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Conigli e bambini in casa: come gestirli a seconda dell’età

La convivenza tra conigli e bambini in casa può essere un po’ complessa da gestire, ma è possibile far funzionare le cose se si sa come comportarsi a seconda dell’età.

Convivenza tra conigli e bambini (Foto Pixabay)

Regalare un coniglio a un bambino può sembrare un’idea geniale: i coniglietti sono visti come teneri e adorabili batuffoli di pelo, tanto da sembrare dei compagni di gioco perfetti per i più piccoli. Peccato che la realtà sia molto diversa!

I conigli sono animali molto delicati, che soffrono facilmente per qualsiasi forma di stress subito. Inoltre, difficilmente si adattano a stare fermi e tranquilli tra le braccia di adulti o bambini: sono tutto tranne che dei peluche!

Se hai dei bambini e vuoi adottare un coniglio, è importante che tu sappia bene a cosa vai incontro e come poter far funzionare una convivenza a volte problematica: soprattutto, è bene che tu sappia come gestire il rapporto tra i tuoi figli e il coniglietto di casa, tenendo conto dell’età dei piccoli.

Convivenza tra conigli e bambini: cosa devi assolutamente sapere

Coniglio nano (Foto Pixabay)

Si può adottare un coniglio quando in casa ci sono bambini? La domanda è ben precisa, ma la risposta è assolutamente incerta: potrebbe essere un sì, potrebbe essere un no ma anche un enigmatico forse. La verità è che tutto dipende dai singoli casi e da come si impongono le regole di gestione nel rapporto tra il roditore e i piccoli umani.

Il coniglio è un animale domestico molto amato e può essere perfetto per la vita in casa e in famiglia: questi roditori imparano in fretta ad usare la lettiera per i bisogni, hanno un carattere simpatico e giocherellone, non necessitano di grandi spazi all’aperto purché possano fare esercizio fisico in casa.

La convivenza in casa tra bambini e conigli è possibile, a patto di tener conto di alcuni fattori fondamentali: è consigliabile che il bambino non sia troppo piccolo e che abbia un carattere non troppo irrequieto, per poter rispettare un animale delicato e spesso molto timido, che ha bisogno di tempo per imparare a fidarsi.

I bambini possono prendersi cura del coniglio?

Spesso i genitori pensano di regalare un coniglietto ai propri figli, a patto che poi siano loro a prendersene cura. L’idea che un bambino possa badare al coniglio non è realistica: la cura dei conigli è e deve essere responsabilità degli adulti, perché questi roditori sono molto sensibili e possono subire forte stress anche per cambiamenti apparentemente minimi.

Inoltre, è importante tener d’occhio ogni aspetto della quotidianeità del roditore: se mangia e beve abbastanza o se ci sono cambiamenti nell’appetito, la quantità e l’aspetto delle feci del coniglio, eventuali difficoltà nel movimento e nell’esercizio fisico svolto sono soltanto alcuni dei punti da considerare per assicurarsi che il coniglietto sia in perfetta salute.

Ai bambini di casa bisognerà insegnare fin dal primo istante le regole da rispettare per interagire con il coniglio, cercando di trovare il linguaggio e le modalità giuste età per età.

Conigli e bambini: le linee guida età per età

Coniglio con ragazzo (Foto Pixabay)

Esistono delle linee guida ben precise che ciascun genitore che decide di adottare un coniglio di qualsiasi razza dovrebbe tenere in considerazione fin dal primo giorno. Le regole e le esigenze andranno stabilite diversamente e modificate via via in crescendo, a seconda dell’età del bambino o dei bambini di casa.

– Bambini da 6 a 12 mesi > bisogna far capire fin dalla più tenera età che il coniglio va rispettato e trattato con cura. A questa età si può insegnare al bambino ad accarezzare delicatamente il coniglio, a lasciarlo stare quando si allontana o rientra nella sua gabbia, a non toccare mai le feci e la lettiera.

– Bambini fino a 2 anni > in questa fase il bambino potrebbe fare male al coniglio, anche senza volerlo né rendendosene conto. Continuando sempre a ripetere e ricordare gli insegnamenti precedenti, si può aggiungere la regola del non sollevare il coniglio da terra: solo mamma e papà possono farlo. Se il coniglio dovesse graffiare il bambino, spiegate al piccolo cosa ha fatto per ottenere questa reazione e mostrategli praticamente come dovrebbe comportarsi. A questa età potete farvi aiutare da vostro figlio a sistemare il cibo per il coniglio.

