Ti sei imbattuto in questo animale selvatico e non sai come
comportarti? Ecco poche e semplici regole da seguire se trovi un riccio.
Stavi facendo una passeggiata nel bosco e hai incontrato un riccio? Hai visto uno di questi esemplari lungo la strada e non sai cosa fare? In questo articolo ti elenchiamo quello che devi osservare e come devi agire per non fare del male all’animale e per non restare a tua volta ferito.
Iniziamo con l’elenco di quello che NON devi assolutamente fare se ti imbatti in un riccio selvatico. Cibo e comportamenti, è assolutamente vietato:
– dargli del latte e i suoi derivati, mandorle e nocciole. Contrariamente ai luoghi comuni i ricci non tollerano il latte; né
quello vaccino, né il latte per bambini. Non devi offrirgli nemmeno
le mandorle (l’acido cianidrico è tossico per questi animali) e le
nocciole (che spesso si incuneano nella trachea);
– toccarlo a mani nude. Il riccio è portatore di malattie e potresti contrarre varie infezioni;
– portare il riccio a casa con te a meno che sia ferito o
visibilmente in difficoltà (scorrendo l’articolo ti spiegherò come
capirlo). Ricorda che il riccio è un animale selvatico e non un animale domestico.
Cosa osservare e fare invece:
– se vedi che il riccio è ferito, malato o spaesato, puoi portare
l’animaletto via con te. Indossa dei guanti, raccoglilo delicatamente e mettilo in una scatola accanto una borsa di acqua calda per garantirgli una normotermia.
– chiama la protezione animali e chiedi consigli se hai dei dubbi.
Come fare a capire se un riccio va raccolto oppure no? Devi osservare e raccogliere questo animale in questi casi.
a) è ferito;
b) è colpito da pulci e zecche (queste ultime sono la principale
causa di morte per anemia grave);
c) è malato (si corica su un fianco, barcolla, trascina le zampe
posteriori, fatica a deambulare);
d) pensi possa essere orfano perché vaga in cerca della madre;
e) vaga di giorno (il riccio è un animale notturno, di giorno
dovrebbe dormire anche fino a 18 ore in situazione di normalità);
f) il riccio si trova in zone per lui pericolose (pozzi, tombini,
strade trafficate, piscine, presenza di reti metalliche o reti per
orti, cantieri di lavoro, presenza di trappole per altri animali).
Inoltre vanno soccorsi tutti i ricci che nei mesi di settembre e ottobre non hanno raggiunto il peso minimo sufficiente per superare il letargo cioè i 500/600 grammi.
Se il ritrovamento e il soccorso avviene nel periodo che va da fine aprile a fine settembre è necessario sincerarsi che non si tratta di una mamma riccio che sta allattando. Guarda con attenzione nelle vicinanze potresti scovare una cucciolata nascosta.
Non improvvisarti nelle cure e nell’alimentazione del riccio; chiama un veterinario specializzato o i centri di recupero animali selvatici provinciali o Vigili Provinciali o Corpo Forestale dello Stato.
Se hai portato il riccio con te e sei in attesa dell’intervento di uno specialista segui queste raccomandazioni:
– non utilizzare mai in orti e giardini lumachicidi o diserbanti;
– se è estate fornisci ogni sera acqua fresca al riccio in una ciotola bassa;
– dai da mangiare al riccio rocchette o cibo umido per gatti. Posiziona gli alimenti in una casetta mangiatoia con un’apertura di cm 10×10 o in un cesto di vimini rivoltato per avere la sicurezza che sia lui a mangiare e non altri animali.
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S.C.
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