Cosa mangia la medusa, come digerisce e in cosa consiste il suo metodi di caccia. Vediamo l’alimentazione della medusa e tutto ciò che gira intorno ad essa.
Chi non ha presente una medusa, il nostro peggior nemico estivo, l’animale acquatico che più ci spaventa d’estate quando siamo al mare a causa dei suoi tentacoli urticanti. La medusa è un animale planctonico, appartenente al gruppo tassonomico phylum degli Cnidari.
Possiede un’anatomia particolare: ha infatti un esombrella, che è ‘la testa’, cioè la parte superiore, è un subombrella, dentro cui c’è la bocca, da cui si allungano i tentacoli, che possono essere urticanti. Questi tentacoli, sono sottili fili che circondano la bocca e che in alcune specie possono essere raggiungere fino a 50 metri di lunghezza.
Mentre in altre specie possono essere molto corti, ma in ogni caso tutti con le caratteristiche cellule pungenti, utili a procurare del cibo. Ma cosa mangia la medusa? Di cosa si nutre questo essere? Nei prossimi paragrafi scopriremo qual è l’alimentazione di questo animale acquatico, come si procura il cibo e come lo digerisce.
È possibile vedere a largo dei mari come pure sulla riva delle spiagge, talvolta raggiungono anche dimensioni considerevoli. Nonostante ciò non parliamo di un essere aggressivo, anzi bisogna sfatare anche il mito che la medusa morda, punga o pizzichi, semplicemente possiede dei tentacoli urticanti resi tali dalle cellule che li ricoprono.
Queste cellule a contatto con un corpo estraneo emettono un veleno che nel caso delle prede può essere fatale mentre nel caso dell’uomo genera solo prurito e bruciore. Ma allora in effetti quali solo le sue prede? Cosa mangia la medusa? Per poter definire cosa mangia la medusa, bisogna individuare la specie di medusa a cui appartiene.
Fondamentalmente si tratta di un animale carnivoro, addirittura gli esemplari dalle dimensioni più generose sono in grado di catturare anche grandi pesci. Infatti la dimensione delle prede dipenderà dalla dimensione della medusa. La medusa è considerata anche un animale opportunista, in quanto in età adulta si ciba di tutti gli animali che gli capitano sotto tiro o meglio sui tentacoli, come ad esempio: crostacei, piccoli pesci e anche altre specie più piccole di meduse ed è in grado di rompere i gusci di alcuni molluschi, ma ciò richiede un tempo maggiore.
In generale la medusa prima della sua fase da adulta si nutre di plancton, ovvero microorganismi che restano a galla e di cui la medusa si appropria soltanto muovendo i tentacoli nell’acqua. Anche la medusa però ha i suoi predatori che consistono in tartarughe marine, pesci luna, alcuni squali e alcune balene.
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Il metodo di caccia della medusa consiste nell’utilizzare i suoi recettori sensoriali presenti nella campana (cioè la parte superiore del corpo nota come umbella) e nei suoi tentacoli. Quasi tutte le meduse utilizzano questo metodo e siccome non hanno la possibilità di poter distinguere se si tratta di una loro preda o di un uomo, molto spesso capita di essere “punti”.
In effetti il metodo è quello di captare la presenza della preda e attivare tramite i tentacoli la tossina che genera il veleno e paralizzare la vittima. Dopodiché attraverso gli stessi tentacoli avvicina molto lentamente essa alla bocca.
Tutto questo avviene semplicemente nuotando o lasciandosi trasportare dalle correnti oceaniche. Non solo, ma è possibile stabilire altre due tecniche principali di caccia della medusa e sono: comportamento in crociera e il comportamento in agguato.
Il comportamento in crociera: questo metodo avviene quando la medusa tramite movimenti dell’umbella e grazie alle correnti marine. In questo modo le prede si dirigono verso le braccia orali (che sono tentacoli più corti che circondano il cavo orale) e la bocca, dove vengono intrappolate dagli cnidociti, cioè le cellule orticanti. Questo metodo di caccia, dove la preda è catturata per filtrazione, è tipico delle meduse dell’ordine Rhizostomea.
Il comportamento in agguato: questa tecnica si basa su l’applicazione di un nuoto fatto a zig zag, in modo tale che la medusa possa raggruppare, attraverso questo veloce movimento, più prede.
La medusa è un animale alquanto primitivo, all’epoca si evolsero nella forma che ci è nota: da allora, infatti, è rimasta per lo più immutata, ma pur non avendo tutti gli organi presenti negli altri animali è in grado comunque di svolgere una digestione, essendo dotata di un’unica cavità, che è la bocca, seguita dalla cavità gastrovascolare.
Una volta che il cibo viene a contatto con le pareti della cavità gastrovascolare, la digestione avviene all’interno della cavità dotata di cellule ciliate ed enzimi digestivi. Inoltre questa cavità funziona come un sistema per distribuire tutti i nutrienti, l’ossigeno e come un sistema escretore per espellere escementi.
All’esterno di questa cavità emerge solo la bocca, la quale poi funge anche da ano per tirar fuori i rifiuti. Infine ci sono i canali radiali, che trasportano tutti i nutrienti al resto del corpo.
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Raffaella Lauretta
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