Coniglio fa la pipì rossa: quale potrebbe essere la causa? Quando è il caso di preoccuparsi? Vediamo quali sono le cause, quando e come intervenire.
Molto spesso si fa la scelta di accogliere in casa un animale diverso da quelli a cui siamo abituati e che ben conosciamo.
In tanti, infatti, sono soliti optare per un piccolo coniglietto domestico, di cui però si conosce poco in particolare, in merito alle malattie e alle problematiche di salute in genere di questi animaletti.
Ecco perché, in questo articolo, andremo a dare una spiegazione al perché il coniglio fa la pipì rossa. Quali sono le cause, quando occorre preoccuparsi, quando e come intervenire.
Coniglio fa la pipì rossa: le cause
Durante il percorso di vita del vostro coniglietto, può capitare che possa urinare di colore rosso, ma questo non è per forza un sintomo di malessere per cui allarmarsi.
Talvolta, è frutto dei pigmenti vegetali che si trovano nelle verdure che ha mangiato, ma altre volte può essere dovuto alla presenza di qualche problematica di salute.
Se siete in dubbio, raccogliete le urine con una siringa e portate il campione dal veterinario.
Da una prima osservazione, se le urine presentano delle striature rosse è il caso di fare delle analisi alle urine per escludere sangue dovuto a cistiti, infezioni, calcoli o tumori uterini.
Se la pipì è priva di sedimenti e si presenta limpida come l’acqua potrebbe essere un segnale di insufficienza renale nel coniglietto.
Altre cause per cui il coniglio fa la pipì rossa sono:
- infezioni batteriche della vescica e/o un aumento di calcio nel sangue;
- calcoli renali;
- disfunzione del tratto riproduttivo;
- disturbi della coagulazione;
- lesione ai genitali, alle vie urinarie o alla vescica.
Generalmente, i conigli maggiormente colpiti sono quelli: sedentari, femmine di coniglio e conigli di mezza età.
Sintomi
Oltra alla pipì rossa, il coniglio se affetto da qualche condizione patologica, mostrerà altri segnali a cui dare importanza.
I principali sintomi sono:
- addome doloroso alla palpazione;
- calcoli vescicali nel coniglio (rilevati dalla palpazione addominale, spesso si può sentire un unico, grande calcolo);
- lividi frequenti (dovuti all’eccessiva coagulazione);
- sviluppo di tumore/nodulo;
- vescica allargata, che porta ad addome disteso.
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Diagnosi e trattamento
Per poter eseguire una diagnosi, il veterinario procederà con un esame fisico e nel frattempo vorrà essere messo al corrente su alcune notizie fondamentali, quali l’inizio di questa condizione e il tipo di alimentazione che viene somministrata all’animale.
In questi casi è sempre bene, cercare di portare con sé un campione di urine prelevato con una siringa, in modo tale che il veterinario possa valutarle e analizzarle.
Il veterinario, come prima cosa, escluderà le cause tipiche della pipì di colore rosso nel coniglio, come ad esempio il fattore alimentare.
Dopodiché, dovrà essere differenziata l’urina scolorita o marrone, dalla vera ematuria.
Eseguirà test per verificare la presenza di calcio o cellule tumorali nel sangue, mediante analisi dei componenti del sangue e delle urine del coniglio.
Nel caso, potrà utilizzare un’endoscopia (una telecamerina collegata a un tubo flessibile e che può essere inserita nello spazio effettivo da esaminare) per analizzare visivamente lo spazio vescicale, se sospetta di un tumore o dei calcoli alla vescica.
Inoltre, se necessario, preleverà un campione di tessuto per la biopsia se viene rilevato un tumore. Stabilita la diagnosi, a seconda della causa, il veterinario prescriverà l’adeguato trattamento.
In generale, potranno essere necessari farmaci antidolorifici per ridurre l’infiammazione, liquidi per trattare la disidratazione nel coniglio e l’intervento chirurgico nel caso di calcoli renali e urinari.
Successivamente, per monitorare la risposta del coniglio al trattamento saranno necessarie delle visite di controllo con esami fisici, test di laboratorio e valutazioni radiografiche e ultrasoniche.