Negli ultimi anni l’aspettativa di vita dei conigli pet si è notevolmente allungata raggiungendo anche i 12-13 anni. Ecco cosa devi necessariamente sapere sul coniglio anziano.
I conigli sono diventati, nel corso degli ultimi anni, animali da compagnia. Molte famiglie li scelgono insieme a cani, gatti, pesci, criceti e proprio per questo la loro aspettativa di vita si è allungata parecchio.
Se in passato la vita media si aggirava intorno ai 5-6 anni, ora molti conigli vivono fino a 9-10 anni e, in alcuni casi, anche fino a 12-13 anni. Se hai in casa un coniglio anziano devi sapere qualcosa in più sulla sua cura, sulle sue abitudini, sulle malattie che potrebbe contrarre.
I fattori che influenzano la longevità nei conigli pet sono genetici, ambientali, legati all’alimentazione e alle cure mediche.
Puoi facilmente riconoscere i segni di invecchiamento del coniglio da alcune caratteristiche fisiche e dalla diminuzione dell’attività e della vitalità. Il coniglio anziano:
I fattori genetici non sono ovviamente “controllabili” dall’uomo ma forse ti sarà utile sapere che i conigli ariete e nani sono predisposti alla malocclusione congenita degli incisivi e a volte dei molariformi. I conigli di razza grande/gigante hanno una minor aspettativa di vita anche a causa delle frequenti patologie cardiache. Il genere femminile è predisposto allo sviluppo di tumori uterini specie nelle razze olandese, focata, argentata, ma la prevenzione è rappresentata dalla sterilizzazione.
Affinché un coniglio abbia un’aspettativa di vita lunga deve vivere in una casa sicura, deve svolgere attività fisica, deve avere interazione con la famiglia e vivere in un ambiente stimolante.
Il coniglio deve mangiare fieno ed erba a volontà, questi sono fondamentali per la dentatura, l’apparato gastroenterico e urinario. L’alimentazione del coniglio è fondamentale anche per prevenire l’obesità e i correlati problemi alla colonna vertebrale, alle articolazioni e al fegato.
I conigli devono essere seguiti e visitati periodicamente da un veterinario che provvederà anche alla vaccinazione contro MEV e mixomatosi e alle analisi del sangue dopo i 6-7 anni di età.
La dieta del coniglio anziano non è molto differente da quella del coniglio giovane. Questi animali devono mangiare fieno, erba e verdure durante tutta la vita e non devono mai assumere mangimi, carboidrati, frutta.
Le principali patologie connesse all’età avanzata del coniglio sono:
Trattasi di una patologia degenerativa non infiammatoria della colonna vertebrale che consiste nella formazione di escrescenze ossee a carico delle vertebre facilmente diagnosticabili attraverso un esame radiografico. Il coniglio limita l’attività fisica, si muove con difficoltà, non cura più il suo pelo e presenta dermatite perineale da urine o feci. Il veterinario prescriverà farmaci antinfiammatori per il coniglio, dovrai sincerarti che le superfici dove generalmente cammina l’animale non siano scivolose e fornirgli acqua in un recipiente basso.
La patologia appena descritta associata a problemi osteoarticolari e da atrofia muscolare può portare a problemi di paresi/paralisi. Questa condizione può generare a incontinenza, imbrattamento del perineo, dermatite da urina e infestazione da larve di mosca. Dovrai prenderti cura del tuo coniglio anziano e tenerlo in perfetto stato di pulizia.
Se il coniglio anziano staziona su urina e feci potrebbe andare incontro a pododermatiti causando alopecia (perdita di pelo), eritemi (arrossamento) e gravi ulcere. Dovrai fare più attenzione all’igiene del coniglio, trattare le lesioni con disinfettanti e creme antibiotiche e somministrare analgesici e antibiotici.
Se durante la vita l’alimentazione del coniglio è stata corretta quando sarà anziano non avrà grandi problemi alla dentatura. Al contrario potrà avere una dentatura alterata e non essere più in grado di masticare. Il coniglio anziano che non riesce a masticare potrà alimentarsi con pellet schiacciato o inumidito o vegetali tagliati e grattugiati.
I conigli anziani hanno problemi agli occhi che possono portare alla riduzione della vista o alla cecità. La più comune è la cataratta.
Il coniglio anziano con insufficienza renale si nutre normalmente ma perde peso e mostra un aumento della sete. Il veterinario deciderà se eseguire analisi del sangue o esame radiologico o entrambi e deciderà anche se optare per la somministrazione di liquidi per via sottocutanea o per l’alimentazione assistita.
Come anticipato i tumori dell’utero sono i più comuni e colpiscono le coniglie non sterilizzate a partire dai tre anni di età. Sono frequenti anche i tumori testicolari nei conigli anziani; il testicolo colpito da tumore aumenta di volume mentre nell’altro vi è una riduzione. Questo tipo di tumori sono benigni quindi la sterilizzazione chirurgica è risolutiva.
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S.C.
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