Tutt’oggi le scoperte scientifiche in ambito animale ci lasciano di stucco perché il regno animale è sempre un mondo sconosciuto all’occhio umano. Tutti avremmo visto almeno una volta Jurassic Park e tutti almeno una volta nella vita siamo andati al museo. Come negare di essere rimasti affascinati dalle incredibili scoperte scientifiche che l’uomo ha compiuto nei secoli in ambito animale. Una delle meraviglie scientifiche in ambito animale è sicuramente la conservazione del seme e l’inseminazione artificiale, che ha permesso la conservazione di tantissime specie animali anche tenute in cattività o in via di estinzione.
Attraverso l’ingegneria genetica e il metodo di crioconservazione vengono creati nuovi esseri viventi capaci di svolgere una vita come qualsiasi animale. ScordareLe basse temperature sono state utilizzate per molti anni nei laboratori di ricerca per la conservazione cellulare. Tali cellule o microrganismi conservano le loro proprietà biologiche per molti decenni, il che li rende materiale genetico utilizzabile per creare nuove forme di vita.
Questo processo è chiamato crioconservazione, cioè la conservazione previo congelamentoo refrigerazione di materiale biologico pronto all’uso. L’idea di crioconservazione è oggi possibile grazie all’elevata tecnologia nel settore delle apparecchiature e strumenti utilizzati per il congelamento e rapida acquisizione dei prodotti chimici utilizzati per questo scopo come strumenti di azoto liquido.
Un altro vantaggio della crioconservazione è l’importante applicazione ecologica che può essere. Potrebbe davvero risparmiare tantissimo lavoro e fungere come strumento di conservazione su larga scala; ad esempio negli zoo, nei parchi faunistici e nei parchi acquatici, che prevedono la conservazione di alcune specie animali presenti in natura.
Esistono in genetica delle cellule in grado di differenziarsi per poter diventare ogni altro tipo di cellula. Si chiamano cellule IPS. I ricercatori dello Scripps intendono utilizzarle per creare dei gameti e poi originare delle cellule uovo attraverso la fecondazione in vitro.
Le specie in pericolo di estinzione sarebbero i primi beneficiari dei vantaggi concessi dalla tecnologia crioconservazione, perchè si potrebbero congelare tantissimi tessuti biologici. La banca di conservazione dei tessuti biologici dovrebbe rappresentare un importante processo evolutivo in campo genetico e permetterci di studiare i cambiamenti genetici a basse temperature.
Congelare un animale è possibile?
Lo “zoo congelato” fu un’idea emersa nel 1977 negli Stati Uniti. E’ esattamente a San Diego che si trova uno degli zoo più famosi degli Stati Uniti, che ha portato avanti l’idea di congelare campioni biologici a scopi di clonazione. Oggi lo zoo di San Diego è il leader mondiale nella crioconservazione di specie animali con un numero di oltre 675 specie, è diventato il centro di ricerca mondiale di tantissime specie selvatiche.
Da una quarantina di anni gli “zoo congelati” fanno da impianti di stoccaggio per il materiale genetico prelevato dagli animali: dna, sperma, uova, embrioni e tessuto vivo, conservati tra -170 e -225 °C in azoto liquido (crioconservazione) con l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità.
Una delle specie animali in via di estinzione, qualche anno fa, era il Condor, un rapace saprofago tipico delle zone calde della California. Ma grazie al programma di conservazione del San Diego Zoo gli esemplari di condor sono passati da 19 a 300 nel giro di pochi anni. Questa tecnica di conservazione può essere applicata a qualsiasi animale di tipo selvatico, così da poter ridurre il numero di animali in via di estinzione. Il problema principale che spaventa i ricercatori, è la quantità di materiale chimico e tossico che serve per congelare il seme.
Gli zoo congelati più famosi nel mondo sono a: Melbourne (Australia), a Londra (il Frozen ark project, con otto paesi membri), all’Università di Nottingham (UK) e diversi altri in America.
Purtroppo manca ancora una vera rete internazionale tra i vari istituti, con annesso database di animali conservati, ma con la previsione che almeno 10 mila campioni di cellule e tessuti, siano stati conservate da queste strutture faunistiche.
B.M