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Coniglio gigante pezzato: specie rara ornamentale da cortile

Coniglio gigante pezzato uno degli animali da cortile più rari con cui molte persone amano abbellire il loro giardino. Scopriamo tutto su questa specie ornamentale.

(Foto AdobeStock)

Il coniglio gigante pezzato come dice lo stesso nome è un animale di taglia particolarmente grande per gli standard della specie.

Si tratta di un animale che può tranquillamente vivere nei vostri cortili e nei giardini, mentre è meno adatto a restare tra le mura di casa.

Scopriamo insieme, tutte le curiosità sul coniglio gigante pezzato.

Caratteristiche del Coniglio gigante pezzato

Il Coniglio gigante pezzato, nasce dalle lontane terre della Patagonia.

(Foto AdobeStock)

Questo coniglio misura tra i 64 e i 90 cm, mentre il peso tra i 5,5 chilogrammi e gli 8 chilogrammi (le femmine generalmente sono quelle più grandi).

La sua caratteristica principale è proprio la corporatura massiccia dagli arti alle orecchie proporzionate al corpo, con una forma di V e una lunghezza di ben 16 cm.

Un’altra caratteristica di questa razza di coniglio è la macchia presente sul muso, ben delineata, così come anche le macchie intorno agli occhi e altre piccole macchie isolate che si riscontrano all’altezza delle guance.

Inoltre, può presentare delle macchie circolari su entrambi i fianchi, che nel complesso prendono la forma dei segni lasciati da un morso.

Lo standard ammette le colorazioni del manto in tutte le sfumature di grigio ma che al di là del colore deve essere sempre morbido e lucente.

Caratterialmente, il Coniglio gigante pezzato ha un’indole particolarmente tranquilla, pacata e socievole. È così tanto tranquillo che alle volte diventa piuttosto pigro, come infatti dedica ore e ore ai suoi sonnellini.

Tuttavia grazie a questo suo temperamento è molto apprezzato anche come animale domestico da compagnia.

Questa razza di coniglio, è consigliato portarlo dal veterinario almeno due volte l’anno per un controllo.

Tuttavia, se tenuto bene ed in regola con le vaccinazioni, può arrivare a vivere dagli 8 ai 12 anni e il costo per l’acquisto di un coniglio gigante pezzato talvolta può arrivare a circa 100 euro.

Origini e habitat

Le origini del coniglio gigante pezzato, come accennavamo sono patagonesi e come habitat domestico predilige il cortile o il giardino e gradisce meno, restare in casa, date le dimensioni.

Il coniglio gigante pezzato necessita di un recinto o una casetta di legno (o plastica) in giardino abbastanza ampio.

È fondamentale offrire una gabbia adatta a questo coniglio e alle sue dimensioni, con un riparo per la notte e per la pioggia.

All’interno di esso, occorre distribuire della paglia morbida e una lettiera dove il coniglietto potrà fare i suoi bisogni.

È necessario effettuare una pulizia giornaliera e lavare gli accessori con acqua calda ogni settimana.

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Alimentazione del Coniglio gigante pezzato

Il Coniglio gigante pezzato è un animale erbivoro, quindi digerisce esclusivamente alimenti di origine vegetale.

Necessita come tutti gli altri conigli del giusto apporto di vitamine, minerali e nutrienti. Principalmente si nutre di fieno e poi di cibo secco, frutta (la mela è ideale), verdura (carote, finocchi, sedano) e tante fibre.

Naturalmente, è possibile somministrare un’alimentazione basata su mangimi industriali per conigli, ovvero formule di pasti davvero completi e bilanciati.

La giusta alimentazione, permetterà a questo animale di godere di buona salute ed evitare patologie causate da una dieta errata, insieme ad una gestione inopportuna.

È necessario quindi, rispettare le visite, i vaccini di routine, l’igiene quotidiana, la toelettatura per togliere i peli morti e fargli sentire meno caldo, oltre che mantenere il manto sempre morbido.

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Malattie comuni nei conigli

La maggior parte delle malattie che colpiscono i conigli è possibile evitarle, tenendo una discreta pulizia quotidiana della gabbia e dell’animale.

Tuttavia, come per gli altri conigli anche il coniglio gigante pezzato, può contrarre determinate malattie. Le principali patologie sono:

  • Mixomatosi: è la prima e viene causata dai comuni parassiti come le zecche. Questa è una malattia infettiva che può essere prevenuta tramite i vaccini e la giusta somministrazione di antiparassitari;
  • Micosi: si manifesta attraverso dei funghi presenti sul musetto e sulle orecchie, ma anche le palpebre;
  • raffreddore: un’infezione batterica che il veterinario potrà curare con degli antibiotici per alleviare il problema. I sintomi relativi ad essa sono: naso umido, occhi gocciolanti, starnuti e difficoltà a respirare da parte del coniglio;
  • scabbia: conosciuta anche con il nome di rogna. Questa insidiosa malattia è causata da degli acari rossi che si annidano nelle orecchie dell’animale che pian piano attaccano anche la pelle;
  • miasi: una malattia generata della sporcizia della gabbia non pulita dagli escrementi. Attirando così le mosche che poi depongono le proprie uova e si trasformano in larve. Finendo poi sul corpo del coniglio. L’animale deve essere subito trasportato dal veterinario prima che possa essere troppo tardi;
  • sticky Bottom o Sindrome del “posteriore impiastricciato”: si verifica quando il coniglio produce troppi ciecotrofi, i quali si presentano umidi e appiccicosi, ragion per cui facilmente si attaccano al pelo dell’animale. Causa di tutto ciò è l’alimentazione eccessiva del coniglio, basterà quindi ridurre la quantità di pellet o di mix per conigli e aumentare quella di fieno (fibre);
  • MEV (Malattia emorragica virale): malattia introdotta dall’uomo per tenere il numero dei conigli selvatici sotto controllo. Si tratta di una malattia che agisce in fretta, al punto da non dare il tempo a un veterinario di intervenire. Esiste, però, per fortuna la vaccinazione annuale.

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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