Si fanno i dispetti a vicenda e non vogliono assolutamente stare insieme? Ecco cosa fare se al coniglio non piacciono i bambini e i trucchi per farli andare d’accordo.
Credevi diventassero amici per la pelle al primo colpo e invece se ne stanno facendo di tutti i colori? Può capitare che tra coniglio e piccolo umano non sia amore a prima vista, ma ciò non significa che non vi sono soluzioni da adottare per migliorare il loro rapporto. Vediamo perché e cosa fare se al coniglio non piacciono i bambini e tutti i trucchi per una convivenza più serena.
Sarà perché li abbiamo visti piccoli e teneri entrambi, ma non abbiamo avuto alcun dubbio quando dovevamo scegliere un animale domestico per il nostro bambino. Prima ancora di accoglierlo in casa abbiamo immaginato scenari di grande tenerezza: il bambino che si prende cura del pelosetto e questo che ricambia il suo affetto magari offrendo una carotina, ma… non è andata così.
L’errore purtroppo è a monte: non è sempre vero che un coniglio così come un altro animale domestico è un ‘regalo’ adatto ai più piccoli (ma anche ai più grandi), perché si tratta di un essere vivente che ha bisogno di cure e attenzioni, non un oggetto che si può tranquillamente mettere da parte quando e se non abbiamo più voglia della sua compagnia.
In particolare, nel caso dei conigli e dei conigli nani, si tratta di animali estremamente delicati, che hanno bisogno di essere trattati col calma e senza colpi al cuore: siete ancora sicuri che sia l’animale domestico per il piccolo terremoto (umano) di casa?
Premesso che non basta essere teneri e piccoli entrambi per andare d’accordo, vediamo in breve quali sono i caratteri distintivi di un coniglio e quelli (generali) di un piccolo umano e perché possono essere così poco compatibili.
Se abbiamo l’idea di un animale piccolo e indifeso, che si lascia fare di tutto senza reagire, siamo sulla strada sbagliata: un coniglio è generalmente molto attivo e dinamico, a tratti anche dispettoso. Si spaventa facilmente e può farsi male anche quando prendiamo in braccio il coniglio, se non siamo abbastanza delicati.
Tra gli aspetti positivi, che possono sicuramente favorire un rapporto coi bambini vi è il fatto che sono animali ‘sociali’ quindi amano stare in compagnia e soffrono la solitudine: lo stress del coniglio infatti può derivare anche da una sensazione di disagio costante. Ma purtroppo solo la comune voglia di giocare e divertirsi non basta.
I bambini, dal canto loro, generalmente non riescono a ‘dosare’ la loro forza: ci sono bambini più delicati e che hanno una maggiore dimestichezza nel maneggiare degli esseri così fragili come gli animali, ma non sono tutti così. La maggior parte, spinta dalla voglia di giocare, inconsciamente tratta l’animale domestico come uno dei suoi giocattoli. Senza contare che, tra urla, pianti e strilli di gioia dei bambini, il coniglio potrebbe anche avere un infarto.
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Ormai lo abbiamo adottato e non se ne parla di ridarlo indietro. Cosa può fare dunque l’adulto di casa a questo punto? Innanzitutto non disperare: è vero che bambini molto piccoli e lagomorfi potrebbero non andare d’accordo al primo colpo, ma solitamente la situazione si fa più tranquilla quando il piccolo umano raggiunge almeno i 7 anni di età.
Di certo fino ad allora dovrà essere l’adulto a badare al coniglio e tenere d’occhio entrambi quando si trovano nello stesso ambiente. Progressivamente possiamo tentare di responsabilizzare il piccolo di casa nei confronti dell’animale, in modo che si renda conto di ciò che significa accudire un altro essere vivente: iniziamo ovviamente dalle cose più semplici come ad esempio dargli del cibo e scegliere gli accessori per il coniglio da inserire nella sua gabbietta.
E’ ovvio che molto dipende anche dalla personalità del bambino: se è mite e tranquilla non avrà alcuna difficoltà a stringere amicizia col coniglio, e viceversa. Se ci stiamo chiedendo quanto vive un coniglio, potete stare sereni: si tratta di animali longevi e quindi i due piccoli di casa avranno modo di crescere insieme. Una volta superata la soglia dei 10 anni di età, il bambino avrà una maggiore consapevolezza nel trattare l’animale di casa e quest’ultimo imparerà a fidarsi di più del suo amico umano.
Francesca Ciardiello
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