– Bambini da 2 a 7 anni > a questo punto il bambino avrà imparato a rispettare il coniglio e a comprendere le sue esigenze. Consolidate le regole e gli insegnamenti delle fasi precedenti e permettete al bambino di aiutarvi a dar da mangiare il coniglio. Potete anche lasciarlo giocare con il coniglietto, sempre sotto la vostra supervisione.

– Bambini da 7 anni in poi > se le regole precedenti sono ormai ben interiorizzate, è possibile lasciare il bambino e il coniglio a giocare insieme da soli e coinvolgere il bambino in alcuni aspetti della cura del coniglio, permettendogli di aiutare nella toelettatura, nel dargli da mangiare, nella pulizia della conigliera.

Consigli e suggerimenti utili

Una bambina con un coniglio (Foto Pixabay)

Ci sono alcuni aspetti da non trascurare quando si tratta di convivenza tra conigli e bambini. Innanzitutto, non bisogna mai lasciare un neonato (a prescindere dal fatto che già gattoni o meno) da solo sul pavimento con il coniglio. Il roditore, seppur involontariamente, potrebbe graffiare o mordere il piccolo che probabilmente agita le gambe e le braccia per giocare. Attenzione anche ai bimbi un po’ più grandi, magari da un anno in su, che per gioco potrebbero tirare la coda o le orecchie del coniglio o mangiarne le feci.

Quando si tratta di bambini di età inferiore ai 7 anni, è probabile che abbiano un carattere vivace e irruento. Sarà necessario insegnargli la calma e la delicatezza necessarie per poter interagire con un coniglietto prima di adottarne uno. Se i bambini in famiglia sono più di uno e hanno tutti meno di 7 anni, probabilmente è il caso di rimandare un po’ il momento dell’adozione.

Con bambini maggiori di 7 anni, la decisione dipende soprattutto dal carattere e dalle abitudini dei bambini e della famiglia in generale. E’ importante tenere conto anche della “rumorosità” che c’è solitamente in casa, se ad esempio gli amici dei figli vanno e vengono, se i bambini sono impegnati in molte attività extra-scolastiche, se solitamente sanno assumersi dei compiti e delle responsabilità portandole a termine.

Che si tratti di un neonato, di un bambino o di un ragazzino ormai quasi adolescente è fondamentale che tuo figlio abbia ben chiare le regole fondamentali per il benessere, la salute e il rispetto delle esigenze del coniglio di casa. Fin da piccolissimo, è importante che si ricordi sempre le regole di base e che sappia come comportarsi per interagire correttamente con il suo amico a quattro zampe:

– Il bambino deve imparare a interpretare i comportamenti del coniglio: è attraverso questi ultimi che il roditore comunica le proprie esigenze, con un vero e proprio linguaggio del corpo.

– Approfitta di un momento in cui il bambino è tranquillo e insegnagli come giocare con il coniglio: ad esempio, spiegagli come prenderlo in braccio correttamente e ricordagli di non tirargli mai la coda, le zampe o le orecchie.

– Se tuo figlio si approccia in maniera sbagliata o pericolosa al coniglio, non limitarti a rimproverarlo: spiegagli dove sbaglia e mostragli praticamente come fare. Se il bambino persiste, tienilo lontano dal coniglio per un certo periodo affinché capisca che deve cambiare atteggiamento.

– Quando ci sono molti amichetti in casa, tieni il coniglio in una stanza separata e non lasciare mai per nessun motivo che il roditore venga visto come una novità da mostrare o peggio ancora un gioco con cui divertirsi.

Se i bambini impareranno a seguire le regole giuste, la convivenza in famiglia con il coniglio sarà una splendida avventura da cui imparare tante cose: la gentilezza, l’empatia e il rispetto, ma anche il divertimento con un compagno di giochi sicuramente speciale.

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C.B.

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Chiara Burriello

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, esperta di comunicazione web e social, laureata in marketing ed economia, amante della fotografia e della natura, da sempre appassionata alla scrittura e al mondo dell’informazione: amo lavorare nella redazione di Amoreaquattrozampe, dove ho la possibilità di coniugare la passione per le parole con quella per gli animali. Lavoro ogni giorno con la voglia di conoscere e imparare come punto di partenza, sperando di riuscire a trasmettere e diffondere contenuti utili e interessanti per chi ha scelto di assumersi la grande responsabilità di prendersi cura di un amico a quattro zampe (e non solo quattro!).

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Chiara Burriello

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