Come tenere al fresco il cincillà: consigli sull’ambiente e la gabbia

Come tenere al fresco il cincillà: consigli sull’ambiente e la gabbia

Come tenere al fresco il cincillà: le condizioni di vita ideali durante la stagione calda. Tutto ciò che può far stare bene questo roditore.

cincillà
(Foto AdobeStock)

Attualmente, nelle case di tutto in mondo è di uso comune tenere in casa un piccolo roditore domestico che regala emozioni e compagnia a grandi e piccini.

Questi animaletti, come il cincillà ad esempio, sono molto simpatici e presenti, ragion per cui negli ultimi anni sono andati un po’ a prendere il posto che è sempre stato di cani e di gatti.

Purtroppo, però, ad oggi si conosce ancora troppo poco sulle necessità, malattie e abitudini di questo roditori.

Ecco perché, in questo articolo ci occuperemo di aiutarvi a capire come tenere al fresco il cincillà.

Come tenere al fresco il cincillà

Le condizioni di vita essenziali e la struttura idonea per tenere al fresco il cincillà durante i mesi più caldi dell’anno.

cincillà in gabbia
(Foto AdobeStock)

Come ogni anno, con il tornare della bella stagione e le temperature elevate, è giusto pensare anche ai nostri piccoli amici animali.

In particolare oggi, andremo a capire come tenere al fresco il cincillà. Come far affrontare l’estate, in modo che stia più fresco possibile.

Dovete sapere che il cincillà è tra gli animali con la pelliccia più folta che esistano (ogni bulbo pilifero contiene circa 80 peli), ciò lo rende molto resistente alle basse temperature, ma allo stesso tempo molto vulnerabile alle temperature estive.

Come infatti, la temperatura ideale per il cincillà non dovrebbe superare i 26°C.

Per controllare che possa essere esatta, è molto utile, tenere un termometro per ambienti ed un igrometro nella stanza in cui alloggia il cincillà.

Questo è il miglior modo per avere sotto controllo la temperatura dell’ambiente.

Quindi, è opportuno posizionare la gabbia nella stanza meno calda e meno umida della casa, dove durante il pomeriggio non batte il sole diretto.

Lasciare le finestre rigorosamente chiuse e le tapparelle abbassate, posizionare un ventilatore nella stanza, in modo che possa far circolare un po’ l’aria.

È possibile utilizzare, se si vuole, anche un condizionatore, l’importante però è utilizzarlo nel modo corretto, ovvero non impostare mai una temperatura troppo fredda, per evitare sbalzi termici.

Molti condizionatori hanno anche la funzionalità di deumidificatore, che elimina gran parte dell’umidità presente nell’aria e rende l’ambiente decisamente più fresco.

Un’alternativa potrebbe essere posizionare in gabbia del cincillà una lastra di marmo (precedentemente messa in frigorifero) delle dimensioni del nostro cincillà, oppure utilizzare contenitori in plastica (siberini) simili a mattonelle, con all’interno un liquido azzurro che si solidificano in freezer ed emanano fresco per diverse ore.

Per intenderci, quelli utilizzati per tenere al fresco gli alimenti e le bibite quando si è in viaggio.

Attenzione, però, utilizzateli con i portasiberini appositi per tenere fresco il cincillà in totale sicurezza.

Senza di essi è molto probabile che possa rosicare la plastica e avvelenarsi con il liquido azzurro contenuto in esso.

Altri consigli per tenere al fresco il cincillà:

  • bottiglia ghiacciata in gabbia;
  • sabbia fresca (mettere la sabbia per un’oretta dentro al frigorifero (o al frezeer);
  • acqua fresca a disposizione.

Come si capisce quando il cincillà ha caldo

Il cincillà è un animale sociale, con l’abitudine a dormire sempre vicino l’uno all’altro anche quando le temperature sono molto elevate.

cincillà
(Foto Pixabay)

Però, nel caso in cui stia patendo il caldo, lo vedrete più distante dagli altri, spiaccicato al suolo e poco reattivo.

Un altro campanello d’allarme è il surriscaldamento delle orecchie. Esse infatti tendono ad assumere un colorito bordeaux e al tatto sono bollenti.

Nel caso invece di un colpo di calore nel cincillà, i sintomi che si possono individuare sono:

  • tremori diffusi in varie parti del corpo;
  • perdita della funzionalità articolare;
  • perdita di equilibrio;
  • mancanza di coordinazione dei movimenti;
  • respiro affannoso e apnea;
  • perdita di conoscenza;
  • perdita di appetito del cincillà;
  • letargia.

I segnali possono variare a seconda della gravità e del soggetto colpito.

 

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