco e nero e le penne di volo sono marrone scuro.
Il Crake africano è un uccello con un comportamento territoriale ma non solitario.
Il crake africano è possibile trovarlo in tutta l’Africa sub-sahariana dal Senegal ad est al Kenya e a sud fino al KwaZulu-Natal, in Sud Africa.
Mentre è impossibile poterlo osservare dove le precipitazioni estive annuali sono inferiori a 300 mm ovvero nelle aree aride dell’Africa meridionale e sud-occidentale.
Questa specie nidifica in una vasta varietà di tipi di prateria ma anche nei terreni agricoli con colture alte.
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La stagione degli amori ha inizio con un corteggiamento da parte del maschio che consiste nell’inseguimento con la femmina che corre accovacciata e il maschio in una posizione più eretta e il collo teso.
Una volta raggiunta la femmina per consentire l’accoppiamento può fermarsi e abbassare la testa e la coda. Tutto questo avviene in pochi secondi ma ripetuto in più momenti in un’ora.
Successivamente la costruzione del nido avviene insieme alla deposizione del primo uovo, quando ancora il nido è solo un fascio d’erba. Poi a poco a poco prende forma e la femmina deporrà le restanti uova.
Saranno entrambi i genitori ad occuparsi della cova e dopo 14 giorni le uova schiuderanno. I piccoli verranno nutriti dai genitori e solo dopo 4-5 settimane potranno spiccare il volo.
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Il Crake africano si procura il suo cibo sia all’interno della vegetazione che all’aperto e predilige un’alimentazione basata su formiche, cavallette, lombrichi, gasteropodi , molluschi e coleotteri.
Anche se davanti alla presenza di prede come piccole rane o pesci non si sottrare, come del resto avviene con del materiale vegetale.
Possiede un metodo di caccia basato sull’inseguimento delle sue prede o in alternativa allunga le sue zampe per prendere il cibo dalle piante.
Non è raro poterlo osservare che mangia le piante coltivate come riso, mais e piselli ed insieme ad esse ingerisce anche parte del terreno o della sabbia utile a rompere il cibo nello stomaco.
Il crake africano non ha abitudini solitarie e perciò può nutrirsi da solo ma anche, in coppia, in gruppi familiari o addirittura insieme ad altri uccelli di prateria come i grandi beccaccini e le quaglie.
Raffaella Lauretta
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