Coprofagia nel criceto: perché il roditore mangia le sue feci

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By Antonio Scaramozza

Non solo Cani e Gatti

Il criceto rientra fra gli animali che praticano la coprofagia, oppure vi ricorre quando ha qualche carenza alimentare? Scopriamo la risposta.

Coprofagia nel criceto
(Foto Adobe Stock)

In natura sono osservabili comportamenti piuttosto bizzarri; alcuni di essi provocano vero e proprio disgusto, come l’atto di mangiare le feci (proprie o altrui). La coprofagia è osservabile anche nel criceto: si tratta di un comportamento ordinario che contraddistingue la specie, oppure viene praticata solo per sopperire ad una carenza alimentare?

Un comportamento naturale… o no?

Spesso utilizziamo il termine “naturale” per riferirci a fenomeni, avvenimenti o cose scontate, che non possono non essere che così. In realtà anche il concetto di naturalezza, in fondo, è una questione di prospettiva; dipende sempre dagli occhi di chi guarda, e giudica.

criceto
(Foto Pinterest)

Non è raro osservare, nei nostri animali d’affezione, dei buffi comportamenti; alcuni di essi suscitano ilarità, altri perplessità. Vi sono anche delle pratiche che creano disgusto.

La coprofagia è una di esse; anche il solo pensiero di trovarsi a mangiare delle feci, nelle persone più sensibili potrà provocare dei comprensibili conati di vomito. Eppure per alcune specie è un comportamento del tutto naturale.

In altre, invece, spesso è indice di qualcosa che non va- Ad esempio, la coprofagia nel cane può essere spia di stress, carenze alimentari, bisogno di attenzione espresso in modo anomalo, e perfino fame.

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Coprofagia nel criceto: una questione di sopravvivenza

Tuttavia, se la pratica viene osservata nel piccolo roditore, non v’è affatto bisogno di preoccuparsi: la coprofagia è un comportamento del tutto naturale nel criceto. Il piccolo roditore è dotato di un particolare organo, chiamato cieco, presente all’interno del suo apparato digerente.

Il criceto può mangiare la lattuga
(Foto Pexels)

Il cieco costituisce il punto di incontro tra intestino crasso e tenue, ed in esso viene digerito quasi tutto il cibo che il criceto ingerisce, grazie anche alla microflora batterica che alberga nel suo apparato digerente.

È l’azione di tali ospiti a produrre vitamine e aminoacidi che l’organismo assorbirà. Il piccolo roditore, tuttavia, non riesce ad assimilare tutte le sostanze prodotte. Ed è qui che entra in gioco la coprofagia: è solo mangiando le proprie feci che il criceto assorbirà i nutrienti residui.

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Si tratta delle cosiddette feci morbide, che il piccolo roditore ingerisce direttamente dall’ano. Non vanno confuse con quelle espulse sul fondo della gabbia, più dure, e che non hanno alcun valore nutritivo per l’animale; anzi, il loro ingerimento sarebbe dannoso per la sua salute.

Dunque, in conclusione, non occorre preoccuparsi se il piccolo roditore pratica la coprofagia; in fondo anche le feci sono parte integrante della dieta corretta di un criceto.

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A. S.

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